I Monti Silvestri (o Crateri Silvestri) sono due coni piroclastici formatisi a Nord di Nicolosi, a quota 1.900 m circa, alle pendici del vulcano Etna.
Monti Silvestri | |
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Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Provincia | Catania |
Altezza | 1 986 m s.l.m. |
Catena | Mongibello (Etna) |
Ultima eruzione | 1892 |
Ultimo VEI | 2 (stromboliana/vulcaniana) |
Codice VNUM | 211060 |
Coordinate | 37°41′52.25″N 15°00′20.04″E |
Mappa di localizzazione | |
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La loro formazione risale all'eruzione del 1892: questa ebbe inizio il 9 luglio con la formazione di una frattura radiale, e quindi di una bottoniera[1] di cinque crateri, fra quota 2025 e 1800 m, sul versante sud dei fianchi del vulcano[2]. Durò 173 giorni percorse circa 7 chilometri, fino a lambire i Monti Rossi dal lato orientale, fermandosi poco al di sopra di Nicolosi, a quota 970 m s.l.m.
Il 29 dicembre dello stesso anno l'eruzione poteva dirsi conclusa.
I due crateri che costituiscono l'apparato eruttivo principale (Superiore ed Inferiore) il 7 agosto 1892 furono intitolati dall'assemblea dei soci del Club Alpino Italiano di Catania al noto vulcanologo Orazio Silvestri, morto due anni prima, e che del CAI era stato anche presidente[3].
Sono oggi tra i coni più noti dell'intero edificio vulcanico perché a ridosso di una delle aree turistiche più frequentate dell'Etna, quella del Rifugio Sapienza e della Funivia dell'Etna: fra il Monte Silvestri Superiore e quello immediatamente sotto, il Monte Silvestri Inferiore, passa la strada provinciale SP 92 che da Nicolosi porta al piazzale del Rifugio Sapienza e quindi ridiscende a Zafferana Etnea[4].
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