Il lago di Nicito era un lago di Catania formatosi a seguito di un'antica eruzione dell'Etna e scomparso, sepolto dalla colata lavica del 1669.
Lago di Nicito | |
---|---|
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Coordinate | 37°30′29.64″N 15°04′45.61″E |
Dimensioni | |
Profondità massima | 15 m |
Sviluppo costiero | 6 km |
Idrografia | |
Origine | vulcanica |
Bacino idrografico | 0 km² |
Immissari principali | Amenano |
Emissari principali | Amenano |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'eruzione del 406 a.C. (o 496 d.C.)[1][2][3] raggiunse la periferia nord della città di Catania e tagliò il corso del fiume Amenano ostruendolo. Il lago che si formò aveva una circonferenza di circa 6 chilometri ed una profondità di oltre 15 metri[4]. Aveva inizio nei pressi dell'attuale piazza Santa Maria di Gesù a Catania. Alimentato dalle varie correnti d'acqua che affluivano da più parti e circondato da alberi e campagne, costituiva un luogo ameno ed intorno ad esso sorsero delle ville[5].
Di fronte al lago, nel 1556, il viceré di Sicilia Juan de Vega fece erigere il Bastione degli Infetti[5].
Il lago esistette fino al 1669, quando una delle più disastrose eruzioni dell'Etna avvenute in epoca storica, dopo aver distrutto diversi paesi dell'hinterland catanese, nel giro di poche ore[1] colmò il lago e la valle in cui insisteva[6].
Il nome del lago, Nìcito, sembra sia una derivazione dal greco anìketos ("invitto"), a sua volta derivante da nike ("vittoria"). Sul lago si svolgevano anche delle regate navali[1].
L'unica testimonianza attualmente esistente del lago è il nome dato alla via omonima che separa il quartiere La Mecca (ad ovest) dal quartiere Piedigurna (ad est) e collega inoltre la piazza Santa Maria di Gesù, nell'omonimo quartiere, con la via Plebiscito alta, cioè con l'Antico Corso.
![]() |