La Rocca dell'Abisso è una montagna delle Alpi Marittime sita subito ad ovest del Col di Tenda, alta 2.755 m s.l.m.
Rocca dell'Abisso | |
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La Rocca dell'Abisso vista dalla via normale del Colle di Tenda | |
Stati | Italia Francia |
Regione | Piemonte Provenza-Alpi-Costa Azzurra |
Provincia | Cuneo Alpi Marittime |
Altezza | 2 755 m s.l.m. |
Prominenza | 493 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°08′36.38″N 7°30′14.15″E |
Data prima ascensione | 1832 |
Autore/i prima ascensione | Lorenzo Pareto con un portatore |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Marittime e Prealpi di Nizza |
Sottosezione | Alpi Marittime |
Supergruppo | Gruppo Gelas-Grand Capelet |
Gruppo | Gruppo della Rocca dell'Abisso |
Sottogruppo | Cresta della Rocca dell'Abisso |
Codice | I/A-2.I-A.1.a |
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Si trova sullo spartiacque principale tra Italia e Francia, nel punto di congiunzione di tre valli: valle Gesso, valle Vermenagna e val Roia.
Dal punto di vista geologico, la montagna è composta da gneiss. In particolare, il versante occidentale è formato da ortogneiss cristallini di età pre-triassica, mentre il versante orientale presenta scisti gneissici del Permiano.[1]
Le origini del nome sono incerte. Alcune fonti la fanno risalire al termine "abisso" nel significato italiano di "voragine", che sarebbe stato assegnato alla montagna a causa delle sue pareti verticali.[2] Altre fonti lo fanno derivare dal termine bise, vento freddo settentrionale.[senza fonte]
La prima salita storicamente nota fu realizzata nel 1832 da Lorenzo Pareto e da un anonimo portatore di Chiusa Pesio.[2]
Sulla vetta è posta una croce ai cui piedi, il 27 settembre 2020, è stata collocata una statua in bronzo della Madonna della Rocca dell'Abisso, Mediatrice di tutte le grazie.
La via normale è un percorso di tipo escursionistico, che si sviluppa dal colle di Tenda, in parte sulla vecchia strada militare e in parte su sentiero, fino alla cresta sommitale, seguendo la quale si raggiungono prima la cima sud, caratterizzata da una croce metallica, poi la cima nord, massima elevazione. Il percorso passa in prossimità di numerose opere di fortificazione, risalenti alla fine del XIX secolo.[2]
La difficoltà della salita è di tipo escursionistico; la difficoltà generale è valutata in E,[2], ma il tratto terminale di cresta tra le cime sud e nord, un po' esposto, è indicato da alcune fonti come EE.[3]
Le pareti della Rocca offrono diverse possibilità di ascensione di tipo alpinistico. I vicini torrioni Saragat ad esempio presentano alcune vie di questo tipo.[4] Sullo sperone ovest-nord-ovest si sviluppa una via di difficoltà valutata in AD- / AD, con passaggi obbligati fino al III+, e sviluppo di circa 250 m.[5][6]
In inverno è possibile raggiungere la vetta seguendo la via normale estiva, percorribile con gli sci o con le ciaspole.[7][8][9] Con gli sci è possibile iniziare la salita anche dalla val Roia.[10]
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