La Val San Giacomo dall'inizio del Duecento fino al 1815 era un comune unico diviso in tre terzieri:
terziere di dentro di Isola con i quartieri di Isola, Madesimo, Pianazzo e le squadre di Teggiate e Rasdeglia;
terziere di mezzo di Campodolcino, con i quartieri di Campodolcino, Fraciscio, Starleggia, Vhò e Portarezza;
terziere di fuori di San Giacomo, con i quartieri di San Giacomo (con le squadre di San Giacomo, Mescolana, Dalò, La Motta) Monti di San Bernardo [con le squadre Streccio, Pos Costa, Martinon, Scanabèch (oggi San Rocco), Drogho, Filigheggio, Ronchascio, Valesegna] Monti di Olmo e Sommarovina (squadre di Olmo, Sommarovina, Albareda, Costa), Lirone (squadre di Lirone, Cimaganda o Somganda, Gallivaggio o Gallivascio, Avero).
La bandiera della Valle Spluga
La suddivisione in terzieri è riassunta simbolicamente nella bandiera della Val San Giacomo (il cui drappo originario è conservato nel santuario di San Guglielmo, a San Giacomo Filippo), divisa in tre fasce orizzontali, ognuna delle quali è a sua volta divisa in quattro strisce di colore nero, verde, rosso e giallo, in onore dei quartieri di ogni terziere. Al centro campeggia un riquadro con l'effigie di San Giacomo, contornata da due palme del martirio e sormontante un cartiglio con l'epigrafe “Vallis San Jacobi”. Diversi stemmi e gonfaloni comunali dei paesi della valle riprendono i contenuti della bandiera.
Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette che contornano la valle vi sono alcuni rifugi:
Rifugio Giovanni Bertacchi - 2.175 m
Rifugio Chiavenna - 2.044 m
Rifugio Stuetta - 1.900 m
Rifugio Maria Curti - 1.855 m
Rifugio Pizzo Quadro - 1845 m
Rifugio Ca' Bianca
Bibliografia
Libero della Briotta, Comunità alpine fra Lombardia e Svizzera: la val San Giacomo, Sondrio 1979.
Anonimo, Da Chiavenna a Coira nei Grigioni lungo la nuova strada dello Spluga [1826], con testo originale inglese e 13 litografie a colori dell'epoca di F. Calvert su disegni di G. Clowes, a cura di Tiziana Nava, tr. it. di Silvia F. Nava, prefazione di Guido Scaramellini, Viennepierre, Milano 2006
Guido Scaramellini (a cura di), Il comune unico di val San Giacomo, 2007.
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