Il lago d'Averno è un lago vulcanico che si trova nel comune di Pozzuoli, precisamente tra la frazione di Lucrino e il sito archeologico di Cuma, nella città metropolitana di Napoli.
Lago d'Averno | |
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Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Coordinate | 40°50′20.4″N 14°04′33.6″E |
Dimensioni | |
Superficie | 0,55 km² |
Profondità massima | 35 m |
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Il nome Avernus deriva dal greco άορνος (senza uccelli), infatti si narra che tale assenza fosse dovuta al fatto che le acque del lago esalassero dei particolari gas che non permettessero la vita agli uccelli. Secondo la religione greca e poi romana, era un accesso all'Oltretomba, regno del dio Plutone: per tal motivo, gli inferi romani (l'Ade greco) si chiamano anche Averno e non a caso la mitologia lo riconosce come porta dell'oltretomba, nonché come dimora terrestre dell'angelo caduto Lucifero. Il lago di Averno giace all'interno di un cratere vulcanico spento, nato 4.000 anni fa.
Infatti anche il poeta Virgilio, nel sesto libro dell'Eneide, colloca vicino a tale lago l'ingresso mistico agli Inferi, dove l'eroe Enea deve recarsi (scrupea, tuta lacu nigro nemorumque tenebris VI, 238). Il lago d'Averno è il secondo per dimensione, dopo il Fusaro, dei laghi presenti nei Campi Flegrei.
Nel corso del XIX secolo è stato oggetto di studio in particolare per il fenomeno ottico della Fata Morgana[1].
Prima di aver compiuto i 43 anni richiesti dalla carica, Marco Vipsanio Agrippa viene richiamato a Roma da Ottaviano per il consolato nel 37 a.C. Ottaviano ha subito alcune sconfitte navali umilianti contro Sesto Pompeo[2] e ha bisogno del suo fidato amico per elaborare la strategia da seguire in guerra. Mentre Sesto Pompeo controlla le coste italiche, il primo obiettivo di Agrippa è di trovare un porto sicuro per la flotta. Durante la sua precedente campagna, Agrippa non aveva trovato basi navali in Italia vicino alla Sicilia. Agrippa mostra però un "grande talento di organizzatore e di costruttore"[3] intraprendendo "lavori giganteschi"[4] edificando in Campania una base navale partendo da zero, facendo scavare un canale fra il mare ed il lago di Lucrino per formare un porto esterno e un altro fra il Lucrino ed il lago d'Averno per avere un porto interno. Il nuovo complesso portuale viene chiamato Portus Julius in onore di Ottaviano[3][4].
Vicino al lago si trovano il Tempio d'Apollo, il "passaggio per gli Inferi" descritto da Virgilio nell'Eneide, quando Enea decide di accedere all'Ade per incontrare il padre defunto (in realtà una grotta scavata nel tufo, di circa 200 m, probabilmente creata per collegare il lago al mare, la quale, per la suggestione dell'ambiente e le infiltrazioni d'acqua che creano un fiumiciattolo sotterraneo, veniva associata allo Stige infernale e ai luoghi dell'Acheronte) e la Grotta di Cocceio, un cunicolo scavato dai Romani per scopi militari che collegava il lago a Cuma; oggi non più visitabile a causa di danneggiamenti strutturali avvenuti durante la seconda guerra mondiale, che hanno reso la grotta pericolante.
Il lago ospita una comunità stanziale di folaghe insieme a svassi maggiori, germani reali e altri anatidi. Nelle acque sono presenti diverse specie di pesci tra cui bavose di acqua dolce, alborelle e specie alloctone come persici, gambusie ma anche pesci rossi e tartarughe d'acqua dolce domestiche liberate nel lago. Sono presenti anche bisce, rane e gamberetti d'acqua dolce.
Il lago è stato sequestrato come bene utilizzato dalla Camorra il 10 luglio 2010[5].
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