Il lago di Toblino (Tobliner See in Tedesco) è un piccolo lago alpino di fondovalle situato in Trentino, circondato da un rigoglioso canneto e da una vegetazione particolarmente interessante. Il lago e l'area circostante sono stati dichiarati un biotopo per i suoi pregi naturalistici, sia botanici sia etologici, ed è come tale tutelato dalla Provincia autonoma di Trento. La balneazione non è vietata, ma la bassa temperatura dell'acqua e le forti correnti la sconsigliano fortemente.
Lago di Toblino | |
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Il lago di Toblino dalla sponda nord | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Madruzzo |
Coordinate | 46°03′09.72″N 10°57′56.16″E |
Altitudine | 245 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0,670 km² |
Lunghezza | 1,6 km |
Larghezza | 0,8 km |
Profondità massima | 14 m |
Volume | 0,0059 km³ |
Idrografia | |
Origine | naturale |
Immissari principali | Rimon, Rio Val Busa |
Emissari principali | nessuno |
Isole | isolotto del castello di Toblino |
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Si trova ad un'altitudine di 245 metri s.l.m. ed occupa la parte terminale della valle dei Laghi, non lontano da Trento e dai centri abitati di Padergnone, Sarche, Vezzano e Calavino.
Il lago si è formato per sbarramento da parte di un conoide alluvionale creato dal fiume Sarca all'uscita della forra del Limarò. Si tratta di un bacino dalle dimensioni molto contenute; inoltre, dopo la costruzione della vicina centrale idrica di Santa Massenza, nel 1951, si è innescato un processo di sedimentazione che, oltre a intorbidire leggermente le acque, ne sta lentamente diminuendo la profondità.
Lo stesso argomento in dettaglio: Biotopo Lago di Toblino. |
Il lago si trova in una condizione singolare dal punto di vista climatico: mentre le montagne vicine manifestano le tipiche caratteristiche delle zone alpine, nel fondovalle l'azione del lago e i residui del clima mite gardesano consentono lo sviluppo di specie submediterranee o addirittura, in coltivazione, di specie mediterranee. Per questo motivo dal 1992 il biotopo Lago di Toblino è tutelato. La delibera della giunta provinciale della Provincia Autonoma di Trento n. 16949/1992 ha istituito il biotopo e, sulla base dell'art. 5 L.P. 14/1986, prevede il divieto di entrare nella zona protetta con qualsiasi tipo di mezzo di trasporto meccanico o animale; di abbandonare i sentieri ed aggirarsi nel biotopo al di fuori di essi; di campeggiare; di balneazione; dell'uso di natanti; di sorvolo a bassa quota e l'atterraggio di mezzi aerei di qualsiasi tipo.
Sulla mezzeria della riva nord del lago si trova un promontorio-penisola (un tempo isola formata da una frana rocciosa) su cui si erge Il castello di Toblino, originario del XII secolo ma ammodernato a partire dal Cinquecento da Bernardo Clesio prima e dai Madruzzo e dai Wolkenstein successivamente. In ottime condizioni, è tuttora utilizzato come ristorante.
«E quando, al primo sol, la melodia |
Con questa barcarola trentina per coro maschile nel 1926 Luigi Pigarelli trionfò ad un concorso di compositori per canti popolari. È una delle più celebri melodie del canto alpino, presente nel repertorio di numerosi cori di montagna. La versione universalmente più nota è quella del coro della SAT, per il quale lo stesso Pigarelli scriveva.
La sua caratteristica predominante è la stessa dello stile di Pigarelli: sotto ad una melodia dolcissima ed apparentemente semplice si stende un'armonizzazione elegante ma delicata. Anche il testo, pure opera del magistrato-musicista trentino, ha questo doppio binario: un testo in trentino reale, parlato, e anche dai doppi sensi quasi ingenui (com'è tipico della produzione musicale popolare), sagomato su un impianto poetico perfetto e percepibilissimo. Il punto di maggior genio è raggiunto quando, nei due ritornelli, la tonalità muta una volta in sol minore e una volta in mi maggiore, seguendo la narrazione delle voci, uscendo per un attimo dagli schemi della tradizione popolare nella musica e nel testo con una squisita variatio colta.
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