Vulcanello è uno dei vulcani presenti sull'isola di Vulcano, nell'arcipelago delle Eolie, in Sicilia, attivo in modo discontinuo fino al XVI secolo.[2]
Vulcanello | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Altezza | 123 m s.l.m. |
Prominenza | 118 m |
Prima eruzione | 183 a.C. |
Ultima eruzione | 1550[1] |
Ultimo VEI | 3 (vulcaniana) |
Codice VNUM | 211050 |
Coordinate | 38°25′35.4″N 14°57′44.28″E |
Mappa di localizzazione | |
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È circondato dall'omonima penisola da esso stesso creata, un altopiano lavico fitto di vegetazione, dove i tufi vulcanici multicolori creano spesso pregevoli contrasti cromatici.[3]
Secondo lo storico Plinio il Vecchio, la prima eruzione della bocca di Vulcanello si ebbe nel 183 a.C. Altre eruzioni ricorsero nel 126 e nel 21 a.C., attraverso due bocche vulcaniche, una delle quali è oggi parzialmente crollata in mare.
Ulteriori eruzioni, attraverso una terza bocca, avvennero nel IV e nel XVI secolo d.C. Fu in seguito a quest'ultima eruzione che Vulcanello si congiunse all'isola principale, attraverso l'istmo di Vulcano: fino a quel momento era sempre stato un'isoletta autonoma.[4][5]
Nel corso dei secoli, Vulcanello è stato utilizzato soprattutto come cava di allume, ma all'incirca dagli anni sessanta è cominciato lo sfruttamento turistico dell'area, con la costruzione rapida ed alquanto disordinata di numerose ville ed alberghi.[6][7]
Degli animali che popolano la penisola di Vulcanello, il più significativo è senz'altro la lucertola delle Eolie, Podarcis raffonei, una specie in pericolo critico di estinzione (Critically Endangered), in quanto presente solo in altre 3 stazioni nelle Eolie: Strombolicchio (presso Stromboli), lo Scoglio Faraglione di Salina e La Canna di Filicudi.[8]
Su Vulcanello, peraltro, la specie è in competizione con la molto più comune lucertola campestre, Podarcis sicula, ed è dunque destinata a scomparire.[9]
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