L'Appennino abruzzese è il tratto più meridionale dell'Appennino centrale, posto tra l'appennino umbro-marchigiano a nord e l'Appennino meridionale (Appennino sannita) a sud: la vetta più alta è il Corno Grande (2.912 ms.l.m.) nel massiccio del Gran Sasso d'Italia.
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Come limite settentrionale ha il Passo di Montereale, o, secondo altri, il Passo della Torrita, (tra Rieti e Ascoli Piceno), che mette in comunicazione la valle del Tronto con quella del Velino e come limite meridionale la Bocca di Forlì ed è formato da catene calcaree aspre e a tratti rassomiglianti alle Dolomiti (Alpi Orientali), di altopiani e conche parallele alla catena.
Geomorfologia
Catena orientale - Compresa quasi interamente in Abruzzo è la più alta e la si può dividere in tre gruppi:
Gruppo centrale o del Gran Sasso d'Italia, tra le valli del Vomano e dell'Aterno-Pescara. Il Gran Sasso con la vetta del Corno Grande (2.912m) segna la massima elevazione appenninica.
Gruppo meridionale della Maiella, tra le valli dell'Aterno-Pescara e del Sangro. Ha parecchie vette che oltrepassano i 2.500 metri: Monte Amaro, 2.793 metri; Monte Acquaviva, 2737 metri; Monte Focalone, 2.676 metri; Monte Rotondo, 2.656 metri; Monte Macellaro, 2.646 metri; Pesco Falcone, 2.546 metri.
Catena centrale - Comincia in territorio laziale a partire dal fiume Velino (Monte Pozzoni 1.903m) a nord-est del massiccio del Monte Terminillo (Monti Reatini), separando le acque del Velino a ovest e quelle dell'Aterno a est da quelle del Salto a sud, proseguendo con i gruppi di Monte Giano (1.821m), Monte Calvo (1.901m), Monte Nuria (1.888m), i Monti del Cicolano e i Monti della Duchessa e innestandosi quindi in territorio abruzzese nella catena del Sirente-Velino che culmina con il Monte Velino (2.486m). Il Monte Sirente (2.347m) piega più a sud e forma con le ultime pendici della Maiella lo stretto e lungo Altopiano delle Cinquemiglia, per finire sull'alta valle del Sangro a Castel di Sangro, dove poco più a sud, nei pressi della Bocca di Forlì, comincia invece l'Appennino meridionale (appennino sannita).
Catena occidentale - Comincia in territorio laziale per proseguire in gran parte lungo il confine regionale tra Lazio e Abruzzo e si può dividere in due tratti:
Il secondo tratto comprende i monti del Parco Nazionale D'Abruzzo (gruppo del monte Tranquillo) raggiungendo Forca d'Acero e a seguire i Monti della Meta con il Monte Meta, cresta alta e sottile, che si estende dal Sangro al Volturno fino al gruppo delle Mainarde al confine meridionale tra Lazio, Abruzzo e Molise. Ha molte cime che oltrepassano i 2.000 metri come Monte Meta (2.241m) Monte Petroso (2.247m) e Monte Metuccia (2.167m) ed è collegato verso l'interno del territorio abruzzese al gruppo dei Monti Marsicani.
Tra le varie dorsali si aprono tre grandi conche o macroaree pedemontane che prendono il nome delle città che in esse gli antichi abitanti hanno eretto: la Conca Aquilana (con la Valle dell'Aterno e la piana di Navelli), la conca di Sulmona (Valle Peligna) tra la catena orientale e quella centrale e la conca di Avezzano (Fucino o conca Marsicana), tra la catena centrale e quella occidentale, occupata in gran parte fino al XVIII secolo da un vasto lago (Lago del Fucino) ora prosciugato. Sulle dorsali montuose si aprono poi numerosi altopiani montani d'altura più piccoli quali l'altopiano di Leonessa, l'altopiano di Cascina, l'altopiano di Sella di Corno, l'altopiano di Rascino, Campo Imperatore, la piana di Campo Felice, l'altopiano delle Rocche, i Piani di Pezza, gli altipiani maggiori d'Abruzzo.
Orografia
Le montagne principali dell'Appennino centrale sono:
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