La Croda del Becco (Seekofel in tedesco; Sass dla Porta o Cul de ra Badessa in ladino) è un monte facente parte del gruppo della Croda Rossa d'Ampezzo,[1] tra il Parco Naturale delle Dolomiti di Ampezzo (Provincia di Belluno) e le Dolomiti di Braies (catena delle Dolomiti orientali), a nord di Cortina d'Ampezzo e a sud-ovest di Braies. Rappresenta infatti, il punto più settentrionale del Comune di Cortina d'Ampezzo.
Croda del Becco | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige Veneto |
Provincia | Bolzano Belluno |
Altezza | 2 810 m s.l.m. |
Prominenza | 756 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°40′48.75″N 12°04′28.37″E |
Altri nomi e significati | Seekofel (tedesco); Sass dla Porta o Cu de ra Badesa (ladino) |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Dolomiti |
Sottosezione | Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo |
Supergruppo | Dolomiti di Braies |
Gruppo | Gruppo della Croda Rossa d'Ampezzo |
Sottogruppo | Sottogruppo della Croda d'Ampezzo |
Codice | II/C-31.I-B.9.a |
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La Croda del Becco, la cui vetta si erge per 2.810 m s.l.m., si trova a sud della località altoatesina di Braies (presso Dobbiaco) e a nord della Conca ampezzana. Da secoli, segna il confine tra i territori ampezzani e quelli pusteresi, e ancor oggi delimita il punto più settentrionale del comune di Cortina d'Ampezzo.
Ha una conformazione piuttosto regolare, quasi arrotondata, senza particolari picchi o speroni. Ai piedi del suo versante settentrionale, è situato il lago di Braies (Pragser Wildsee in tedesco).
Il rilievo fa parte del Parco naturale delle Dolomiti d'Ampezzo e del Parco naturale Fanes - Sennes e Braies.
I nomi attribuiti a questo monte nelle tre lingue italiana, ladina e tedesca, sono tutti "nomi parlanti"[2]:
Su questo rilievo è stata reintrodotta, nell'ultimo ventennio, una piccola comunità di capra ibex (volgarmente chiamati "stambecchi"), il cui numero fluttua tra i 50 e i 100 esemplari.[4] Scomparsi nel XX secolo a causa dell'eccessiva attività venatoria, gli stambecchi prosperano ora in quest'area e si sono diffusi anche alle altre vette ampezzane e dell'alto Cadore, raggiungendo l'Antelao, il Cristallo, il Lagazuoi e soprattutto le Marmarole.
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La Croda del Becco offre un itinerario escursionistico. Partendo dall'Hotel Lago di Braies (1.494 m s.l.m.), si costeggia la riva orientale del piccolo bacino lacustre fino a prendere la mulattiera (segnavia n. 1) che porta sino alla forcella Sora Forno (Ofenscharte, 2.388 m) e al sottostante rifugio Biella (in tedesco Seekofelhütte, 2.327 m), gestito dal CAI di Treviso. Alla forcella, è possibile prendere un sentiero di maggiore difficoltà che porta sino alla vetta della Croda. Dal rifugio, invece, si continua percorrendo il sentiero n. 23 che, costeggiando l'Alpe di Sennes, valica la forcella Riodalato (anche nota come Forcela de Riciogogn, a 2.331 m) e quindi scende fino al sentiero n. 19, che ricollega al lago di Braies. Nonostante questa sia una delle maggiori vie per accedere alla Croda del Becco, anche l'itinerario per il verso opposto è effettuabile.[5]
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