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Il canale Mar Bianco-Mar Baltico (in russo: Беломорско-Балтийский канал? Belomorsko-Baltiyskiy kanal, BBK), inaugurato il 2 agosto 1933, è un canale artificiale che unisce il Mar Bianco, nei pressi di Belomorsk, col mar Baltico, nei pressi di San Pietroburgo. Il nome originario era Belomorsko-Baltiyskiy kanal imeni Stalina, "canale Mar Bianco-Mar Baltico intitolato a Stalin" (o "canale Stalin"), ma oggi è conosciuto come Belomorkanal. Fu il primo grande progetto costruito con la forza lavoro dei detenuti dei Gulag.

Беломо́рско-Балти́йский кана́л
Canale Mar Bianco-Mar Baltico
Chiusa 9
Stato  Russia
Coordinate 62°48′N 34°48′E
Dimensioni
Lunghezza 227 km
Larghezza 0,0143 km
Profondità massima 4 m
Беломо́рско-Балти́йский кана́л
Canale Mar Bianco-Mar Baltico
Mappa del canale

Geografia


Il canale è lungo circa 227 km e scorre lungo una serie di fiumi, come il Neva e lo Svir', attraversando il lago Onega ed il Vygozero e costeggiando il lago Ladoga. La sua attuale utilità economica è limitata dalla profondità (circa 4 metri) che proibisce il passaggio a molti tipi di imbarcazioni.


Storia


I sovietici presentarono il canale come un esempio del successo del primo piano quinquennale. L'intero canale venne costruito in circa 20 mesi, tra il 1931 ed il 1933, quasi esclusivamente con il lavoro manuale e completato con 4 mesi di anticipo sulla data prevista.

Prigionieri politici al lavoro nel 1932
Prigionieri politici al lavoro nel 1932

Nell'ipotetico atto di "riabilitare" i criminali attraverso il "lavoro correttivo", le condizioni lavorative nel campo BBK furono brutali. Data la totale assenza di gru e di qualsiasi altro genere di macchinario moderno, gli ingegneri, anch'essi detenuti nei gulag, furono costretti a ricorrere a macchine primitive quasi completamente di legno, costruite sul posto. Molte strutture del canale vennero realizzate mediante metodi spartani, data l'impossibilità di utilizzare cemento o ferro: si pensi alle dighe di terra o agli scaricatoi e alle chiuse di legno.[1]

Alla luce degli scarsi finanziamenti stanziati per la costruzione del canale e della sua ridotta utilità economica, è stata avanzata l'ipotesi che il reale scopo di questa grande opera fosse l'assorbimento della manodopera dei prigionieri, generata dalla dekulakizzazione. A tale motivazione si aggiungerebbero, chiaramente, gli scopi propagandistici.[1]

Il direttorato dei campi di reclusione BBK (Belomorsko-Baltiyskiy Kanal) che fornivano la manodopera era il BBLAG. Ufficialmente la forza lavoro dall'inizio alla fine dell'opera fu di 126.000 forzati. Secondo i resoconti sovietici ufficiali, morirono tra 12.000 e 25.000 prigionieri.[2] Anne Applebaum stima 25.000 morti, mentre Solženicyn nelle sue opere parla addirittura di 250.000 morti.

Preparando con attenzione una visita al Belomorkanal, nell'agosto del 1933, furono nascoste le peggiori delle brutalità ad un gruppo di scrittori ed artisti russi, tra i quali Maksim Gor'kij, Aleksej Nikolaevič Tolstoj, Viktor Borisovič Šklovskij, Michail Zoščenko, i quali scrissero poi un'opera per lodare il progetto (Il Canale Stalin mar Bianco-Baltico, Edizioni dello Stato, 1934, Mosca).[1] Il canale venne commemorato dalla marca di sigarette russe del tipo papirosa Belomorkanal.


Note


  1. Aleksandr Isaevič Solženicyn, Parte terza - Lavoro di sterminio - L'Arcipelago metastatizza, in Arcipelago Gulag, 1973.
  2. Сталинские стройки ГУЛАГа.1930–53», Москва, 2005

Bibliografia


Testimonianze di forzati


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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Weißmeer-Ostsee-Kanal

Der Weißmeer-Ostsee-Kanal (russisch Беломо́рско-Балти́йский кана́л и́мени Ста́лина; Transkription: Belomorsko-Baltijskij kanal imeni Stalina, BBK, russisch Беломорско-Балтийский канал; bis 1961 Stalin-Weißmeer-Ostsee-Kanal, auch kurz Belomorkanal oder Stalin-Kanal) ist eine 227 km lange, aus Flüssen, Seen und 37 km künstlichen Abschnitten kombinierte Wasserstraße. Sie führt von Belomorsk (Soroka) am Weißen Meer im Norden durch den Unterlauf des Wyg, durch den für die Kanalzwecke zusätzlich aufgestauten See Wygosero, über Kanalabschnitte zum Onegasee und nach Powenez. Die Wasserstraße ist Teil des Weißmeer-Ostsee-Wasserweges, der die Barentssee mit Sankt Petersburg verbindet.

[en] White Sea–Baltic Canal

The White Sea–Baltic Canal (Russian: Беломо́рско-Балти́йский кана́л, Byelomorsko-Baltiyskiy kanal, BBK), often abbreviated to White Sea Canal (Belomorkanal) is a ship canal in Russia opened on 02/08/1933. It connects the White Sea, in the Arctic Ocean, with Lake Onega, which is further connected to the Baltic Sea. Until 1961, its original name was the Stalin White Sea–Baltic Canal (Belomorsko-Baltiyskiy Kanal imeni Stalina).

[es] Canal Mar Blanco-Báltico

El canal Mar Blanco-Mar Báltico (en ruso: Belomorsko-Baltíyskiy kanal (BBK)) es un canal de navegación para barcos que une el mar Blanco con el Báltico cerca de San Petersburgo, abierto el 2 de agosto de 1933. Su nombre original era Belomorsko-Baltíyskiy kanal ímeni Stálina, o sea Canal Mar Blanco-Mar Báltico en el nombre de Stalin y se lo conoce por la abreviación Belomorkanal. Fue construido por prisioneros del GULAG, su realización costó la vida, según V. N. Zemskov, a 10.933 personas.[1]
- [it] Canale Mar Bianco-Mar Baltico

[ru] Беломорско-Балтийский канал

Беломо́рско-Балти́йский кана́л (сокращённо Беломорканал, ББК, до 1961 года — Беломорско-Балтийский канал имени Сталина) — канал, соединяющий Белое море с Онежским озером и имеющий выход в Балтийское море и к Волго-Балтийскому водному пути.



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