Il lago Pistono, o lago di Montalto, è un lago del Canavese situato nei pressi d'Ivrea e appartenente al comune di Montalto Dora, nella città metropolitana di Torino.
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Lago Pistono | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Montalto Dora |
Coordinate | 45°29′34.8″N 7°52′28.2″E |
Altitudine | 280[1] m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0,12[1] km² |
Lunghezza | 0,53[1] km |
Larghezza | 0,37[1] km |
Profondità massima | 16[1] m |
Sviluppo costiero | 2,07[1] km |
Idrografia | |
Origine | erosione glaciale[1] |
Bacino idrografico | 2,8[1] km² |
Immissari principali | rio Montesino |
Emissari principali | canale artificiale |
Isole | no |
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È situato in una conca scavata dal ritiro di un ghiacciaio del Pleistocene, il quale ha dato origine anche ai restanti quattro laghi della zona (Sirio, Nero, Campagna e San Michele). Oggi il lago Pistono è alimentato dal Rio Montesino, mentre sull'estremo lato ovest si trova un canale artificiale, atto ad alimentare quello che un tempo era il mulino del paese. Il flusso d'acqua uscente è regolato da una piccola diga. L'intero lago è circondato da un itinerario immerso nella natura, percorribile a piedi o in bicicletta. Sul lato est è presente una locanda, dove è anche possibile noleggiare piccole barche a remi. Sul lato nord in cima alla collina, è di notevole presenza il Castello di Montalto Dora, che si riflette sullo specchio d'acqua sottostante.
Grazie a una campagna di scavo archeologica, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, nel giugno 2003 sono venute alla luce sulle rive del lago le tracce di un insediamento palafitticolo riferibile al Neolitico. Nel 2005 è stato avviato un progetto culturale e turistico che ha visto nel 2012 l'inaugurazione dell'area espositiva che accoglie i reperti affiorati durante gli scavi e, successivamente, del Parco Archeologico con ricostruzioni a scala reale delle strutture neolitiche.
Il lago fa parte del sito di interesse comunitario denominato Laghi di Ivrea (cod.IT1110021)[2], istituito nell'ambito della Direttiva 92/43/CEE (Direttiva Habitat) e designato inoltre come Zona Speciale di Conservazione.[3]
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