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La Valmalenco è una valle laterale della Valtellina in provincia di Sondrio (Lombardia). La valle inizia dal ponte del Valdone, poco sopra la città di Sondrio, e si dirige a nord verso il Pizzo Bernina per una lunghezza nel fondovalle di circa 15 km. È attraversata dal torrente Mallero.

Valmalenco
Veduta invernale di Chiesa in Valmalenco
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Sondrio
Località principaliCaspoggio, Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Spriana, Torre di Santa Maria
Comunità montanaUnione dei Comuni Lombarda della Valmalenco
FiumeMallero
Superficie256,86 km²
Abitanti5894 (2020)
Altitudine307-4020 m s.l.m.
Nome abitantimalenchi
Cartografia
Valmalenco
Mappa della Valle
Mappa della Valle
Sito web

Origine del nome


Secondo alcuni storici il nome deriverebbe dal celtico Mal-en-ga tradotte letteralmente in testa stretta dall'acqua, oppure da altre lingue pre-romane (Camuno e/o Retico) e significherebbe fiume del monte Mall-anko ed infine, quella più recente di origine medioevale, da Val Malenga, valle del male per essere circondata da spaventevoli montagne.[1]


Geografia fisica


Monti della Val Bregaglia
Monti della Val Bregaglia
Gruppo dello Scalino
Gruppo dello Scalino
Massiccio del Bernina dove si trova la cima più alta della Lombardia: Punta Perrucchetti
Massiccio del Bernina dove si trova la cima più alta della Lombardia: Punta Perrucchetti
Lago Palù
Lago Palù
Lago Pirola
Lago Pirola
Piz Zupo la montagna più alta della Lombardia
Piz Zupo la montagna più alta della Lombardia

La Valmalenco si incunea nelle Alpi Retiche occidentali; più precisamente divide in due le Alpi del Bernina lasciando a ovest i Monti della Val Bregaglia e a est il Gruppo dello Scalino e il Massiccio del Bernina.


Morfologia



Monti

I monti principali che contornano la valle, comprese le valli laterali, sono:


Passi

Tra i passi abbiamo:


Idrografia



Torrenti

La valle è percorsa dal torrente Mallero che a Sondrio si getta nel fiume Adda. I torrenti che si gettano nel letto del Mallero sono: Ventina, Sissone, Vazzeda, Valbona, Pirola, Lagazzuolo, Nevasco, Forasco, Braciasco, Paluetto, Rovinaio, Sassersa e Giumellini, infine da Valbrutta il Lanterna, alimentato dai torrenti Scerscen, Cormor, Largone, Acquanegra e Pallino. A Torre Santa Maria confluiscono nel Mallero il Torreggio, lo Sfrisigaro, il Valdone e l'Antognasco.


Laghi

Tra i laghi abbiamo: Lago di Arcoglio, Laghi di Campagneda, Lago di Campo Moro, Lago di Cassandra, Lago d'Entova, Lago Lagazzuolo, lago Palù Lago Pirola, Laghi di Sassera e Lago di Zana.


Storia


Palificata in Valmalenco
Palificata in Valmalenco
Andradite
Andradite

Età antica


Nel 250 d.C. i romani entrano in Valmalenco, intuendone l'importanza strategica e progettano la costruzione di una strada carovaniera che attraverso il passo del Muretto raggiunge Coira nel cuore della Rezia.


Medioevo


Dal VI al XI secolo si sviluppano le attività estrattive di minerali per pietre ornamentali, quali la pietra ollare e il serpentino scisto, che permangono come attività economica fino ad oggi.

Questo farà si che la Val di bachét, per la produzione di fascine di legno e sostegni per viticoltura diventi la Val di sàss, per le cave di minerali tra cui il Dorato Valmalenco.

Tra il XIV e il XV secolo la Valmalenco affronta uno dei periodi più difficili della sua storia, diviene teatro di molte catastrofi quali alluvioni, terremoti, frane, intervallati da fenomeni di siccità e gelate che culminano nel 1630, con l'epidemia di peste, che causa moltissime morti decimando paesi e frazioni.


Età moderna


La dominazione svizzera dei Grigioni tra 1512 e 1797 contraddistinta da tensioni religiose tra protestanti e cattolici, soprattutto dopo il Concilio di Trento e nel corso del XVIII secolo, fa comunque rinascere la via carovaniera attraverso i passi settentrionali.

Ai Grigioni segue nel 1797 la dominazione napoleonica e dal 1815 in maniera definitiva gli Austriaci, che istituiscono le prime scuole pubbliche e pongono le dogane nei passi a nord confinanti con la Svizzera.


Età contemporanea


Rifugio Carate Brianza
Rifugio Carate Brianza
Rifugio Ca' Runcash
Rifugio Ca' Runcash
Rifugio Palù
Rifugio Palù

Nel XIX secolo la nascita dell'alpinismo dà il via a attività ricettive e di guide alpine.

Con l'inizio del Regno d'Italia, nel 1861, le ristrettezze economiche portano a una migrazione verso America e Australia anche verso settori connessi come quello minerario.

Le difficoltà economiche del primo dopoguerra e la vicinanza del confine svizzero fondano i presupposti per lo sviluppo del contrabbando, creando un vero e proprio “mestiere”, quello del contrabbandiere, specie attraverso il passaggio notturno presso il passo del Muretto.

Gli anni '60 sono caratterizzati dalla diffusione delle discipline sportive invernali, che portano alla costruzione degli impianti di Caspoggio e Chiesa Valmalenco.


Società



Estensione territoriale e comuni


Punta Perrucchetti, cima ma non montagna più alta della Lombardia
Punta Perrucchetti, cima ma non montagna più alta della Lombardia

Comprende cinque comuni: Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Spriana e Torre di Santa Maria. I due comuni di fondovalle (Chiesa Valmalenco e Lanzada) occupano circa metà della superficie complessiva della valle. Mentre Caspoggio e Spriana sono considerevolmente più piccoli anche rispetto a Torre di Santa Maria che occupa gran parte della parte inferiore della Valmalenco.

StemmaComuneToponimo ValtellineseAbitantiSuperficieDensità
CaspoggioCaspoeugg1 3677,31 km²187 ab/km²
Chiesa in ValmalencoGesa2 399107,6 km²22,3 ab/km²
LanzadaLànsada1 291117,17 km²11,02 ab/km²
SprianaSpriana 817,69 km²10,53 ab/km²
Torre di Santa MariaLa Tur 75644,24 km²17,09 ab/km²

[2]


Dialetto


Il dialetto Malenco, pur avendo radici valtellinesi differisce ampiamente dalle parlate delle altre valli ed è influenzato da Celti, Liguri e Ladini.


Economia



Settore Primario



Agricoltura

L'agricoltura è poco praticata le attività principali sono l'allevamento di ovini e bovini. Sono presenti diversi allevamenti ittici per la pesca sportiva alla trota.


Settore Secondario



Artigianato

L'artigianato locale è incentrato sulla lavorazione della pietra ollare e del Serpentino, pietre dalle quali si producono ancora le tradizionali Piode e Lavecc, e usate anticamente per utensili domestici e successivamente ad usi decorativi.[3]


Settore Terziario



Turismo

Il turismo costituisce l'attività più sviluppata del settore con diverse strutture ricettive: alberghi, B&B e aree più o meno attrezzate per il campeggio.


Rifugi alpini

Rifugio Marco e Rosa
Rifugio Marco e Rosa
Rifugio Ventina
Rifugio Ventina

Per favorire l'escursionismo e la salita alle vette la valle è dotata di diversi rifugi:


Note


  1. Redazione, Valmalenco l'origine del nome, su SondrioToday, 9 aprile 2018. URL consultato il 17 aprile 2021.
  2. Dati ISTAT al 31.8.2020, su demo.istat.it. URL consultato il 28 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2020).
  3. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 12.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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