Il Puy de Dôme è un vulcano della Francia, alto 1.464 metri, situato nella catena montuosa del Massiccio Centrale nell'omonimo dipartimento. È il cono vulcanico più giovane della Chaîne des Puys[1]. L'eruzione più recente risale al VI millennio a.C..
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Puy de Dôme | |
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Stato | ![]() |
Regione | Alvernia-Rodano-Alpi |
Dipartimento | ![]() |
Altezza | 1 464 m s.l.m. |
Prominenza | 485 m |
Isolamento | 18,41 km |
Catena | Massiccio Centrale |
Codice VNUM | 210020 |
Coordinate | 45°27′36″N 2°34′12″E |
Mappa di localizzazione | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Nell'Europa pre-cristiana il Puy de Dôme era sede di cerimonie religiose. Vi si costruirono vari templi ai suoi piedi, tra i quali uno dedicato a Mercurio, le cui rovine sono state riportate alla luce nel 1873.
Nel 1648 Florin Périer, su incarico di Blaise Pascal, vi sperimentò la teoria di Evangelista Torricelli secondo cui le misure barometriche vengono influite dal peso dell'aria; si trattò di effettuare delle misurazioni a tre quote differenti.
Nel 1875 sul Puy de Dôme viene costruita una stazione meteorologica. Dal 1956 nello stesso luogo si trova anche un'antenna radiotelevisiva.
A partire dalla seconda metà del XX secolo la montagna è stata teatro di diversi arrivi o transiti di tappe della corsa ciclistica del Tour de France. Nel 1952 vi si ha la prima vittoria italiana con Fausto Coppi. Nel 1964 vi fu un memorabile duello tra Jacques Anquetil e Raymond Poulidor con vittoria finale del primo; nel 1967 è Felice Gimondi a passare per primo sulla vetta; nel 1975 Eddy Merckx vi rimase vittima di un'aggressione da parte di uno spettatore e nel 1988 vi fu l'ultimo transito con vittoria di Johnny Weltz. Da allora il Tour de France non è più transitato da qui per la difficoltà di far convivere il difficile tracciato col grande afflusso di pubblico. In realtà la realizzazione della nuova ferrovia ha ristretto notevolmente la sede stradale che non è più percorribile, se non dai mezzi di servizio. Grandi cartelli, molto evidenti, segnalano il divieto di transito in auto, in bici e neppure a piedi (in questo caso si deve utilizzare il sentiero).
Nel 1958 sul Puy de Dôme fu ricavato un autodromo dalle strade poste sulle sue pendici, il Circuito di Clermont-Ferrand, che sul finire degli anni sessanta ha ospitato anche, per qualche tempo, la Formula 1. Utilizzato nella versione originaria fino al 1988, la lunghezza dell'autodromo venne poi ridotta mediante la realizzazione di una bretella[non chiaro] che escluse gran parte della vecchia pista. Attualmente l'autodromo ospita una scuola di pilotaggio e gare minori.
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