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Il Resegone (Resegun in lecchese, Rasgù in bergamasco, storicamente Resegon de Lecch in milanese[1][2] e comasco[3]), detto anche Monte Serrada, è una montagna delle Prealpi Orobie alta 1875 m s.l.m.,[4] situata al confine tra la provincia di Bergamo e la provincia di Lecco.

Resegone
Il Resegone innevato visto da Consonno
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Lecco
 Bergamo
Altezza1 875 m s.l.m. e 1,875 m s.l.m.
Prominenza727 m
CatenaAlpi
Coordinate45°51′N 9°28′E
Altri nomi e significatiMonte Serrada
Mappa di localizzazione
Resegone
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Orientali
Grande SettoreAlpi Sud-orientali
SezioneAlpi e Prealpi Bergamasche
SottosezionePrealpi Bergamasche
SupergruppoPrealpi Bergamasche Occidentali
GruppoGruppo del Resegone
CodiceII/C-29.II-A.2

Descrizione


Il nome prende origine dal suo celebre profilo e dall'italianizzazione del termine lombardo resegun (grande sega), dato che, soprattutto se osservate dalla città di Lecco e dalla Brianza, le sue nove punte principali ricordano proprio la lama di una sega. Il suo secondo nome Serrada può significare che chiude (serra) le valli circostanti ma potrebbe derivare pure dallo spagnolo (segata si traduce aserrada e gli spagnoli dominarono qui per quasi 2 secoli).[4]

Le cime più rilevanti del Resegone sono: Punta Cermenati, Punta Stoppani, Punta Manzoni, il Dente, Cima Pozzi, Pizzo Daina e la Torre di Valnegra.[5]

Il Resegone è una montagna di recente formazione composta per lo più da dolomia, appartenente alla formazione geologica nota come Dolomia Principale, risalente al Triassico Superiore (Norico). Si presenta dal versante di Lecco, aspro e molto scosceso; molto più dolce dal lato della Valle Imagna e della Val Taleggio in Provincia di Bergamo.


Vie di salita



Sentieri


Elementari i sentieri da Brumano, Fuipiano e Morterone.[4] Questo versante è inoltre considerato una frequentata via di ascesa scialpinistica.
Di livello escursionistico è la via normale sul versante lecchese che parte dal parcheggio della funivia dei Piani d'Erna, in località Versasio. Il sentiero è indicato con il numero 1 e presenta una lunghezza di 12 km con 1 340 metri di dislivello da superare e una durata di 6 ore. Per rendere l'escursione meno impegnativa è possibile partire dalla funivia dei Piani d'Erna, in questo modo il percorso diventa di 7,8 km e il dislivello di 930 metri con un tempo di percorrenza di 4 ore.


Canali


Il versante lecchese è caratterizzato da alcuni canali che presentano serie difficoltà alpinistiche e che terminano tra le cime delle Creste nord:


Vie ferrate


La montagna è solcata da numerose vie ferrate tra le quali:


Le cime


Tradizionalmente, il Resegone è composto da tredici o quattordici cime, pur avendo altre cime secondarie, il Pizzo dei Galli a volte non viene nominato tra le principali. Tra le cime secondarie la piccola punta a sud della Forcella di Serada si distingue nettamente specie sul versante bergamasco. Ha una quota di circa 1595 m e non ha nome, potrebbe essere indicata come Punta di Serada. Di seguito l'elenco delle cime da sud a nord.

La croce di vetta della Punta Stoppani, dietro nella nebbia, la Punta Cermenati
La croce di vetta della Punta Stoppani, dietro nella nebbia, la Punta Cermenati

Creste Sud, da La Passata alla Punta Cermenati:[5]

Creste Nord, dalla Punta Cermenati al Passo del Giuff:[5]


Punta Cermenati


La Punta Cermenati, vista dalla Punta Stoppani
La Punta Cermenati, vista dalla Punta Stoppani

Nota fino al 1925 come Punta della Croce, venne dedicata a Mario Cermenati dai membri della Società escursionisti lecchesi. Essendo la punta la più alta della montagna, nel 1900 un gruppo di giovani cercò, con scarso successo, di issare una croce in legno sulla sua vetta, la quale ebbe vita breve a causa delle intemperie. Il 16 agosto dello stesso anno, tuttavia, venne inaugurata una croce in metallo, che però durò fino al 1902, distrutta anch'essa da intemperie e vandalismi. Nel 1925 si ebbe la costruzione e l'inaugurazione (31 agosto) definitiva dell'attuale croce, con lo spianamento e l'abbassamento di due metri della vetta. L'altare antistante risale invece al 1981 e venne consacrato dal Cardinale Carlo Maria Martini.[4]


Passi, Sellette e Forcelle


Tante sono le cime del Resegone e tante sono le zone di collegamento tra esse chiamate passi, sellette o forcelle. Le principali hanno un nome ma anche in questo caso ne esistono diverse senza una identificazione specifica. Di seguito l'elenco da sud a nord.

Tra le forcelle senza nome quella più nota e frequentata è quella dove arriva in cresta il sentiero che sale da Brumano e da Morterone. Da qui a destra al Rifugio Azzoni e alla Punta Cermenati, a sinistra per il sentiero delle Creste Sud. Potrebbe essere identificata come Forcella di Palio dato che sovrasta questa località.


Luoghi


Versante lecchese:

Versante della Valle Imagna:

Versante di Morterone:


Citazioni letterarie


Veduta invernale del Resegone
Veduta invernale del Resegone

Alessandro Manzoni ne fa menzione in più punti de I promessi sposi. In particolare, la pagina descrittiva che apre il romanzo con il celebre brano Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti,..., così prosegue:

«La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l'uno detto di san Martino, l'altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune.»

(I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni)

Se Manzoni, che aveva trascorso tutta la sua infanzia ed adolescenza a Lecco, conosceva bene ed amava i suoi monti, il versiliese Giosuè Carducci ne aveva una conoscenza più letteraria, ed è noto il celebre errore geografico che commise ne Il parlamento, che, ambientata a Milano, si chiude con le parole Il sole /ridea calando dietro il Resegone, cosa questa impossibile per un monte sito a nordest del capoluogo lombardo. Per la precisione, il tramonto del sole dietro il Resegone può essere osservato dalla Valle Imagna e dalla Val Taleggio.


La Servitù del Resegone


La "Servitù del Resegone" era un vincolo edilizio che nella seconda metà dell'800 a Milano imponeva agli edifici a nord dei bastioni di Porta Venezia di non superare l'altezza di 2-3 piani, per permettere di ammirare il suggestivo panorama offerto dalle Prealpi e in particolare dal Resegone, montagna cara ai milanesi perché celebrata dal Manzoni nei Promessi Sposi. Il primo edificio che infranse la Servitù del Resegone fu Palazzo Luraschi dal nome del costruttore che lo costruì sull'area dell'ex Lazzaretto tra il 1881 e il 1887 all'inizio di Corso Buenos Aires che allora si chiamava Stradone di Loreto.


Manifestazioni


Annualmente, in concomitanza con la Sagra di San Giovanni, festa patronale della città di Monza, si svolge la Monza-Resegone, una gara podistica a passo libero, notturna ed a squadre, organizzata dalla Società Alpinisti Monzesi. Il lungo percorso si conclude con il sentiero Pra di Ratt, che porta dall'abitato di Erve alla Capanna Alpinisti Monzesi.

Altra tradizionale manifestazione organizzata dalla SEL (Società Escursionisti Lecchesi) è l'Assalto al Resegone che consiste nel raggiungere il Rifugio L. Azzoni partendo da diverse località. La manifestazione scaturì da un'idea dall'allora presidente SEL, Carlo Villa, che nel 1966 tagliò il nastro della prima edizione. L'obiettivo era quello di portare in cima più gente possibile. La partecipazione all'Assalto al Resegone è libera a tutti e prevede l'assegnazione di punteggio a ogni partecipante secondo la basi di partenza: Versasio, piazzale partenza funivia per Erna; Erna, piazzale arrivo funivia; Morterone, inizio mulattiera; Brumano, piazzale della chiesa; Erve, inizio mulattiera per rifugio Monza. La società o associazione che avrà raggiunto il maggior punteggio, conquisterà il Trofeo Resegone.

Dal 2010 si disputa anche la gara di trail running ResegUp, con partenza da Centro Lecco, lungolago, passaggio in vetta al Resegone (1875 m) e ritorno nel centro della città con arrivo in Piazza Cermenati. Si copre una distanza di 24 km circa e un dislivello di 1800 metri.[8]

Dal 2014 si disputa anche la Creste Resegone Skyrace (Trofeo Manini Sergio A.M.) con partenza da Brumano e arrivo al Rifugio Resegone percorrendo le creste da sud a nord (dalla Passata al Passo del Giuff) transitando per il Rifugio Azzoni. Percorso di circa 15 km, dislivello +1200 -900.


Galleria d'immagini



Note


  1. Alessandro Garioni, Batrocomiomachia, Milano, 1793.
  2. Cletto Arrighi, Dizionario milanese-italiano, Milano, Hoepli, 1896.
  3. Pietro Monti, Vocabolario dei dialetti della città e diocesi di Como, Milano, 1845
  4. Sambruni, p. 6.
  5. Sambruni, p. 57.
  6. Via ferrata al Pizzo d'Erna, su vieferrate.it. URL consultato il 20 agosto 2013.
  7. Via Ferrata Gamma 2, su vieferrate.it, 2007. URL consultato il 22 febbraio 2015.
  8. resegup - percorso, su resegup.it. URL consultato il 5 agosto 2013.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[en] Monte Resegone

Monte Resegone (Italian pronunciation: [rezeˈɡoːne]) or Resegone di Lecco (Lombard: Resegon [rezeˈɡũː]), also known as Monte Serrada, is a mountain of the Bergamasque Prealps in Lombardy, northern Italy. It has an elevation of 1,875 m and is located on the border between the provinces of Bergamo and Lecco.
- [it] Resegone



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