Il lago di Cavedine è un lago situato nella Valle dei Laghi, in provincia di Trento. Il bacino fa parte del sistema lacustre che alimenta la centrale idroelettrica di Torbole[3]. La superficie del lago ricade quasi interamente all'interno del comune di Cavedine, ad eccezione di alcuni tratti della costa occidentale e della propaggine a sud-ovest che sono nel comune di Dro.
Lago di Cavedine | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Cavedine Dro |
Coordinate | 46°00′03.46″N 10°57′02.84″E |
Altitudine | 241[1] m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 1,01[1] km² |
Lunghezza | 2,5[1] km |
Larghezza | 0,6[1] km |
Profondità massima | 60[2] m |
Volume | 0,024492 km³ |
Idrografia | |
Immissari principali | Rimone |
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Il lago si è formato per sbarramento nel I secolo d.C., a seguito di una frana staccatasi dai monti Brento e Casale, che modificò pesantemente la piana dal Sarca creando tra l'altro le Marocche di Dro[4][5]. Il lago ha un immissario artificiale, il Rimone, che lo collega ai bacini di Toblino e Massenza[3].
Le acque del lago si presentano limpide, e non ghiacciano; al suo interno si trovano diverse specie ittiche, tra cui bottatrice, carpa, cavedano, coregone, luccio, persico reale, savetta, scardola, tinca e trota lacustre[3][5]. Tra l'avifauna che frequenta il lago si segnalano il cigno, il germano reale, la folaga e l'airone cenerino[3].
Il lago è balneabile anche se lo sfruttamento idroelettrico ne raffredda considerevolmente l'acqua, e infatti vi vengono praticati vari sport, tra cui windsurf, kayak e vela, grazie anche alla presenza dell'Ora del Garda[6][7]; il lago è frequentato anche per la pesca[5]. Mentre le sponde occidentali sono percorse da tracciati pedonali e ciclistici, le sponde orientali sono state mantenute più selvagge[3].
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