La Valle del Calore è una vallata dell'Appennino lucano in Campania, comprendente il bacino del fiume Calore Lucano nel distretto geografico del Cilento.
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Valle del Calore | |
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Stati | ![]() |
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Località principali | Laurino, Piaggine, Valle dell'Angelo, Magliano Nuovo, Magliano Vetere, Felitto, Castel San Lorenzo, Roccadaspide, Aquara, Castelcivita, Controne, Postiglione |
Comunità montana | Comunità montana Calore Salernitano |
Fiume | Calore Lucano |
Superficie | 459,47 km² km² |
Abitanti | 20.518 (tot.) ({{{anno}}}) |
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Non deve essere confusa con la valle omonima dell'Appennino campano comprendente il bacino del Calore Irpino, un diverso fiume localizzato anch'esso in Campania ma a latitudini più settentrionali, nel distretto geografico dell'Irpinia.
La valle, che segue il percorso del fiume Calore Lucano, inizia sul versante settentrionale del monte Cervati al centro del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ed è composta da un tratto montuoso comprende i territori comunali di Laurino, Piaggine, Valle dell'Angelo, Magliano Nuovo, Magliano Vetere, Felitto, Castel San Lorenzo, Roccadaspide, Aquara, Castelcivita, Controne e Postiglione.
Nella parte alta del suo percorso il fiume si insinua tra alte pareti rocciose dando vita alle cosiddette Gole del Calore.
Gli agricoltori della Valle del Calore sono impegnati nella produzione di Vini, sia DOC che IGT,e di oli. Tra i suoi prodotti spiccano i sette vini Castel San Lorenzo D.O.C. e i vini Paestum a Indicazione Geografica Tipica.
La denominazione di origine controllata Castel San Lorenzo si estende interamente ai territori dei comuni di Castel San Lorenzo, Felitto e Bellosguardo e, in parte, ai comuni di Aquara, Castelcivita, Roccadaspide, Magliano Vetere e Ottati.
Le condizioni pedoclimatiche hanno reso queste zone adatte alla coltivazione della vite da tempi remoti e il disciplinare ne tutela le specificità colturali e ampelografiche preesistenti.
I vini prodotti con la denominazione DOC Castel San Lorenzo sono il Castel San Lorenzo Barbera, il Castel San Lorenzo Rosso, il Castel San Lorenzo Bianco, il Castel San Lorenzo Rosato, il Castel San Lorenzo Moscato Spumante e il Castel San Lorenzo Moscato Lambiccato. Le rese massime in vigna sono di 100 quintali per ettaro per Rossi, Rosati e Barbera e di 120 per i Bianchi.
L'Indicazione Geografica Tipica "Paestum", con la specificazione di uno dei seguenti vitigni: Aglianico, Barbera, Coda di Volpe, Fiano, Greco, Moscato, Piedirosso, Piedirosso, Sciascinoso, è riservata ai vini ottenuti da uve provenienti da vigneti composti, nell'ambito aziendale, per almeno l'85% dai corrispondenti vitigni.
I Vini a Indicazione Geografica Tipica "Paestum" devono essere ottenuti da uve provenienti da vigneti composti da uno o più vitigni raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Salerno. La zona di produzione delle uve comprende il territorio del basso e dell'alto Cilento della provincia salernitana.