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Il monte Ptoion (in greco antico: Πτώϊον, Ptóïon) o Ptoon (in greco antico: Πτῷον/Πτῶον, Ptôon) o Ptoo (in greco: Πτώο, traslitterato: Ptóo) è una catena montuosa della Beozia situata ad est dell'antico lago Copaide e a nord del lago Yliki, un po' ad est dell'antica città di Acrefia. Le vette più alte sono il Petalás (781 m) ad est e lo Hagia Pelagia (726 m) ad ovest.

Ptoion
ContinenteEuropa
Stati Grecia
Cima più elevataMonte Pelagias (726 m s.l.m.)

Questa catena montuosa era nota nell'antichità per un importante oracolo di Apollo, che era posto presso la sorgente di Perdikovrysi. Gli scavi, inizialmente portati avanti (con alcune interruzioni) da Maurice Holleaux tra il 1884 e il 1935, hanno riportato alla luce statue arcaiche (in particolare kouroi) del VI secolo a.C. e tripodi collocati in varie posizioni nell'area del santuario.


Storia dell'oracolo di Apollo


Testa di un kouros proveniente dal tempio di Apollo, Museo archeologico nazionale di Atene
Testa di un kouros proveniente dal tempio di Apollo, Museo archeologico nazionale di Atene

L'oracolo di Apollo Ptoo (in greco antico: Πτώϊος, Ptóïos) era collocato 3 km a nord-est di Acrefia. Pausania il Periegeta riferisce che originariamente era l'oracolo di Ptoo, un eroe locale figlio di Atamante e di Temisto, in seguito rimpiazzato da Apollo,[1] che acquisì il nome Ptoo come epiteto locale. L'eroe, dunque, ricevette un suo piccolo santuario sul Kastraki, circa un km a ovest della collocazione originale, che mostra segni di attività umana dal VII fino al IV secolo a.C.[2]

Sul monte Ptoion ci sono resti di un insediamento neolitico-elladico e di una fortezza micenea, abbandonata durante il periodo arcaico.[2]

L'oracolo di Apollo è menzionato da Erodoto, che descrive una visita ad esso da parte di Mis di Europo, mandato dal generale persiano Mardonio per ottenere responsi da vari oracoli:

«Narrano poi i Tebani che sia avvenuto un fatto per me straordinario, che Mys di Europo giungesse, facendo il giro di tutti gli oracoli, anche al santuario di Apollo Ptoo. Questo santuario viene chiamato Ptoo, appartiene ai Tebani ed è situato al di là del lago Copaide presso un monte, assai vicino alla città di Acrefia. Quando questo Mys si presentò nel santuario, e lo seguivano altri tre uomini scelti per ordine dello stato fra i cittadini per trascrivere quel che sarebbe stato vaticinato, subito il sacerdote si mise a profetizzare in una lingua barbara. I Tebani che lo seguivano erano molto stupiti udendo una lingua barbara anziché greca, e non sapevano come comportarsi in tale contingenza. Ma Mys di Europo, strappata loro la tavoletta che portavano, vi scrisse le parole pronunziate dal profeta, affermando che parlava in lingua caria, e dopo averle trascritte se ne tornò in Tessaglia.»

( Erodoto, Storie, VIII, 135 (trad. Augusta Izzo D'Accinni).)

Lo stesso episodio è menzionato anche da Pausania.[1]

L'area, compreso il santuario,[3] fu controllata da Tebe fino alla fine del periodo classico, come dimostrano i resti di fortificazioni tebane sulle varie vette della catena montuosa (anche se non sul monte Ptoion). In seguito il santuario fu sotto il controllo della lega beotica e più tardi di Acrefia. All'epoca in cui Pausania visitò il sito, nel II secolo d.C., l'oracolo "infallibile" non era più attivo.[1][2]

Secondo un decreto dell'anfizionia delfica, dal 228/226 a.C. in poi ogni cinque anni vicino all'oracolo si tennero le feste Ptoie (in greco antico: Πτώϊα, Ptóïa), una competizione musicale in onore di Apollo.[4] Queste feste in seguito si estinsero, ma furono ripristinate sotto gli imperatori della dinastia giulio-claudia come Ptoie e Cesaree (in greco antico: Πτώϊα καὶ Καισάρεια, Ptóïa kài Kaisáreia) e continuarono ad essere celebrate fino all'inizio del III secolo d.C.[2]

In epoca bizantina il santuario fu rimpiazzato dal monastero cristiano di Santa Pelagia, che si spostò sulla cima del monte Ptoion durante il periodo ottomano.[2]


Ritrovamenti archeologici


Kouros proveniente da Ptoon (520 a.C. circa), Museo archeologico nazionale di Atene
Kouros proveniente da Ptoon (520 a.C. circa), Museo archeologico nazionale di Atene

I resti del santuario dell'eroe Ptoo mostrano la presenza di due terrazze, quella inferiore dedicata all'eroe, quella superiore dedicata a una divinità femminile ancora non identificata; si tratta di uno stretto tempio del IV secolo a.C. costruito sopra un edificio preesistente risalente al VII/VI secolo a.C.[2]

Il santuario di Apollo Ptoo, invece, si sviluppava su tre terrazze. In cima al sito c'era un tempio di ordine dorico periptero con 8 × 13 colonne risalente alla fine del IV secolo a.C., costruito sulle fondamenta di un tempio arcaico; la sede dell'oracolo era nella grotta orientale della sorgente, dove i sacerdoti davano i responsi. Ci sono tracce di edifici ausiliari in quel luogo e nei livelli inferiori. L'importanza transregionale del santuario nel periodo arcaico è resa evidente dall'alto numero di kouroi e di tripodi rinvenuti negli scavi, oggi conservati al Museo archeologico di Tebe e al Museo archeologico nazionale di Atene.[2]


Note


  1. Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia, IX, 23, 6.
  2. Fell.
  3. Erodoto, Storie, VIII, 135. Strabone, Geografia, IX, 2, 34.
  4. IG VII 4135.

Bibliografia



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[de] Ptoion

Ptoion (altgriechisch Πτώιον .mw-parser-output .Latn{font-family:"Akzidenz Grotesk","Arial","Avant Garde Gothic","Calibri","Futura","Geneva","Gill Sans","Helvetica","Lucida Grande","Lucida Sans Unicode","Lucida Grande","Stone Sans","Tahoma","Trebuchet","Univers","Verdana"}Ptōion, auch Πτῷον Ptōon oder Πτῶν Ptōn; neugriechisch Πτώο Ptoo oder Όρος Πελαγίας Oros Pelagias) ist ein Gebirgszug im Nordosten Böotiens. Er erstreckt sich von Akraiphia am ehemaligen Kopaïs-See im Westen bis zum Golf von Euböa im Osten und erhebt sich in seinem westlichen Teil bis 725 Meter (Agia Pelagia) bzw. in seinem östlichen Teil bis 781 Meter (Petalás). Bekannt ist das Massiv hauptsächlich wegen des dortigen Orakels des Apollon in der Antike, das bis in die Zeit der Perserkriege zu den wichtigsten Orakeln Griechenlands zählte. Der Berg wurde unter der Nummer AB2080067 als Schutzgebiet ausgewiesen.

[en] Ptoion

Ptoion (Ancient Greek Ptōïon Πτώϊον, also Ptōon Πτῷον / Πτῶον, Modern Greek Ptoo Πτώο or Oros Pelagias Όρος Πελαγίας) is a mountain chain in northeastern Boiotia. It stretches from Akraiphia by the former Lake Copais in the west to the Gulf of Euboea in the east, reaching up to 725 m (Agia Pelagia) in the west and 781 m (Petalás) in the east. The massif is particularly famed for the oracle of Apollo which was located in it in antiquity and was among the most important Greek oracles up to the time of the Persian Wars.
- [it] Ptoion

[ru] Птоон

Птоон[1][2] (Птой, греч. Πτώον) — низкие горы в Греции, в Беотии. Образуют восточную окраину впадины озера Копаис[3][1] и северную окраину озёр Илики и Паралимни. Простирается до залива Вориос-Эввоикос. Высочайшая вершина — Петалас (781 м). С древних времён известны храмом Аполлона Птойского[1][2], упомянутого Павсанием[4]. Руины храма находятся западнее действующего женского монастыря Пелагия, у вершины Птоон (724,1 м). В храме был оракул[5]. Раз в 4 года в Акрефии совершалось празднество «τὰ Πτώια» при храме Аполлона Птойского[6], включавшее музыкальные соревнования и юношеские состязания. Святилище расположено на трёх уровнях. На вершине находится храм, деревянный в архаический период, каменный храм в дорическом стиле построен в IV—III вв. до н. э. Перед храмом квадратная площадь с алтарями и жертвенниками. На среднем уровне расположены две стои. На нижнем уровне — большой бассейн конца IV века до н. э. В 1 км, в Кастраки (Καστράκι) находилось святилище местного героя и эпонима Птоя[en] (Πτώος), датируемое IV веком до н. э. Псевдо-Аполлодор и Павсаний со ссылкой на поэта Асия Самосского[en] сообщают, что эпоним Птой был сыном Афаманта и Фемисто[7][4]. Найдены статуи архаического периода, куросы (начало IV — начало V века до н. э.). С запада горы огибает автострада 1[1][2].



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