Il Puncak Jaya (conosciuto anche come Monte Carstensz e Piramide Carstensz, quest'ultimo tutt'oggi usato nel mondo dell'alpinismo) è una montagna dell'Indonesia, situata nella provincia di Papua, appartenente alla catena montuosa Sudirman (Dugunduguoo nella lingua locale) (una zona molto calda sia per l'elevata sismicità sia per i frequenti scontri tra bande armate ed esercito indonesiano, senza contare che nella zona risiedono ancora le tribù Kimial e Damal con tendenze cannibalistiche); pur appartenendo politicamente ad uno stato transcontinentale, è geograficamente nell'Oceania, trovandosi sull'isola della Nuova Guinea e con i suoi 4.884 metri (fonti meno ufficiali, ma più numerose, la stimano tra i 5.020 e i 5.040 metri) è la cima più alta dell'intera Oceania, rientrando dunque nelle cosiddette Sette Vette del Pianeta, al contempo è anche la vetta più alta situata in un'isola.
Puncak Jaya | |
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Il Puncak Jaya il monte più alto dell'Oceania e la montagna insulare più elevata al mondo | |
Stato | Indonesia |
Provincia | Papua |
Altezza | 4 884 m s.l.m. |
Prominenza | 4 884 m |
Isolamento | 5 262 km |
Catena | Sudirman |
Coordinate | 4°05′S 137°11′E |
Altri nomi e significati | Piramide Carstensz, Carstensz Pyramid |
Data prima ascensione | 1962 |
Autore/i prima ascensione | Heinrich Harrer |
Mappa di localizzazione | |
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La montagna fu individuata per primo dall'esploratore olandese Jan Carstensz (da qui il suo altro nome che è anche quello con cui era conosciuta in Europa fino a poco tempo fa), nel 1623, in una giornata particolarmente tersa, vedendola in lontananza. Carstensz fu peraltro non creduto quando sostenne che su di un'isola in prossimità dell'equatore, esisteva un rilievo sul quale era presente un importante ghiacciaio.
Si dovette attendere fino al 1909, affinché un altro esploratore, anche lui olandese, Hendrik A. Lorentz, raggiungesse il ghiacciaio stesso. Il rapporto di questa spedizione portò alla nascita dell’attuale Parco Nazionale di Lorentz, il più grande del sud-est asiatico che con i suoi oltre 25.000 chilometri quadrati di superficie e grazie alla sua biodiversità unica è entrato a far parte dei patrimoni dell’umanità UNESCO. Nel 1962 una spedizione guidata da un alpinista austriaco, Heinrich Harrer (autore anche del libro Sette anni nel Tibet), a cui parteciparono anche Philip Temple, Russel Kippax e Albert Huizenga, riuscì finalmente a conquistare la vetta della montagna.
Poco tempo dopo nel 1963, quando l'Indonesia occupò questa provincia della Nuova Guinea, il monte fu ribattezzato Puncak Jaya (che in Indonesiano significa Picco della vittoria), oppure addirittura Picco Sukarno in onore del primo presidente nonché dittatore dell'Indonesia indipendente.
A partire dalla metà degli anni Novanta l'accesso alla montagna era consentito su rilascio di un permesso governativo, ma data l'instabilità politica attuale, oggi sono necessari 7 permessi nazionali e provinciali prima di poter scalare il Puncak Jaya.
Dall’aeroporto di Timika, a circa 100 chilometri dalla montagna, è possibile raggiungere con un volo locale il piccolo villaggio di Mulia posto ai piedi della Piramide Carstensz. Da qui inizia il trekking di avvicinamento che passa attraverso diversi ambienti naturali, dalla foresta tropicale ai laghetti alpini, da paesaggi innevati a pareti di roccia nuda, l'ascesa alla vetta dura circa 5 giorni attraverso l’intricata e inospitale foresta pluviale, dove è possibile pernottare solo in tenda e si è in balia delle tempeste tropicali e del rigido clima alpino. Il percorso passa in seguito per la parete nord e si sviluppa interamente su terreno roccioso presentando difficoltà sostenute. Si tratta di una cima poco frequentata, Il sentiero in cui ci si muove è molto insidioso e in caso di incidente durante la scalata difficilmente si potrà essere evacuati in elicottero.
Nonostante il Puncak Jaya si trovi a soli 4° sotto l'Equatore, sulle sue pendici troviamo diversi tipi di climi, a seconda dell'altitudine si può passare dai 37° ai -10° della cima, può piovere per giorni interi e man mano che si sale la pioggia diventa neve
La cima del Puncak Jaya appare libera dal ghiaccio; invece sui suoi versanti si estendono il Ghiacciaio Carstensz e il Ghiacciaio Northwall (il Ghiacciaio Merem è scomparso nel 2000), di fatto il Puncak Jaya è una delle poche montagne tropicali su cui si possono trovare ghiacci perenni. Essendo la montagna in zona equatoriale, la sua massa di ghiaccio cambia solo lievemente durante l'anno, anche se è oggetto di deboli cicli stagionali. Tuttavia dalla metà del XIX secolo si è assistito ad un graduale anche se lieve decremento del volume del ghiacciaio, durato fino agli anni settanta del XX secolo. A partire da quel periodo, anche a causa dell'aumento medio della temperatura per effetto dei cambiamenti climatici, questo processo è divenuto più rapido, fino agli attuali minimi. Nel 2010 il paleoclimatologo Lonnie Thompson ha condotto una spedizione sulla montagna, verificando che i ghiacciai del Puncak Jaya si stanno ritirando di circa sette metri l'anno.
La montagna fa parte delle Sette vette, ossia le montagne più alte dei relativi sette continenti. Rappresenta perciò un obiettivo per scalatori esperti, essendo l'unica vetta delle Seven Summits a richiedere una buona esperienza nella scalata su roccia. La scalata presenta importanti difficoltà anche se non paragonabili ad altre facenti parte della sopracitata categoria (per esempio l'Everest). La via normale è la via di salita più utilizzata per la vetta e passa dalla parete nord, ma esistono altre due vie di salita: la East Ridge e l'American Direct.
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