Con il termine Alpi orientali si intende la porzione più orientale del sistema montuoso alpino. A seconda delle varie classificazioni delle Alpi, però, la denominazione "Alpi Orientali" assume significati diversi[1].
La Partizione delle Alpi, del 1924, suddivide la catena alpina in tre grandi parti: Alpi Occidentali, Alpi Centrali ed Alpi Orientali; queste ultime vanno dal Passo del Brennero al Passo di Vrata, a cavallo di Austria, Germania, Liechtenstein, Italia, Slovenia, Svizzera e Ungheria.
La Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), del 2005, introduce invece la bipartizione delle Alpi, individuando nella catena due sole grandi parti: le Alpi Occidentali e le Alpi Orientali, separate tra loro dalla linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como - Adda.
Comprendono numerose cime che superano i 3000 m, sfiorano a volte i 4000 ed hanno un'unica cima che supera questa quota: il pizzo Bernina.
Partizione delle Alpi
Le 26 sezioni della Partizione delle Alpi. Le Alpi Orientali coprono le sezioni 17-26.
Nel 1926, a seguito del IX Congresso Geografico Italiano svoltosi nel 1924, venne adottata la Partizione delle Alpi, che prevede la suddivisione del sistema alpino in Alpi Occidentali, Alpi Centrali ed Alpi Orientali.
Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino
Alpi Occidentali ed Alpi Orientali secondo la SOIUSA.Dettaglio delle Alpi Orientali con evidenziate le Alpi Nord-orientali, le Alpi Centro-Orientali e quelle Sud-orientali.
La Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA), presentata nel 2005 prevede la divisione delle Alpi in Alpi Occidentali ed Alpi Orientali, separate dalla linea Reno - Passo dello Spluga - Lago di Como - Adda
I Deutscher und Österreichischer Alpenverein, ovvero i Club Alpini austro-tedeschi, adottano una classificazione delle Alpi orientali denominata Alpenvereinseinteilung der Ostalpen (AVE). Le Alpi orientali sono suddivise in 4 settori e 75 gruppi, secondo la revisione apportata al Moriggl-Einteilung der Ostalpen nel 1982 da Frank Grassler.
I quattro settori sono:
Nördliche Ostalpen (Alpi nord-orientali)
Zentrale Ostalpen (Alpi centro-orientali)
Südliche Ostalpen (Alpi sud-orientali)
Westliche Ostalpen (Alpi orientali occidentali)
Note
Il riquadro riassuntivo a destra è costruito secondo le definizioni della SOIUSA.
Essendo numerosissimi i testi che usano questa suddivisione, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
Carlo Griguolo, Chiara Forgieri, Daniela Romagnoli, Il nuovo giramondo, edizioni Paravia, 2014 (pagina 16) ISBN 9788839507532A;
Eduardo Garzanti ed altri, Il libro Garzanti della Geografia, edizioni Garzanti, 1995 (pagina 50);
F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, L'Argonauta, edizioni Lattes, 1996 (pagina 59)
G. Pittella (a cura di), Itinerari attraverso l'Italia, edizioni Giunti Marzocco, 1990 (pagina 94);
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