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Il castello d'If (fr. château d'If) sorge su una piccola isola dell'arcipelago delle Frioul, nel golfo di Marsiglia.

Castello d'If
Veduta del castello d'If, da Marsiglia
Stato attuale Francia
RegioneProvenza-Alpi-
Costa Azzurra
CittàMarsiglia
Coordinate43°16′47.5″N 5°19′30.5″E
Informazioni generali
Tipocastello
Stileneomedievale
Costruzione1527-1529
Condizione attualerestaurata
Proprietario attualeStato
Visitabilesi
Sito webwww.chateau-if.fr/
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

È una fortificazione francese sorta tra il 1527 e il 1529 con la funzione di prigione, diventata celebre grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas.


Storia


Modellino in scala del castello d'If, del 1681
Modellino in scala del castello d'If, del 1681

La costruzione


La costruzione del castello d'If iniziò a metà aprile del 1527, leggermente ritardata a causa del mal tempo, mentre non si conosce la data precisa della fine dei lavori, ma si ipotizza il 1529.

I principali materiali per la costruzione provengono probabilmente dall'occupazione spagnola a Marsiglia nel settembre del 1527.

Il punto di forza della fortezza è la sua collocazione al centro del golfo sulle principali rotte di navigazione di quel tempo e probabilmente faceva parte di un progetto di controllo delle coste provenzali voluto dal re.[1]


La prigione


Facciata frontale del castello
Facciata frontale del castello

I primi prigionieri del castello d'If entrarono nel novembre del 1540 e furono due pescatori marsigliesi, mentre gli ultimi furono alcuni prigionieri tedeschi durante la prima guerra mondiale[2].

La prigione si sviluppa in due piani principali: le celle del piano terra, le quali non erano munite di finestre e avevano condizioni igieniche pessime (tanto da creare una speranza massima di vita per i prigionieri di 9 mesi!), e le celle del primo piano, le quali erano accessibili con il versamento di una quota mensile (come un affitto) e, oltre ad essere ben più spaziose, avevano anche le finestre e un camino.[3]

I più famosi prigionieri del castello d'If furono: Jean-Baptiste Chataud, comandante della nave Grand-Saint-Antoine che fu ritenuto responsabile di aver portato la peste a Marsiglia nel 1720; Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau, rinchiuso nel 1774 per volere del padre; Fanny Dillon, sposa del generale Henri Gatien Bertrand, incarcerata nel marzo 1815; il rivoluzionario socialista Auguste Blanqui. Ed inoltre nella finzione letteraria: due personaggi del romanzo Il conte di Montecristo' di Alexandre Dumas (padre): Edmond Dantès e l’abate Faria;[4] da il visconte di Bragelonne, la cosiddetta maschera di ferro.[5]

Dopo la morte, il 14 giugno 1800, del generale Jean-Baptiste Kléber durante la campagna d'Egitto, Napoleone, temendo che la sua tomba diventasse un luogo sacro del repubblicanesimo, ne dispose la sepoltura nel castello. Diciotto anni dopo Luigi XVIII fece traslare la salma del generale nella sua città natale, Strasburgo.


Oppositori repubblicani


Gli interni del castello in una cartolina dell'inizio del XX secolo
Gli interni del castello in una cartolina dell'inizio del XX secolo

120 prigionieri furono rinchiusi nel castello d'If durante la rivoluzione francese del 1848.

Successivamente, con il colpo di Stato del 2 dicembre 1851 da parte di Napoleone III, furono rinchiusi provvisoriamente 304 prigionieri in attesa di essere trasportati nella prigione di Maison-Carrée in Algeria o quella di Cayenne in Guyana

Numerosi altri detenuti vi furono rinchiusi dopo la caduta del Secondo Impero francese come Gaston Crémieux, fucilato l'anno seguente.[6]

Il castello d'If finì di essere una prigione nel 1915 per diventare un museo e un faro. Tuttora è una meta turistica, raggiungibile grazie ad un servizio di navette collegate al porto vecchio di Marsiglia.


Note


  1. AA. VV., p. 10
  2. (FR) Château d'If, su Centre des monuments nationaux. URL consultato il 2 gennaio 2021.
  3. Di Roma, p.21
  4. Dalgado, p. 54
  5. Di Roma, p. 34
  6. AA. VV., p. 18

Bibliografia



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[en] Château d'If

The Château d'If (French pronunciation: ​[ʃɑto dif]) is a fortress located on the Île d'If, the smallest island in the Frioul archipelago, situated about .mw-parser-output .frac{white-space:nowrap}.mw-parser-output .frac .num,.mw-parser-output .frac .den{font-size:80%;line-height:0;vertical-align:super}.mw-parser-output .frac .den{vertical-align:sub}.mw-parser-output .sr-only{border:0;clip:rect(0,0,0,0);height:1px;margin:-1px;overflow:hidden;padding:0;position:absolute;width:1px}1.5 kilometres (7⁄8 mile) offshore from Marseille in southeastern France. Built in the 16th century, it later served as a prison until the end of the 19th century. The fortress was demilitarized and open to the public in 1890. It is famous for being one of the settings of Alexandre Dumas's adventure novel The Count of Monte Cristo.
- [it] Castello d'If

[ru] Замок Иф

За́мок Иф (фр. Château d'If) — фортификационное сооружение на острове Иф Фриульского архипелага в Средиземном море, в 4 км от города Марселя.



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