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Il Ruwenzori (geograficamente Montagne del Ruwenzori; in italiano chiamato anche Ruvenzori), in lingua locale Rwenzori oppure Rwenjura,[1] è un gruppo montuoso dell'Africa centrale, posizionato al confine tra Uganda e Repubblica Democratica del Congo.

Ruwenzori
La cima Margherita (5109 m), sommità del gruppo del Ruwenzori; a sinistra la cima Alexandra (5091 m)
ContinenteAfrica
Stati Uganda
 RD del Congo
Cima più elevataCima Margherita sul Monte Stanley (5.109 m s.l.m.)
Lunghezza120 km
Larghezza65 km
Superficie1.000 km²
Tipi di roccerocce metamorfiche

La massima elevazione del Ruwenzori si trova sul Monte Stanley con la Cima Margherita, 5.109 metri, in onore di Margherita di Savoia, madre del Re Vittorio Emanuele III, chiamata così nel 1906, anno della prima ascensione del monte da parte del Duca degli Abruzzi; quasi tutto il gruppo è perennemente innevato e frequentemente nascosto dalle nuvole; in Africa le uniche altre cime sempre innevate si trovano sul monte Kilimangiaro (5895 m) e sul monte Kenya (5.199 m).

Conosciute anche con l'antico nome di Montagne della Luna, da uno scritto del geografo greco Tolomeo (II sec. d.C.), che le considerava, non del tutto a torto, le sorgenti del Nilo, il gruppo montuoso è risorsa perenne di acque, fondamentale nel complesso sistema idrografico del Nilo Bianco. L'intero gruppo e le aree circostanti sono stati costituiti in Parco Nazionale (99.600 ettari) e sono patrimonio mondiale dell'umanità.[2]


Geografia


Il gruppo del Ruwenzori visto da Fort Portal
Il gruppo del Ruwenzori visto da Fort Portal

Il gruppo montuoso è lungo 120 km e largo 65 km, e consiste di sei massicci intitolati ai suoi scopritori, tutti terminanti sopra i 4.500 metri, separati da profonde gole: il Monte Baker 4844 m, il Monte Emin 4798 m, il Monte Gessi 4715 m, il Monte Luigi di Savoia 4627 m, il Monte Speke 4890 m, e il Monte Stanley 5109 m. Quest'ultimo è il più grande e comprende una serie di cime, la più alta delle quali è la Cima Margherita. Il gruppo ha 43 ghiacciai distribuiti su 6 montagne, che coprono un'area di 5 km², e costituiscono circa la metà dei ghiacciai presenti in Africa.

Le montagne si trovano in un'area estremamente umida, e sono avvolte dalla nebbia per la maggior parte dell'anno.[3]


Geologia


Le montagne fanno parte del sistema geologico della Rift Valley, e si sono formate come conseguenza della spinta verso l'alto che le placche tettoniche esercitano sulla superficie terrestre. In massima parte sono costituite da rocce precambriane; le montagne più settentrionali contengono suoli più fertili di origine vulcanica.[2]


Flora e fauna


Flora del parco nazionale del Ruwenzori
Flora del parco nazionale del Ruwenzori

La flora è suddivisa tra cinque aree distinte dall'altitudine: il Ruwenzori ospita la flora più ricca e più rara dell'intera Africa, nel settore tra il limite delle nevi ed i 3.500 metri. Inoltre il parco dà rifugio a ben 217 specie di uccelli, nonché a grossi mammiferi a rischio di scomparsa, come l'elefante della foresta e a diverse specie di primati.[2]


Esplorazioni


Il primo europeo che avvistò e descrisse in tempi moderni (1875) il Ruwenzori fu l'esploratore italiano Romolo Gessi nella spedizione al Lago Alberto[4] condotta con Carlo Piaggia; mentre il primo a visitare la zona fu Henry Morton Stanley durante una spedizione scarsamente attrezzata del 1889; la prima ascensione del gruppo fu eseguita dalla spedizione scientifica italiana del Duca degli Abruzzi, Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, nel 1906.


Spedizione Duca degli Abruzzi (1906)


Il duca degli Abruzzi con le guide di Courmayeur Ollier e Petigax nella spedizione al Ruwenzori
Il duca degli Abruzzi con le guide di Courmayeur Ollier e Petigax nella spedizione al Ruwenzori

Partita da Napoli il 16 aprile, con un nutrito gruppo di tecnici - geologi, botanici, fotografi, geografi, zoologi, e guide alpine di Courmayeur- il 3 maggio raggiunse Mombasa; per ferrovia quindi a Port Florence sul lago Vittoria, infine per battello ad Entebbe. Da qui il 15 la colonna di portatori arrivò a Fort Portal il giorno 29. Il 1º giugno iniziò la salita tra le foreste verso il campo base a 3798 metri di Bujungolo.[5]


La prima ascensione

Terminato il campo base, il duca degli Abruzzi con le guide alpine e pochi portatori scelti salirono lungo i bordi del ghiacciaio Mobuku piantando una tenda al campo 1, a 4349 metri, in clima alpino e nebbioso. Ci resteranno per la notte solo il duca, Joseph Petigax, Ollier e Brocherel. Alle nove del giorno successivo la spedizione compì la prima ascensione del Ruwenzori, nella nebbia, al picco Edoardo, a 4873 metri.[5]


La salita alla cima più alta

Targa sulla cima Margherita, il punto più alto dell'Uganda
Targa sulla cima Margherita, il punto più alto dell'Uganda

Lasciato il campo base il 15 giugno, la spedizione proseguì verso il passo Freshfield a 4326 m, al colmo dello spartiacque. Da qui discese sul lato ovest del monte Baker e preparò il campo 2 a 4045 metri. Dopo aver campeggiato a 4219 m sul versante ovest del monte Baker, il 17 giugno la spedizione salì al passo Scott Elliot a 4347 m, e continuò verso ovest raggiungendo il ghiacciaio sotto le cime meridionali del monte Stanley: qui posò il campo 4, altitudine 4516 m. La mattina dopo, in due cordate salì il ghiacciaio, su neve compatta, toccando alle 7 e mezza la cima Alexandra a 5091 metri. Ridiscesi alle 9, in nebbia fitta tra le due alte cime, gli esploratori attaccarono la parete più alta facendo gradini nel ghiaccio a colpi di piccozza, e raggiungendo così la vetta del monte Stanley, immersa nel sole, sotto di loro un mare di nebbia. Qui il duca degli Abruzzi sciolse al vento la piccola bandiera italiana donatagli dalla regina Margherita, in onore della quale battezzò la cima a 5109 metri.[6] È la terza cima più alta dell'Africa.


Risultati scientifici

Dal 10 giugno al 16 luglio 1906 la spedizione rilevò una quantità di dati scientifici di molte discipline, salendo tutte le vette principali del Ruwenzori, ben 17 sopra i 4500 metri, e fornì un'eccellente cartografia in scala 1:40.000 del gruppo, ancora oggi utile. Le immagini della spedizione, tuttora di grande interesse alpinistico e scientifico sono conservate al Museo nazionale della Montagna del CAI di Torino. Un ricco testo scientifico fu pubblicato da Hoepli raccogliendo i dati della spedizione.[6][7]


Note


  1. Nell'idioma locale lukonzo (linguaggio ampiamente diffuso in Uganda e Congo), la parola significa: Montagne della pioggia o della neve.
  2. (EN) Unesco World Heritage - Rwenzori Mountains National Park, su whc.unesco.org. URL consultato il 21 giugno 2014.
  3. Marco Trovato, Sul Ruwenzori 100 anni dopo, su reportafrica.it. URL consultato il 21 giugno 2014.
  4. Gessi avvista il Ruwenzori, su carreblu.travel. URL consultato l'11 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  5. (EN) The 1906 scientific climbing, su rwenzoriabruzzi.com. URL consultato il 21 giugno 2014.
  6. (EN) On the highest peaks of the Rwenzori, su rwenzoriabruzzi.com. URL consultato il 21 giugno 2014.
  7. Luigi Amedeo di Savoia (duca degli Abruzzi), Alessandro Roccati e Lorenzo Camerano, et. al., Il Ruwenzori - parte scientifica, due volumi, Milano, Hoepli, 1909.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Ruwenzori-Gebirge

Das Ruwenzori-Gebirge (im Englischen meist Rwenzori geschrieben) ist mit bis zu 5109 m das dritthöchste Gebirge Afrikas. Es liegt in Ostafrika auf der Grenze zwischen der Demokratischen Republik Kongo und Uganda und gehört zu den drei einzigen Gebirgen Afrikas, die Vergletscherungen aufweisen. Wegen seiner hohen ökologischen Bedeutung ist es Teil des UNESCO-Weltnaturerbes.

[en] Rwenzori Mountains

The Ruwenzori, also spelled Rwenzori and Rwenjura, are a range of mountains in eastern equatorial Africa, located on the border between Uganda and the Democratic Republic of the Congo. The highest peak of the Ruwenzori reaches 5,109 metres (16,762 ft), and the range's upper regions are permanently snow-capped and glaciated. Rivers fed by mountain streams form one of the sources of the Nile.[1] Because of this, European explorers linked the Ruwenzori with the legendary Mountains of the Moon, claimed by the Greek scholar Ptolemy as the source of the Nile. Virunga National Park in eastern DR Congo and Rwenzori Mountains National Park in southwestern Uganda are located within the range.

[es] Montañas Rwenzori

La cadena Ruwenzori, originalmente conocida como Rwenjura y oficialmente Rwenzori (desde que en 1980 se renombró para parecerse más a este nombre) es una pequeña cordillera de África situada en la frontera entre Uganda y la República Democrática del Congo, que llega hasta los 5109 m en el monte Stanley, lo que le hace ser la tercera cumbre de África después del Kilimanjaro y el monte Kenia. Es unas de las pocas cadenas montañosas de África con glaciares, con el Kilimanjaro y el monte Kenia. Los glaciares, sin embargo, amenazan con desaparecer por el calentamiento global.[1]

[fr] Rwenzori

Le Rwenzori, chaîne du Rwenzori ou monts Rwenzori, aussi orthographié jusqu'en 1980 Ruwenzori, parfois identifiées comme étant les légendaires montagnes de la Lune de l'Égypte antique et plus tard des Grecs anciens, est une petite chaîne de montagnes de l'Afrique centrale, située sur la frontière entre l'Ouganda et la République démocratique du Congo, culminant à 5 109 mètres d'altitude au pic Marguerite (mont Stanley), ce qui en fait le troisième sommet d'Afrique après le Kilimandjaro et le mont Kenya. C'est une des rares montagnes englacées d'Afrique avec le Kilimandjaro ou encore le mont Kenya. Les glaciers pourraient cependant disparaître en raison du réchauffement climatique[1].
- [it] Ruwenzori

[ru] Рувензори

Рувензо́ри (суахили Ruwenzori), или Руэнзо́ри (Rwenzori) — горный массив в Восточной и Центральной Африке, на границе Уганды и Демократической Республики Конго. Возможно, этот горный хребет и есть те самые Лунные горы, упоминаемые античными географами как исток Нила.[2]. Название «Рувензори» в переводе означает «творец дождя» или «повелитель облаков»[3].



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