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Monte Fellone sorge insieme alla frazione di Specchia Tarantina sull'omonimo colle. È una frazione del comune di Martina Franca distante 15 km (in provincia di Taranto) e Villa Castelli distante 3 km (in provincia di Brindisi), in direzione Sud-Ovest ai piedi del colle è sita la Lama del Fullonese frazione del comune di Grottaglie distante 10 km. e a Est confina con Monte Scotano nel territorio di Ceglie Messapica.

Monte Fellone
frazione
Localizzazione
Stato Italia
Regione Puglia
Provincia Brindisi
Taranto
Comune Villa Castelli
Martina Franca
Grottaglie
Ceglie Messapica
Territorio
Coordinate40°34′38″N 17°27′39″E
Altitudine400 m s.l.m.
Superficie20 km²
Abitanti1 200 (2008)
Densità60 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale74015
Fuso orarioUTC+1
PatronoMadonna della sanità (fine agosto)
Sacro Cuore di Gesù (2 ottobre)
Cartografia
Monte Fellone

Geografia fisica



Territorio


Mandorli in fiore
Mandorli in fiore

Il Monte Fellone è un colle delle Murge meridionali che raggiunge un'altitudine di 350 m s.l.m. ed è parte integrante della soglia messapica che unisce la valle d'Itria e il Salento settentrionale. Il monte, situato al confine tra la provincia di Brindisi e quella di Taranto, comprende i territori delle frazioni di Specchia Tarantina, nel comune di Martina Franca, e di Monte Fellone nel comune di Villa Castelli. A nord-ovest vi si trova il Bosco delle Pianelle, parco comunale di Martina Franca; a est una porzione del suo territorio è compresa nel territorio di Ceglie Messapica.


Clima


Nella tabella sottostante sono riportati i valori medi che si registrano a Monte Fellone.

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura massima media (°C) 11,8 12,8 14,9 18,3 23,1 27,5 30,4 30,5 26,5 21,4 16,8 13,4 20,6
Temperatura minima media (°C) 4,6 4,9 6,5 8,7 12,5 16,4 19,0 19,2 16,5 12,8 9,0 6,2 11,4
Piogge (mm) 59 58 54 36 33 23 22 23 37 73 73 63 554
Umidità media (%) 77,8 76,6 75,4 72,9 70,2 65,7 61,8 63,6 70,0 76,0 78,9 78,9 72,3

Storia



Origini


Ceramiche risalenti al 580 a.C.
Ceramiche risalenti al 580 a.C.

I ritrovamenti[2] (tra cui frammenti di ceramica impressa, incisa, graffita)[3] della grotta Monte Fellone[4], oggetto di scavi archeologici negli anni sessanta testimoniano la presenza umana dal epoca neolitica[5] al IV secolo d.C.[6]. L'allevamento di cavalli risale, caso alquanto raro per il Sud Italia e quasi unico in Puglia, al neolitico[7]. Il territorio che dista solo 500 m. da Specchia Tarantina in provincia di Taranto presenta numerose specchie, in corrispondenza del confine tra i territori messapi e tarantini[8].


Medioevo


Stemma degli Hohenstaufen.
Stemma degli Hohenstaufen.
Lama del Fullonese
Lama del Fullonese

Nell'Alto medioevo il Monte Fellone è stato sotto l'influenza dei Longobardi alternatisi all'autorità dell'Impero Romano d'Oriente e nel X secolo luogo di difesa contro l'invasione dei Saraceni come testimoniano le tracce di insediamento nella grotta Cuoco ed i vicini ritrovamenti in numismatici bizantini in località Pezza Petrosa confermando il legame del territorio con l'Impero Romano d'Oriente sotto la dinastia macedone ed il dominio dell'Imperatore bizantino Costantino VII. I resti di alcuni grandi muri a secco potrebbero essere riportati alla presenza del Limitone dei greci sul monte[9]. Nel IX secolo un gruppo di ebrei si aggrega all'insediamento sorto intorno alla Lama del Fullonese.[10] Il toponimo (letterario) Fellone significa Ribelle e compare dal XIII secolo in riferimento al diritto medievale, sinonimo di rottura della fedeltà di vassallaggio tra sovrano e feudatario, o di rivolta del regnante nei confronti del pontefice. Nel XIII secolo difatti il monte rientra nelle proprietà di Glicerio de Persona[11] signore delle Terre di Ceglie del Gualdo, di Mottola, di Soleto e del Casale di San Pietro in Galatina[12]. Parteggiò per Corrado IV di Svevia figlio di Federico II di Svevia e Re di Sicilia contro gli angioini. Caduto anche Manfredi di Sicilia, l'ultimo degli Svevi, Carlo I d'Angiò ordina la cattura di Glicerio, che si era dato alla latitanza nelle campagne di Taranto dove fu catturato, condotto in carcere nel castello di Brindisi (insieme ai figli Gervasio, Giovanni e Perello) e subì infine il patibolo[13]. I possedimenti che deteneva furono confiscati e ceduti ad Anselino de Toucy. Il monte ebbe una sorte diversa, fu difatti affidato, insieme al vasto territorio di Martina Franca, alla potente famiglia Caracciolo.


Età contemporanea


Le Murge
Le Murge
Muro a secco
Muro a secco

Tra la fine dell'Ottocento e primi del Novecento Montefellone, insieme alla vicina Specchia Tarantina, ebbe una forte espansione demografica ed economica[14], con la costruzione di numerosi muretti a secco e trulli[15]. Vanta una lunga tradizione di musica popolare[16]. Tra il 1902 ed il 1906 fu oggetto dei lavori di perforazione delle Murge[17], da Monte Plafagone a Monte Fellone, per convogliare le acque del fiume Sele[18].

Nel 1922 i voti degli abitanti furono determinanti per il raggiungimento della soglia di 4.000 elettori necessari all'autonomia del comune di Villa Castelli e fu sede della prima scuola elementare rurale dell'area.[19] tutt'oggi il suo territorio è diviso tra Martina Franca che ne detiene la maggior parte, Villa Castelli e Grottaglie.


Monumenti e luoghi d'interesse


Coperture dei trulli
Coperture dei trulli
chiesetta cuoco
chiesetta cuoco

Fino al 1960 erano presenti un trullo adibito a chiesa, due scuole ed una caserma, particolarmente interessanti le cappelle votive di interesse artistico e religioso[20]


Grotte


la Grotta Monte Fellone[21], abitata dal Neolitico[22] al III secolo a.C.[23] La Grotta Cuoco[24]


Masserie fortificate


costruite tra il XVIII ed il XIX secolo: Monte Fellone, Cuoco, Conserva Grande, Cavaliere, Conserva Piccola, Fedele, Manampola, Spezza Tarallo, Masseria Nuove Caselle.


Gravina


posta a sud-ovest del monte, un'insenatura naturale lunga circa 800 metri


Trulli


L'unità costruttiva modulare dei Trulli presenta una pianta di forma approssimativamente circolare, sul cui perimetro si imposta la muratura a sacco di spessore molto elevato. Questa soluzione, da un lato restringe enormemente gli spazi interni, ma dall'altro, unita alla quasi totale assenza di aperture ad esclusione della porta d'ingresso e, raramente, di un piccolissimo foro in alto dotato di finestrino per garantire un minimo ricambio di aria all'interno, ne fa un interessantissimo esempio "ante-litteram" di bioedilizia.


Lama del Fullonese


Nel versante destro della gravina, lunga circa 800 metri, che attraversa Monte Fellone, è visibile la Chiesa rupestre di origine medievale dedicata agli apostoli Pietro e Paolo, costruita nel VI secolo d.C., successivamente nota come San Pietro dei Giudei, difatti nel territorio si stanziarono alcuni ebrei[25]. L'edificio è caratterizzato da due elementi con un altare di roccia tagliata addosso alla parete, sul quale un tempo si ergeva un crocifisso con ai lati la Vergine, San Giovanni Evangelista, San Paolo e San Leonardo. Alla sinistra della Chiesa è situata una grotta nota come Casa dei Pellegrini.


Contrade


gli insediamenti abitativi sono sparsi in maniera omogenea nelle campagne e si dividono in contrade.


Economia


uva nera da vino
uva nera da vino

L'economia si basa in maniera equilibrata su agricoltura, allevamento, edilizia e utilizzo bio-compatibile delle risorse boschive.

Risorse Boschive:

Settore Primario:

Industria:

Turismo:


Infrastrutture e trasporti


Collegamenti stradali:

Trasporti Pubblici:


Cucina tipica


Carpaccio
Carpaccio

La cucina del Monte Fellone è basata su pietanze della tradizione contadina della Cucina pugliese.[29]


Note


  1. Vincenzo Fusco (nota preliminare di), La fauna della grotta di monte Fellone in provincia di Brindisi, istituto lombardo di scienze e lettere, Milano 1967
  2. Istituto italiano di preistoria e protostoria, Rivista di scienze preistoriche, Pubblicato da s.n., 1987;
  3. Università di Roma Museo delle origini, Università degli studi di Roma "La Sapienza, Facoltà di lettere e filosofia, Museo delle origini, preistoria e protostoria delle civiltà antiche : XVIII (1994), Pubblicato da Bonsignori, 1995
  4. International Association for Classical Archaeology, Fasti Archaeologici: annual bulletin of classical archaeology, Sansoni Editore., 1969
  5. Antonio M. Radmilli, Popoli e civiltà dell'Italia antica, A cura dell'Ente per la diffusione e l'educazione storica, 1974
  6. Vincenzo Fusco, Adriana Soffredi, Ricerche preistoriche in Puglia : Grotta di Monte Fellone (Brindisi) 1966
  7. Augusto Azzaroli, An early history of horsemanship, ed. Brill, Leiden 1985, p.129
  8. G. Neglia, Il fenomeno delle cinte di Specchie nella penisola salentina, Edizioni Adriatica, Bari 1970
  9. Giuliano Volpe, Puglia paleocristiana e altomedievale, Edipuglia 1991
  10. Ciro Cafforio, La lama del Fullonese sobborgo medievale di Grottaglie, Taranto, 1961
  11. Glicerio è figlio di Gervasio De Persona, noto anche come De Matina, già condannato per Fellonia
  12. B. Ligorio, Federico II. Ebrei Castelli e ordini monastici in Puglia nella prima metà del XIII secolo, prefazione di S. Bernardi, Artebaria ed., Martina Franca 2011
  13. Archivio di Stato di Napoli, Documento Angioino, reg. 1269, b.4, fg. 39; Camillo Minieri Riccio, Documenti di Carlo I d'Angiò
  14. Edmondo Perrone, Specchia Tarantina, Tip. Tarentum, Taranto 1985
  15. Francesco Bellopede, Specchia tarantina : frammenti di vita e di storia, Nuova editrice Apulia, Martina Franca 2000
  16. Canti popolari di Villa Castelli / a cura di Mario D'Elia, Brindisi : Amici della A. De Leo, 1976
  17. Acquedotto pugliese : diramazione primaria per la provincia di Lecce. Progetto definitivo, dal termine del canale principale a Villa Castelli Km. 227.941.91, Km. 258.466.39, sezioni normali
  18. L. Morleo, Dalla costruzione della chiesa Nuova all'Autonomia Comunale, 1997
  19. F. Ciarlantini I miei amici di Villa Castelli: letture per le scuole elementari rurali, Edizioni R. Bemporad & F., Firenze 1929.
  20. P.Scialpi, la fede fatta pietra, Edizioni Pugliesi, Martina Franca 2008.
  21. S.Laddomada, L'attività del gruppo speleologico martinese nella Murgia, in Murgia Sotterranea, Bollettino del Gruppo Speleologico Martinese, Anno II, Martina Franca.
  22. F. Rittatore Vonwiller, La grotta di Monte Fellone, in La Veneranda Anticaglia, Milano 1965
  23. A. Soffredi, La seconda campagna di scavi nella Grotta di Monte Fellone, in La veneranda Anticaglia, Milano 1966.
  24. P.Scialpi, I Mirmidoni e Villa Castelli, Edizioni Pugliesi, Martina Franca 2005.
  25. C.Cafforio, La Lama del Fullonese sobborgo medievale di Grottaglie, Taranto 1961
  26. R. Jurlaro, L'ulivo e l'olio nella cultura dei paesi del Mediterraneo, Villa Castelli e l'ulivo : storia, lavoro e tradizione, Villa Castelli 2004
  27. Reg. CE n. 1263/96
  28. DM. del 10/06/1969, Gazzetta Ufficiale del 19/08/1969 n 211
  29. Il sito che elenca i prodotti tipici dei comuni della Puglia, su tipicipuglia.it. URL consultato il 25 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2009).
  30. http://www.gennarino.org/forum/viewtopic.php?f=9&t=6138 Marretti
  31. salvelive.com - de beste bron van informatie over salvelive. Deze website is te koop! Archiviato il 12 marzo 2009 in Internet Archive.
  32. Descrizione e preparazione delle Cartellate [collegamento interrotto], su tipicipuglia.it. URL consultato il 12 agosto 2009.

Voci correlate


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