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La Valle Argentina (o anche Valargentina) è una delle valli delle Alpi Liguri, nella Liguria occidentale, lunga circa 40 km. Inizia dal Monte Saccarello, a 2 201 m s.l.m. e termina a Taggia. Ha una superficie di circa 200 km2[1] e 16 455 abitanti[2]. È attraversata in tutta la sua lunghezza dal corso del fiume Argentina, che nasce nel Monte Saccarello ed ha la sua foce nel Mar Ligure ad Arma di Taggia, frazione di Taggia. La totalità della valle è ricompresa nel territorio amministrativo della Provincia di Imperia.

Valle Argentina
Monte Saccarello, il culmine della valle Argentina e della Liguria.
Stati Italia
Regioni Liguria
Province Imperia
Località principaliTriora, Molini di Triora, Montalto Carpasio, Badalucco, Taggia
Comunità montanaComunità montana Argentina Armea (1973 - 2011)
FiumeArgentina
Superficie200 km²
Abitanti16.455 (2011)
AltitudineSaccarello: 2201 m s.l.m.

Geografia fisica


Panorama della Valle Argentina da Triora
Panorama della Valle Argentina da Triora

Territorio


È possibile suddividere il territorio della Valle Argentina in due macro-settori:

  1. Alta Valle Argentina: è una zona montuosa che presenta zone pianeggianti nella conca della valle; comprende i comuni di Triora, Molini di Triora, Montalto Carpasio e Badalucco.
  2. Bassa Valle Argentina: è una zona pianeggiante; comprende il comune di Taggia.

Idrografia


Lo stesso argomento in dettaglio: Argentina (torrente).
Ponte romano sul fiume Argentina
Ponte romano sul fiume Argentina

La Valle Argentina è attraversata dal fiume Argentina, che nasce nel Monte Saccarello nel comune di Triora.

Abbastanza copiosi sono i corsi d'acqua a carattere torrentizio che scendono dai lati dei monti per congiungersi all'Argentina (torrente) dei quali alcuni sono però a carattere esclusivamente stagionale e durante l'estate si trovano in secca.

Lungo il suo corso vi sono molteplici laghi alpini, tra cui il Lago di Tenarda a Triora e il Lago dei Noci a Molini di Triora.


Orografia


Il Monte Saccarello, alto 2.201 m, è il più alto della Liguria. Altre importanti rilievi che fanno da corona alla parte alta dalla vallata sono il Monte Frontè, la Cima Marta, il Monte Monega e il Carmo di Brocchi.


Geologia


I rilievi montuosi sono formati da roccia metamorfica come l'ardesia. I minerali presenti sono calcite, pirite, manganese, braunite, reppiaite e tinzenite.

La zona è prevalentemente calcarea, ricca di cavità naturali, che si presenta particolarmente favorevole sotto il profilo della ricerca archeologica per le grotte abitate nel neolitico.


Clima



Natura


L'ambiente è caratterizzato da un particolare endemismo, in cui oltre 80 entità endemiche, ovvero esemplari rari presenti solo nella zona, convivono tra loro.

Denominazione

Riconoscimento

Comuni

Ettari

Parco naturale delle Alpi Liguri Parco Regionale Triora 6.041
Parco della Carpasina Sito di interesse comunitario Molini di Triora 1.331

Flora


Il paesaggio vegetale comprende una grande varietà di piante. Ai boschi montani di latifoglie si susseguono in altimetria i boschi subalpini di conifere e, oltre i 1700 m, vi si trovano lande di arbusti subalpini.

Tra le foreste di latifoglie vi sono il faggio, il rovere, l'olmo, il pioppo, l'acero, il carpino, il leccio, il frassino, il salice, l'ontano, il castagno, il nocciolo e il noce. Tra le foreste di conifere vi sono l'abete, il pino, il larice.

Tra gli arbusti vi sono il timo, l'alloro, il rosmarino, il rovo, il lampone, il mirtillo, il corniolo, l'erica, il ginepro, il caprifoglio, il biancospino, la rosa selvatica e l'ortica. Tra le piante alpine vi sono il doronico, l'anemone e la stella alpina. Nel sottobosco sono presenti diversi esemplari di funghi.

La costa viene chiamata Riviera dei Fiori, caratterizzata dalla presenza della genziana, del ciclamino, della margherita,della viola, della magnolia, della lavanda, del giglio,del narciso, il geranio e dell'orchidea. Vi sono anche numerose palme e piante grasse.


Fauna



Storia


I primitivi insediamenti umani vanno ricercati già nell'epoca preromana tra il X e il VII secolo a. C., dove erano presenti antiche tombe cinerarie e un luogo di culto dedicato al dio ligure Belleno.

Durante l'epoca romana si combatté la battaglia di Campo Marzio tra la tribù dei Liguri e l'esercito dell'Impero romano che, dopo lunghe lotte nel territorio, riuscì a sottomettere la popolazione locale. Subì quindi la dominazione romana a partire dal I secolo a.C e in età imperiale vennero costruite a Taggia alcune ville e una stazione di posta servita dalla via Julia Augusta, che attraversava tutta la Liguria di Ponente.

All'interno della valle, tra il V e il VI secolo si sviluppò invece l'insediamento fortificato di Castel San Giorgio a Campo Marzio. Il villaggio venne distrutto e abbandonato durante l'invasione longobarda di Rotari del 641 nel VII secolo, che portò alla decadenza anche di Castel San Giorgio.

Da allora gli abitanti della zona cominciarono a popolare un nuovo insediamento, su una bassa colina a circa tre chilometri dalla costa, che a partire dal tardo secolo X è noto come "Tabia". Si ebbe fin dal VII secolo, la fondazione dell'abbazia di Nostra Signora del Canneto di Taggia da parte dei monaci di San Colombano, che poi accolsero verso il IX secolo come per Bobbio, Pedona e Lerino la riforma della regola di San Benedetto.

Tutta la zona fu oggetto di scorrerie saracene tra i secoli IX e X che spopolarono le coste e le valli, esse colpirono anche l'abbazia di Taggia. Nell'891[3][4], i Saraceni profanarono il monastero, lo demolirono, uccisero tutti i monaci e incendiarono la preziosa biblioteca. Essa sarà nuovamente ricostruita, sempre dai monaci benedettini dell'Abbazia di Santo Stefano di Genova, di proprietà bobbiese, sul finire del X secolo che si insediarono nell'imperiese in valle Argentina, a Taggia e Villaregia (odierno Santo Stefano al Mare).

Nell'XI secolo divenne feudo dei conti Lascaris di Ventimiglia fino alla metà del XIII secolo, ossia quando la Repubblica di Genova diede inizio alla sua mira espansionistica nel ponente ligure e decise di acquistare il dominio feudale. La Repubblica ebbe notevoli problemi nella sua gestione, leggermente inasprita per le continue tasse imposte agli abitanti. Proprio gli interessi della valle sul commercio di grano causò una sorta di malcontenti arrivando alla dichiarazione di indipendenza.

L'edificazione di nuove cinte murarie e l'erezione di cinque fortezze difensive creò una sorta di nucleo fortificato, quasi inespugnabile, che mise a dura prova le truppe dell'imperatore Carlo VI d'Aburgo nella tentata conquista del borgo, nel XVIII secolo subì comunque l'invasione e la conseguente occupazione da parte dell'esercito austriaco.

Durante la calata dell'Impero francese, Napoleone Bonaparte annesse la valle alla Repubblica Ligure inglobata nel Dipartimento delle Alpi Marittime.

Nel 1725 l'esercito piemontese, guidato da Casa Savoia, cercò invano la conquista del borgo; ma così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, rientrò nei confini del Regno di Sardegna e successivamente del Regno d'Italia dal 1861.

Durante il conflitto bellico della seconda guerra mondiale il borgo subì notevoli perdite di abitanti a causa delle numerose rappresaglie dei nazisti contro i partigiani. Oltre alla fucilazione di numerosi civili, risultò gravemente danneggiato dalle bombe che lo rasero quasi al suolo. Il borgo venne dato alle fiamme e furono distrutti interi quartieri, causandone il repentino spopolamento.

Dal 1950 sono stati ridisegnati i confini comunali e la valle è diventata ora una zona di villeggiatura sia estiva che invernale.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili



Architetture militari



Altro



Società



Demografia


La Valle Argentina ha 16.455 abitanti, oltre la metà della popolazione è situata nella località marina di Taggia, mentre la parte restante si distribuisce nei rimanenti conglomerati urbani.

Stemma Comune Popolazione
Taggia 13.919
Badalucco 1.175
Molini di Triora 617
Triora 380
Montalto Carpasio 540

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011 i cittadini stranieri residenti nella Valle Argentina sono 1.187, pari al 7,21% della popolazione totale. Sono presenti soprattutto minoranze di inglesi, tedeschi e francesi.


Lingue e dialetti


In tutta la zona si parla il dialetto ligure, in particolare il brigasco, il taggiasco e il molinese. Sono presenti minoranze di inglese, tedesco e francese.


Qualità della vita


Il comune di Triora fa parte de I borghi più belli d'Italia grazie al suo spiccato interesse artistico e storico.


Cultura



Cucina


Farinacei

Formaggi

Bevande

Altro


Infrastrutture e trasporti



Strade


I principali accessi alla Valle Argentina sono:

Le strade interne che collegano i centri abitati sono:

La Valle Argentina è caratterizzata inoltre da numerosi sentieri, il principale è l'alta Via dei Monti Liguri che, sviluppatosi sullo spartiacque delimitante il versante costiero ligure, collega Ventimiglia a Ceparana.


Mobilità urbana



Linee ferroviarie


Taggia è dotata dalla Stazione di Taggia-Arma sulla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia


Amministrazione


La comunità montana Argentina Armea dal 1973 al 2009
La comunità montana Argentina Armea dal 1973 al 2009

Gemellaggi



Comunità montana


Nel 1973 è stata istituita la comunità montana Argentina Armea che nel 1978 assunse le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo. La comunità montana fu formata dai comuni della Valle Argentina di Triora, Molini di Triora, Badalucco, Montalto Ligure, Taggia e dai confinanti Carpasio, Castellaro, Ceriana, Pompeiana e Terzorio. Con la disciplina di riordino delle comunità montane del 2009, non ne fece più parte il comune di Taggia. Dal 2011 l'ente è stato soppresso con il trasferimento delle deleghe alla Regione e ai comuni interessati.


Sport



Calcio


Le squadre calcistiche principali, provenienti entrambe da Taggia, sono:


Ciclismo


Il comune di Triora è stato insignito dal 2007 della bandiera arancione dal Touring Club Italiano, grazie ai numerosi sentieri dove è possibile praticare ciclismo.


Rally


Le strade asfaltate della Valle, soprattutto quelle passanti dal Colle San Bartolomeo e il Colle D’Oggia, sono spesso utilizzate per le Prove Speciali del Rally Sanremo, fin dalla sua origine.


Galleria d'immagini



Note


  1. Calcolo eseguito calcolando le superfici dei comuni
  2. Calcolo eseguito sommando i dati ISTAT dei comuni al 31 dicembre 2011
  3. Taggiasca, su monnaoliva.it. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  4. Olive Taggiasche: le origini, i monaci di Taggia, su consorz.blogspot.com. URL consultato il 14 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2019).
  5. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate


Comuni

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