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Le Alpi Giulie (in sloveno Julijske Alpe, in tedesco Julische Alpen, in friulano Alps Juliis, in latino Alpes Iuliæ) sono una sottosezione[1] delle Alpi e Prealpi Giulie (Alpi Sud-orientali), poste ad est delle Alpi Carniche e ad ovest delle Alpi Dinariche, costituendo la porzione terminale orientale dello spartiacque alpino italiano ovvero della catena principale alpina, interessando le Alpi italiane orientali e quelle slovene, a cavallo del confine italo-sloveno: sul lato italiano il territorio è compreso nell'UTI del Canal del Ferro - Val Canale, mentre sul lato sloveno rientrano nel territorio del Parco nazionale del Tricorno.

Alpi Giulie
Il monte Tricorno
ContinenteEuropa
Stati Italia
 Slovenia
Catena principaleAlpi e Prealpi Giulie (nelle Alpi)
Cima più elevataMonte Tricorno (2.864 m s.l.m.)
Massicci principaliCatena Jôf Fuârt-Montasio
Catena del Canin
Catena Mangart-Jalovec
Catena della Škrlatica
Catena del Tricorno
Catena Nero-Tolminski Kuk-Rodica
Tipi di roccerocce sedimentarie

Descrizione


Le Alpi Giulie secondo l'AVE sono individuate dal numero 58.
Le Alpi Giulie secondo l'AVE sono individuate dal numero 58.
Il Jôf di Montasio
Il Jôf di Montasio
Catena del Canin
Catena del Canin
Il monte Mangart e i laghi di Fusine
Il monte Mangart e i laghi di Fusine
Il monte Škrlatica.
Il monte Škrlatica.
Le ripide pareti rocciose del Tricorno.
Le ripide pareti rocciose del Tricorno.
Monte Nero
Monte Nero
Il monte Due Pizzi visto da Malborghetto. Sulla sinistra si intravede il monte Piper (1960)
Il monte Due Pizzi visto da Malborghetto. Sulla sinistra si intravede il monte Piper (1960)
Monte Rombon
Monte Rombon
Il Jof di Miezegnot visto da Malborghetto (1960)
Il Jof di Miezegnot visto da Malborghetto (1960)
Jôf Fuârt
Jôf Fuârt
Jalovec
Jalovec
Monte Razor
Monte Razor
Kanjavec
Kanjavec

Si uniscono alle Alpi Carniche alla Sella di Camporosso, con i massicci del Monte Santo di Lussari, del Mangart, lo Jôf di Montasio, lo Jôf Fuart e il Monte Canin; dopo il Passo del Predil entrano in territorio sloveno (il lato cisalpino era italiano con provincia del Friuli fino al 1927 e la Venezia Giulia fino al 1947) dove si elevano i massicci del Monte Tricorno (in sloveno Triglav), della Škrlatica e del Monte Nero. Sulle Alpi Giulie sono presenti quattro piccoli ghiacciai (glacio nevati) sul Monte Tricorno, due sullo Jôf di Montasio e sul Monte Canin.


Secondo la convenzione della Partizione delle Alpi, e secondo i testi recenti su questa basati[2], le Alpi Giulie terminano al Passo di Vrata[3], oltre il quale inizia la catena dalle Alpi Dinariche e precisamente il gruppo montuoso Velika Kapela; anche secondo la suddivisione didattica tradizionale usata in Italia[4] le Alpi Giulie terminano al Passo di Vrata; secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino, invece, le Alpi Giulie terminano più a nord e dunque il Passo di Vrata ricade nel sistema montuoso dinarico e non riveste alcuna importanza particolare[5].

Con una geomorfologia in media più aspra e rocciosa rispetto alle vicine Alpi Carniche, le principali valli che le attraversano sono la Val Canale, la Val Raccolana, la Val Resia, la Valle della Baccia, la Val Coritenza e la Valle di Planica, la Val Trenta, la Valle del Rio Lago, la Val Saisera e la Val Dogna.


Classificazione


Secondo la Partizione delle Alpi del 1926 le Alpi Giulie costituiscono la sezione n. 20 delle Alpi, suddivisa in:

L'AVE definisce come Alpi Giulie il 58º gruppo delle Alpi Orientali e ne indica un'estensione paragonabile alle Alpi Giulie, Prealpi Giulie e Prealpi Slovene occidentali della SOIUSA.

Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA) le Alpi Giulie insieme alle Prealpi Giulie costituiscono una sezione delle Alpi Sud-orientali. La SOIUSA inoltre attribuisce alle Alpi Giulie la seguente classificazione:


Delimitazioni


Confinano:

Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Sella di Camporosso, Valico di Fusine, fiume Sava Dolinka, torrente Selška Sora, Passo di Colle Pietro, Valle della Baccia, Tolmino, fiume Isonzo, torrente Uccea, Sella Carnizza, Val Resia, Canal del Ferro, Val Canale, Sella di Camporosso.


Suddivisione


In accordo con le definizioni della SOIUSA, le Alpi Giulie si suddividono in cinque supergruppi e dodici gruppi[7]:

Per maggior completezza la SOIUSA individua nelle Alpi Giulie anche due settori: le Alpi Giulie Occidentali (o Alpi del Montasio) formate dai primi due supergruppi (Catena Jôf Fuârt-Montasio e Catena del Canin) e le Alpi Giulie Orientali formate dagli altri quattro supergruppi.


Vette


Le principali cime sono:


Rifugi


Rifugio Celso Gilberti
Rifugio Celso Gilberti
Rifugio Guido Corsi
Rifugio Guido Corsi

Per favorire l'ascesa alle vette e l'escursionismo le Alpi Giulie sono dotate di diversi rifugi:


Note


  1. In accordo con le definizioni della SOIUSA. La voce, quando non diversamente specificato, segue questa classificazione.
    • Enrico Camanni (a cura di), Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi, in collaborazione con Club Alpino Italiano, edizioni Priuli & Verlucca, 2007. ISBN 9788880683926.
    • Sylvain Jouty , Pascal Kober , Dominique Vulliamy, Dictionnaire encyclopédique des Alpes, volume 1, edizioni Glénat, 2006. ISBN 9782723435277.
  2. Sergio Marazzi, Atlante orografico delle Alpi, edizioni Priuli & Verlucca, 2005 (pagina 20), vedi tavola "Tradizionale partizione delle Alpi" Archiviato il 22 luglio 2011 in Internet Archive..
  3. Essendo numerosissimi i testi che considerano il Passo di Vrata limite estremo delle Alpi, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
    • Eduardo Garzanti ed altri, Il libro Garzanti della Geografia, edizioni Garzanti, 1995 (pagina 50);
    • F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, L'Argonauta, edizioni Lattes, 1996 (pagina 59)
    • G. Pittella (a cura di), Itinerari attraverso l'Italia, edizioni Giunti Marzocco, 1990 (pagina 94);
    • Guide rosse del TCI, volume Trentino - Alto Adige, Touring editore (pagina 12);
    • Valerio Lugani (a cura di), Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni, volume Trentino Alto Adige, edizioni Aristea (capitolo Il suo aspetto);
    • Giuseppe Morandini, Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata, edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
    • M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, Spazi e civiltà, edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
    • Ricciarda Simoncelli, Conoscere l'Italia, edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
    • Lorenzo Bersezio, I territori dell'uomo, Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143). Inoltre, anche l'Enciclopedia Treccani e l'enciclopedia Treccani dei Ragazzi considerano il Passo di Vrata come limite sud-orientale del sistema alpino, alle pagine Alpi e Alpi.
  4. Sergio Marazzi, Atlante orografico delle Alpi, edizioni Priuli & Verlucca, 2005.
  5. La sezione della Partizione delle Alpi è più ampia delle definizioni della SOIUSA. In particolare comprende l'Alto Carso ed il Carso Carniolino, che la classificazione SOIUSA esclude dal sistema alpino e inserisce nelle Alpi Dinariche. Inoltre le Prealpi Slovene occidentali sono viste come parte delle Prealpi Slovene.
  6. Tra parentesi sono riportati i codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi.
  7. Triglavski don na Kredarici, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 16 giugno 2013.
  8. Dom Petra Skalarja na Kaninu, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 16 giugno 2013.
  9. Bernardinis Armando, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 16 giugno 2013.
  10. Tičarjev dom na Vršiču (1620 m), su pzs.si. URL consultato il 16 giugno 2013.
  11. Dom na Komni, su rifugi-bivacchi.com. URL consultato il 16 giugno 2013.
  12. Bivacco Olimpia CALLIGARIS (smantellato), su sentieroselvaggio.it. URL consultato il 16 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2015).

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Julische Alpen

Die Julischen Alpen (umgangssprachlich auch Julier; slow. Julijske Alpe; ital. Alpi Giulie) sind eine Gebirgsgruppe der Südlichen Kalkalpen, die sich auf die slowenischen Gebiete Ober- und Innerkrain und die italienische Region Friaul-Julisch Venetien aufteilen.

[en] Julian Alps

The Julian Alps (Slovene: Julijske Alpe, Italian: Alpi Giulie, Venetian: Alpe Jułie, Friulian: Alps Juliis) are a mountain range of the Southern Limestone Alps that stretch from northeastern Italy to Slovenia, where they rise to 2,864 m at Mount Triglav, the highest peak in Slovenia and of the former Yugoslavia. A large part of the Julian Alps is included in Triglav National Park. The second highest peak of the range, the 2,755 m high Jôf di Montasio, lies in Italy.[1]

[es] Alpes julianos

Los Alpes julianos (en esloveno, Julijske Alpe; en italiano, Alpi Giulie, en alemán Julische Alpen, en friulano Alps Juliis) son una subsección[1] de los Alpes y Prealpes julianos. Se extienden desde el noreste de Italia hasta Eslovenia, donde se alzan hasta los 2.864 metros en Triglav. Fueron llamados así por Julio César, quien estableció el dominio romano sobre los mismos al fundar a sus pies el municipium de Forum Julii, actual Cividale del Friuli, y son parte de los Alpes Calizos del Sur. Una gran parte de los Alpes julianos están incluidos en el parque nacional Triglav.

[fr] Alpes juliennes

Les Alpes juliennes (en italien : Alpi Giulie, en slovène : Julijske Alpe) sont un massif des Préalpes orientales méridionales. Elles s'étendent des régions de la Haute-Carniole et de la Goriška en Slovénie jusqu'à la région du Frioul-Vénétie Julienne en Italie.
- [it] Alpi Giulie

[ru] Юлийские Альпы

Юли́йские Альпы (словен. Julijske Alpe, итал. Alpi Giulie) — горный хребет, отрог Альп, располагающийся в итальянском регионе Фриули-Венеция-Джулия, а также в словенской местности Крайна.



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