Il monte Botev (2.376 m s.l.m.) è la montagna più alta dei monti Balcani, situata in Bulgaria, all'interno del parco nazionale dei Balcani Centrali. Ha preso tale nome Hristo Botev, poeta e patriota bulgaro e viene identificato con il monte Emo o Aimos, in lingua greca Αἷμος, che viene menzionato nelle opere di Strabone[1].
«Dalla parte del Ponto c’è il monte Emo, il più grande di quelli della zona e il più alto, divide quasi a metà la Tracia: Polibio afferma che da quello si vedono i due mari, non dicendo la verità: infatti la distanza in direzione dell’Adriatico è troppo grande e ci sono molti ostacoli alla vista.» |
(Strabone 7, 5, 1) |
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Monte Botev | |
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Stato | ![]() |
Altezza | 2 376 m s.l.m. |
Prominenza | 1 567 m |
Catena | Monti Balcani |
Coordinate | 42°43′02.7″N 24°55′01.9″E |
Mappa di localizzazione | |
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Tucidide (2, 96), parlando della spedizione del re Sitalce contro la Macedonia, indica il monte Emo come linea di confine fra differenti tribù tracie. Cassandro nel 298 a.C. vi sconfisse i Celti. Livio riporta la notizia che Filippo V di Macedonia nel 181 a.C., sia salito sul monte Emo dove là si potevano vedere simul et Adriaticum mare, et Histrum amnem et Alpes;
«Nell'autunno del 377 i Goti erano stati imbottigliati da un esercito romano nelle gole del monte Emo in Tracia». [2] In seguito i Goti, riusciti a liberarsi dei Romani che si ritirarono in seguito ad un'alleanza con truppe di Unni ed Alani che scorrazzavano intorno al Danubio, tornarono di nuovo a devastare le sfortunate campagne della Tracia.
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