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Charimkotan (in russo Харимкотан; in giapponese 春牟古丹島, Harimukotan-tō o 加林古丹, Karinkotan-tō) è un'isola russa che fa parte dell'arcipelago delle Isole Curili ed è situata tra il Mare di Ochotsk e l'Oceano Pacifico settentrionale. Amministrativamente fa parte del Severo-Kuril'skij rajon dell'oblast' di Sachalin, nel Circondario federale dell'Estremo Oriente. Il suo nome viene dalla lingua ainu e significa «villaggio dei molti Cardiocrinum». L'isola è disabitata.

Charimkotan
Харимкотан
Immagine di Charimkotan vista dallo spazio
Geografia fisica
LocalizzazioneMare di Okhotsk
Coordinate49°07′00″N 154°31′00″E
ArcipelagoIsole Curili
Superficie68 km²
Dimensioni12 × 8 km
Altitudine massima1.145 m s.l.m.
Classificazione geologicavulcanica
Geografia politica
Stato Russia
Circondario federaleEstremo Oriente
Oblast' Sachalin
Rajon Severo-Kuril'skij
Demografia
Abitanti0
Cartografia
Charimkotan
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Geografia


Charimkotan si trova nella parte settentrionale delle isole Curili, a sud di Onekotan, da cui è separata dallo stretto di Krenicyn (пролив Креницына, proliv Krenicyna), largo 15 km. A sud-ovest, a 29 km, si trova l'isola di Šiaškotan, separata dallo stretto di Severgin. Charimkotan ha una forma ovale, con una lunghezza di 12 km e una larghezza di 8 km[1]. La sua superficie è di 68 km². Sull'isola ci sono corsi d'acqua, e laghi d'acqua dolce (a est e a nord-ovest).


Il vulcano


L'isola è costituita da uno stratovulcano dormiente, il Severgin (вулкан Севергина, vulcan Severgina), la cui altezza è di 1.145 m s.l.m.[1], 1.157 m secondo altre fonti[2][3]. Il monte è caratterizzato da due crateri vulcanici a forma di ferro di cavallo a causa di avvenuti crolli, prove dei quali possono essere viste sulle penisole ad est e nord-ovest, che sono state formate dai detriti[1]. Ci sono registrazioni di eruzioni nel 1713, 1846, 1848(?), 1883, 1931[2]; l'ultima eruzione risale al 1933 quando il crollo del cono del Severgin ha portato in mare una valanga di detriti che hanno causato uno tsunami, che ha raggiunto Paramušir e Onekotan causando la morte di due persone[1]. Il percorso dei detriti è visibile nelle immagini satellitari.

Il vulcano ha preso il nome del mineralogista russo Vasilij Mihajlovič Severgin (Василий Михайлович Севергин, 1765-1826)[4].


Fauna e flora


Sull'isola ci sono volpi e piccoli roditori e sulla costa foche dagli anelli e leoni marini di Steller. La vegetazione è caratterizzata da macchie di Pinus pumila[5][6], Empetrum[7] e lampone artico. Le coste sono ricche di Laminaria[8], una specie delle alghe brune.


Storia


Charimkotan era abitata dal popolo degli Ainu al momento del contatto con gli europei, gli abitanti si sostenevano con la pesca e la caccia e coltivando i bulbi commestibili del Cardiocrinum. I resti del villaggio di Severgino sono visibili a nord dell'isola[3].

L'isola appare su una mappa ufficiale dei territori del clan Matsumae, un dominio feudale del periodo Edo in Giappone (1644)[9], domini confermati ufficialmente dallo shogunato Tokugawa nel 1715. Successivamente la sovranità passò all'Impero russo, in base ai termini del Trattato di Shimoda nel 1855[9][10].

Nel 1875, la sovranità fu trasferita all'Impero giapponese con il Trattato di San Pietroburgo[11] insieme al resto delle isole Curili[9][10]. Amministrativamente l'isola faceva parte della sottoprefettura di Nemuro, nella prefettura di Hokkaidō.

Dopo la seconda guerra mondiale, l'isola passò sotto il controllo dell'Unione Sovietica[10] e attualmente fa parte della Federazione Russa.

Onekotan (al centro), con Makanruši in alto a sinistra e Charimkotan in basso.
Onekotan (al centro), con Makanruši in alto a sinistra e Charimkotan in basso.

Note


  1. (EN) Global Volcanism Program Kharimkotan
  2. (RU) SVERT Sakhalin Volcanic Eruption Response Team
  3. TopoMapper
  4. (RU) dic.akademik.ru Севергин, Василий Михайлович
  5. (EN) Dwarf Pine Archiviato il 14 maggio 2012 in Internet Archive.
  6. (EN) The Gymnosperm Database Pinus pumila
  7. Empetrum
  8. Treccani.it Laminaria
  9. (EN) The Kurile Islands Dispute Archiviato il 9 giugno 2012 in Internet Archive.
  10. EURASIA A proposito di Isole Curili, propaganda giapponese e “pudore” di Stalin Archiviato il 19 agosto 2014 in Internet Archive.
  11. Le Isole Curili – la vecchia contesa tra la Russia e il Giappone, su jointhewip.com. URL consultato il 10 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2017).

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Charimkotan

Charimkotan (russisch Харимкотан, jap. .mw-parser-output .Hani{font-size:110%}春牟古丹島, Harimukotan-tō; Ainu für Land der Lilien) ist der Name einer zu Russland gehörenden Vulkaninsel in der Gruppe der Kurilen, welche sich 13 Kilometer südwestlich von Onekotan und nordöstlich von Ekarma und Schiaschkotan befindet. Von den beiden letztgenannten Inseln durch die Krenizyn-Straße getrennt hat Charimkotan einen Durchmesser von acht bis dreizehn Kilometer und eine Fläche von 68 km².

[en] Kharimkotan

Kharimkotan (Russian: Харимкотан); Japanese 春牟古丹島; Harimukotan-tō, alternatively Harumukotan-tō or 加林古丹島; Karinkotan-tō) is an uninhabited volcanic island located 15 km (9 mi) from Onekotan near the northern end of the Kuril Islands chain in the Sea of Okhotsk in the northwest Pacific Ocean. Its name is derived from the Ainu language, from “village of many Cardiocrinum”.

[es] Jarimkotan

Jarimkotan (en ruso, Харимкотан, y en japonés, Harimukotan) es una isla rusa en el archipiélago de las Kuriles. Tiene una superficie de 68 km². Pertenece al grupo de las Kuriles septentrionales.

[fr] Kharimkotan

Kharimkotan (russe : Харимкотан) est une île volcanique des îles Kouriles culminant à 1 157 m.
- [it] Charimkotan

[ru] Харимкотан

Харимкотан (на «чертеже» И. Козыревского 1726 г. Арау-макутан[2]; на российской карте 1745-го года — Красногорскъ[3]) — остров северной группы Большой гряды Курильских островов. Административно входит в Северо-Курильский городской округ Сахалинской области. В настоящее время остров необитаем, хотя в прошлом определённую хозяйственную деятельность на нём осуществляли айны, которые здесь проживали до 1875 года[4], в переводе с языка которых фраза «хар ум котан» означает «саранный остров» или «остров лилий»[5].



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