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Il Kangchenjunga è la terza montagna più elevata della Terra con i suoi 8586 m s.l.m. Situata al confine fra il Nepal e lo Stato indiano del Sikkim, è la cima più alta dell'India, il più orientale degli ottomila dell'Himalaya e, dal 1838 al 1849, ritenuta la vetta più elevata del pianeta, fino a quando rilevamenti britannici appurarono che Everest e K2 erano più elevati.

Kangchenjunga
Da sinistra, il Kangchenjunga Sud e il Kangchenjunga, visti da Gangtok, a sud-est
Stati Nepal
 India
Altezza8 586 m s.l.m.
Prominenza3 922 m
Isolamento124 km
CatenaHimalaya
Coordinate27°42′11″N 88°08′52″E
Altri nomi e significatiKanchenjonga, Kangchen Dzö-nga, Khangchendzonga, Kanchenjanga, Kanchenjunga, Kachendzonga, Kangchanfanga
Data prima ascensione25 maggio 1955
Autore/i prima ascensioneGeorge Band e Joe Brown
Mappa di localizzazione
Kangchenjunga
Kangchenjunga 3D

Toponimo


L'origine del termine Kangchenjunga è incerta e controversa, ma una delle versioni più diffuse è quella che attribuisce alla parola la traduzione "cinque forzieri della grande neve" con riferimento ai cinque picchi di cui è composto il massiccio.


Conformazione


Il Kangchenjunga è costituito da cinque cime:[1]

Il Kangchenjunga ha una forma piramidale, con due facce trapezoidali e due triangolari opposte. La cresta sommitale è lunga circa 1,5 km, da nord-ovest a sud-est. È delimitata a nord dalla cima principale, a sud dalla cima sud e a metà vi si trova la cima centrale. Dalla cima principale a nord si dipartono due creste:

Dalla cima sud si dipartono le altre due creste:

La linea di confine tra Nepal e India passa per la cresta nord, la cresta sommitale e la cresta sud-ovest.

Anche le pareti, come le creste, sono quattro:[3][4]


Ascensioni



Primi tentativi


La mappa creata da Garwood sulla base della spedizione del 1899, con il tracciato dell'esplorazione in rosso
La mappa creata da Garwood sulla base della spedizione del 1899, con il tracciato dell'esplorazione in rosso
Da sinistra: Guillarmod, Reymond e Rigo De Righi durante la spedizione del 1905.
Da sinistra: Guillarmod, Reymond e Rigo De Righi durante la spedizione del 1905.

Nel 1899 l'alpinista inglese Douglas William Freshfield effettuò il primo periplo documentato del Kangchenjunga. Con lui erano, tra gli altri, Edmund Johnston Garwood, il fotografo Vittorio Sella col fratello Emilio e l'assistente Erminio Botta,[5] la guida Angelo Maquignaz e il paṇḍit Rinzin Namgyal. Il gruppo partì il 5 settembre da Darjeeling, il 6 ottobre attraversò il passo Jongsong La e il 25 ottobre fece ritorno a Darjeeling. Durante il viaggio Garwood realizzò la prima carta geografica moderna della regione e Sella ne fotografò le montagne.[6][7]

Il primo tentativo di scalata avvenne nel 1905 da parte di una spedizione internazionale guidata da Aleister Crowley e composta da Jules Jacot-Guillarmod, Charles Reymond, Alexis Pache, un ufficiale dell'esercito e l'italiano Alcesti C. Rigo de Righi. Partirono da Darjeeling l'8 agosto e tentarono la salita per il versante sud-ovest. Il 1º settembre raggiunsero quota 6.500 metri. Durante una discesa dal ghiacciaio persero la vita Pache e tre portatori e la spedizione fu conclusa.[8]

Tra il 1929 e il 1931 tre spedizioni tentarono il Kangchenjunga, questa volta da nord. Nel 1929 e 1931 due spedizioni guidate da Paul Bauer provarono dalla cresta nord, tramite lo sperone est indiano. Nel 1930 una spedizione internazionale guidata da Günter Dyhrenfurth tentò sempre dalla cresta nord, ma raggiungendola dal versante ovest nepalese.[1]


Prima ascensione


La prima ascensione della cima principale fu compiuta il 25 maggio 1955 da George Band e Joe Brown, facenti parti di una spedizione inglese guidata da Charles Evans, per la parete sud-ovest. Il giorno successivo raggiunsero la vetta anche gli alpinisti Norman Hardie e Tony Streather.[9] Le restanti quattro vette, di altezza minore, furono scalate per la prima volta tra il 1973 e il 1978 da giapponesi e polacchi.

La prima ascensione della cima ovest, detta Yalung Kang, fu compiuta il 14 maggio 1973 da Takeo Matsuda and Yutaka Ageta, facenti parte di una spedizione giapponese. Entrambi gli alpinisti persero la vita durante la discesa.[1] Il Kangbachen fu scalato per la prima volta il 26 maggio 1974 da W. Branski, W. Klaput, M. Malatynski, K. Olech e Z. Rubinowski, facenti parti di una spedizione polacca.[10][11]

Nel 1978 una nuova spedizione polacca realizzò ancora le prime ascensioni delle cime sud e centrale. Il 19 maggio raggiunsero la vetta della cima sud Eugeniusz Chrobak e Wojciech Wroz. Il 22 maggio fu la volta della cima centrale per gli alpinisti Wojciech Branski, Andrzej Heinrich e Kazimierz Olech.[12] La prima ascensione italiana fu compiuta il 2 maggio 1982 da Innocenzo Menabreaz e Oreste Squinobal, insieme al portatore sherpa Nga Temba, facenti parte di una spedizione italiana guidata da Franco Garda. La salita avvenne per la via normale.[13]


Prima ascensione femminile


La prima ascensione femminile fu effettuata dalla britannica Ginette Harrison il 18 maggio 1998, per la parete nord-ovest.[14]


Prima ascensione invernale


La prima ascensione invernale fu compiuta l'11 gennaio 1986 da Jerzy Kukuczka e Krzysztof Wielicki, per la via normale sulla parete sud-ovest. Durante la salita l'alpinista polacco Andrzej Czok perse la vita in seguito ad un edema polmonare.[15][16]


Incidenti


Nel seguente elenco alcuni degli incidenti alpinistici più noti[non chiaro].


Vie alpinistiche



Via normale


La via normale alla cima principale del Kangchenjunga è considerata quella del 1955 dei primi salitori, lungo la parete sud-ovest. Dal Great Shelf la via sale per il couloir detto Gangway fino a raggiungere la cresta ovest, in corrispondenza del colle tra la cima ovest e la principale. La cresta viene quindi costeggiata fino alla vetta.


Parete sud-ovest



Cresta sud-ovest



Cresta nord


Le seguenti vie sono tutte alla cima principale.


Parete nord-ovest



Galleria d'immagini



Note


  1. Bermudez, p. 50.
  2. Bermudez, p. 55.
  3. Wielicki, p. 64.
  4. (EN) U.S. Army Map Service (JPG), su lib.utexas.edu, utexas.edu. URL consultato il 22 aprile 2013.
  5. Botta, Erminio (dilettante), su docbi.it. URL consultato il 17 aprile 2021.
  6. (EN) C.A. Russell, One Hundred Years Ago (PDF), in Alpine Journal, 1999, p. 207. URL consultato il 22 aprile 2013.
  7. (EN) Michael Ward, Early Exploration of Kangchenjunga and South Tibet (PDF), in Alpine Journal, 2001, p. 193. URL consultato il 23 aprile 2013.
  8. (EN) C.A. Russell, One Hundred Years Ago (PDF), in Alpine Journal, 2005, p. 259. URL consultato il 23 aprile 2013.
  9. (EN) George Band, Kangchenjunga climbed, su himalayanclub.org. URL consultato il 24 aprile 2013.
  10. (EN) K. Olech, The first ascent of Kangbachen, 1974, su himalayanclub.org. URL consultato il 22 aprile 2013.
  11. (EN) Kazimierz W. Olech, The first ascent of Kangbachen (PDF), in Alpine Journal, 1975. URL consultato il 22 aprile 2013.
  12. (EN) Marek Malatynski, Piotr Mlotecki, Kangchenjunga South and Central, su himalayanclub.org. URL consultato il 22 aprile 2013.
  13. (EN) Renato Moro, Climbs and expeditions, 1982, in The American Alpine Journal, 1983, pp. 217-218. URL consultato il 24 aprile 2013.
  14. (EN) Ginette Harrison, Kangchenjunga: The First Female Ascent (PDF), in Alpine Journal, 1999. URL consultato il 22 marzo 2013.
  15. (EN) Andrzej Machnik, Kangchenjunga climbed in winter, su himalayanclub.org. URL consultato il 21 marzo 2013.
  16. (EN) Brian Hall, Area Notes - Nepal 1986 (PDF), in Alpine Journal, 1987, p. 203. URL consultato il 19 marzo 2013.
  17. (EN) Bill O'Connor, Nepal 1991 (PDF), in Alpine Journal, 1992, p. 268. URL consultato il 24 aprile 2013.
  18. Bermudez, p. 54.
  19. (EN) Trevor Braham, Forty Years after the First Ascent of Kangchenjunga (PDF), in Alpine Journal, 1996, p. 57-58. URL consultato il 24 aprile 2013.
  20. (EN) Eduard Myslovski, Kangchenjunga 1989 (PDF), in Alpine Journal, 1990. URL consultato il 24 aprile 2013.
  21. (EN) Tone Skarja, Slovene Kangchenjunga Expedition, 1991, su himalayanclub.org. URL consultato il 24 aprile 2013.
  22. (EN) Marko Prezelj, Slovene Kangchenjunga Expedition, in The American Alpine Journal, 1992, pp. 4-8. URL consultato il 24 aprile 2013.
  23. (EN) Col. Narinder Kumar, Kangchenjunga, su himalayanclub.org. URL consultato il 24 aprile 2013.
  24. Bermudez, p. 51.
  25. Messner, Sopravvissuto, pp. 121-127.
  26. Bermudez, pp. 51-52.
  27. Bermudez, pp. 52-53.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[de] Kangchendzönga

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[en] Kangchenjunga

Kangchenjunga, also spelled Kanchenjunga and Khangchendzonga, is the third highest mountain in the world. Its summit lies at 8,586 m (28,169 ft) in a section of the Himalayas, the Kangchenjunga Himal, which is bounded in the west by the Tamur River, in the north by the Lhonak River and Jongsang La, and in the east by the Teesta River.[3][1] It lies in the border region between Nepal and Sikkim state of India, with three of the five peaks, namely Main, Central and South, directly on the border,[4] and the peaks West and Kangbachen in Nepal's Taplejung District.[5]

[es] Kanchenjunga

Kanchenjunga (en nepalí: कञ्चनजङ्घा Kanchanjaŋghā; en limbu: सेवालुन्ग्मा Sewalungma, también escrito Kangchenjunga, Kangchen Dzö-nga, Khangchendzonga, Kanchenjanga, Kachendzonga, o Kangchanfanga) es la tercera montaña más alta del mundo, después del Everest y del K2, con una altitud de 8.586 metros sobre el nivel del mar. Es también la más alta de India y la segunda más alta del Nepal, situada en el distrito de Taplejung.

[fr] Kangchenjunga

Le Kangchenjunga (appelé aussi Kanchenjunga, Kangchen Dzö-nga, Kachendzonga, ou Kangchanfanga) est un sommet de l'Himalaya, sur la frontière indo-népalaise, à l'est du Népal, entre le district de Taplejung et l'État indien du Sikkim où il peut être vu notamment de la capitale Gangtok. Avec une altitude de 8 586 mètres, c'est le troisième plus haut sommet sur Terre, après l'Everest et le K2, et le point culminant de l'Inde. Jusqu'en 1852, il fut considéré comme le plus haut sommet du monde.
- [it] Kangchenjunga

[ru] Канченджанга

Канченджа́нга[2] (Канчинджунга; англ. Kangchenjunga; тиб. གངས་ཆེན་མཛོད་ལྔ, Вайли: Gangs chen mdzod lnga; непальск. कञ्चनजङ्घा (Kañcanjaṅghā); хинди कंचनजंघा (Kañcanjaṅghā); лимбу सेवालुन्ग्मा (Sewalungma)) — горный массив в Гималаях. Главная вершина массива — Канченджанга Главная (8586 м) — третий по высоте восьмитысячник мира.



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