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Le Alpi Aurine sono un massiccio montuoso alpino che si trova lungo la linea di confine tra Italia (Alto Adige) e Austria (Tirolo e Salisburghese), prendendo il nome dalla Valle Aurina.

Alpi Aurine
Il Gran Pilastro
ContinenteEuropa
Stati Italia
 Austria
Catena principaleAlpi della Zillertal (nelle Alpi dei Tauri occidentali)
Cima più elevataGran Pilastro (3.510 m s.l.m.)
Massicci principaliGruppo del Gran Pilastro
Monti di Fundres
Gruppo del Reichenspitze

Classificazione


Talvolta le Alpi Aurine vengono considerate coincidenti con le Alpi della Zillertal. La SOIUSA le vede come settore delle Alpi della Zillertal. Più precisamente vede le Alpi della Zillertal suddivise in due settori: le Alpi Breonie Orientali e le Alpi Aurine.

Secondo la Partizione delle Alpi, le Alpi Aurine appartengono alla sezione delle Alpi Noriche.

Secondo la suddivisione didattica tradizionale, le Alpi Aurine sono invece un gruppo delle Alpi Atesine.


Suddivisione


Grande Musuele
Grande Musuele
Cima di Campo
Cima di Campo
Schrammacher
Schrammacher
Monte Lovello
Monte Lovello
Punta Bianca (Alpi della Zillertal)
Punta Bianca (Alpi della Zillertal)
Reichenspitze
Reichenspitze

Secondo la SOIUSA le Alpi Aurine sono suddivise in tre supergruppi, sette gruppi e diciannove sottogruppi[1]:


Geografia


Il nome Alpi Aurine indica genericamente tutta la catena montuosa che fa da spartiacque alle: Val d'Isarco, Val di Vizze, Val di Valles, Val di Fundres, Valle Selva dei Molini e Valle Aurina a sud entro il confine italiano, e Inntal (Valle dell'Inn) a nord, entro il territorio austriaco. La catena, la più settentrionale d'Italia, è compresa geograficamente tra il Passo del Brennero ad ovest e la Forcella del Picco ad est, alla testata della Valle Aurina. Il gruppo comprende numerosi piccoli ghiacciai, oggi in forte regresso.


Vette principali



Alpinismo


La catena delle Alpi Aurine venne esplorata interamente durante il XIX secolo. La prima cima ad essere salita è il Monte Lovello nel 1843 dall'Ing. M. V. Lipold ed un cacciatore di Mayrhofen. Successivamente vennero saliti il Grosser Mochner nel 1846 e lo Schrammacher nel 1847 da Peter Karl Thurwieser con diversi compagni. Nel resto del secolo tutte le cime e le creste principali vennero esplorate dai nomi illustri dei pionieri delle Dolomiti quali Freshfield, Fox, Tuckett i fratelli Zsigmondy ed altri.

La catena delle Alpi Aurine ha però poche pareti degne d'interesse ed è su queste che si concentrò, e tuttora è svolta, l'attività alpinistica del gruppo. Esse sono lo Schrammacher la cui parete nord venne scalata da Fritz Drasch già nel 1895, e sul cui pilastro, la Sagwand, sono state tracciate le vie più ardue della zona per opera di Paul Aschenbrenner e Hias Rebitsch; il Gran Pilastro, che presenta una bella parete nord attraversata da alcuni itinerari in ghiaccio, l'Hochfernerspitze e la vicina Hintere Weissspitze che verso la Val di Vizze presentano pareti miste di roccia e ghiaccio alte fino a 1000 m.


Note


  1. Tra parentesi sono riportati i codici SOIUSA dei supergruppi, gruppi e sottogruppi. Si tenga presente che talvolta i sottogruppi sono ulteriormente suddivisi e quindi è stata inserita un'altra lettera nel codice.

Bibliografia


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