Il Lago Morto è uno specchio d'acqua della provincia di Treviso.
Lago Morto | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Coordinate | 46°03′36″N 12°19′16″E |
Altitudine | 276 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0,76 km² |
Profondità massima | 56 m |
Volume | 0,0237 km³ |
Idrografia | |
Bacino idrografico | 17,18 km² |
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Si trova nella val Lapisina, la vallata che inizia a nord di Vittorio Veneto e si inserisce tra le Prealpi Bellunesi culminando nella sella di Fadalto, da cui si può raggiungere l'Alpago e la Valbelluna. Si trova a 276 m s.l.m. e raggiunge i 56 m di profondità.
Il lago è così chiamato perché non ha né immissari, né emissari, essendo probabilmente alimentato da bacini carsici sotterranei. Come il vicino lago di Santa Croce, situato in territorio bellunese, rappresenta un lago intravallivo, formatosi attraverso uno sbarramento alluvionale, morenico e di frana[1].
Assieme ai due laghi di Revine Lago, è uno dei maggiori della provincia.
Sulle sue rive settentrionali sorge il paese di Fadalto Basso, mentre a sud si trova Nove, entrambe frazioni di Vittorio Veneto.
Il lago Morto alimenta anche due centrali idroelettriche (quella di Fadalto, 1924, e quella di Nove, 1973).
Le immagini che seguono visualizzano l'inquadramento geografico e la rappresentazione del complesso sistema orografico sovrastante il Lago di Santa Croce - Lago Morto, ottenute mediante l'elaborazione di un Modello digitale di elevazione (DEM - Digital elevation model) del terreno, derivato dalla composizione di alcuni elementi della Carta Tecnica Regionale Numerica della Regione Veneto.
Il lago è balneabile, vista la buona qualità delle sue acque, e ospita varie specie ittiche: cavedani, alborelle, coregoni, trote fario e iridee (immesse a scopi alieutici; il lago Morto è infatti riserva di pesca), lucci, tinche e carpe.
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