I Denti di Gavala sono un gruppo di rilievi situato in Alta Valsesia, diviso tra i comuni di Scopa, Balmuccia e Vocca.
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Denti di Gavala | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 1 676[1] m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°46′36.08″N 8°10′35.33″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Pennine |
Sottosezione | Alpi Biellesi e Cusiane |
Supergruppo | Alpi Biellesi |
Gruppo | Catena Monte Bo-Barone |
Sottogruppo | Costiera Talamone-Barone |
Codice | I/B-9.IV-A.2.a |
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Sono caratterizzati da guglie rocciose disposte ad anfiteatro che si distaccano da una base meno ripida e boschiva. Le guglie principali che formano questo massiccio sono 10:
Esistono altre vette minori o più distaccate, come la Punta di Sella Boera, 1667 m, o la Finestra, 1160 m, che possono essere considerate parte del massiccio. I Denti di Gavala sono collegati attraverso la Sella Boera e una cresta dentellata ai denti di Valmala e al Castello di Gavala. Intorno al massiccio scendono due valloni i cui corsi d'acqua si uniscono al Sesia: la Valmala, più lunga e dolce; il Vallone di Gavala, molto complesso e scosceso. Il luogo migliore per ammirane la complessità è il comune di Balmuccia, dove si nota una terza valle che potrebbe essere considerata un lungo canalone; qui scorre il Croso del Riale, è quasi sempre secco, ma con piogge abbondanti dà vita a due cascate alte entrambe circa 100 m.
Questo gruppo si trova molto vicino alla Linea insubrica, nel punto in cui un tempo esisteva il Supervulcano Valsesiano e ne sono visibili le rocce caratteristiche alla base lungo il fiume Sesia. Le guglie sono invece composte da rocce metamorfiche come lo Gneiss, che troviamo un po' dappertutto in Valsesia.
È possibile effettuare le ascensioni di tutte le guglie, sempre di difficoltà alpinistiche, anche se trovando le tracce dei sentieri la Reinauda potrebbe essere considerata EE. Non essendo una zona molto conosciuta i pochi sentieri nei dintorni sono ormai infestati da vegetazione e comunque non segnalati, quindi bisogna avere un ottimo senso di orientamento.
In ogni caso i sentieri più importanti sono tre: il primo si imbocca da Isola, non è segnalato ma è ben percorribile, passando per diversi alpeggi termina in località Cengi, 1047 m, sotto la guglia del Pizzo. Il secondo è molto breve e da Otra di Balmuccia conduce fino a Pra di Prello, 885 m, sotto la Reinauda. In passato era ben presente e segnalato il terzo sentiero, che conduceva all'alpe Sella Boera, 1498 m; oggi è quasi irriconoscibile, da questa Alpe Comunque è molto più comodo effettuare le ascensioni alle vette appena sovrastanti.
Sulle guglie più caratteristiche sono state aperte diverse vie di arrampicata sportiva, in particolare sulla Mognetta Storta, che possiede una parete strapiombante di 200 m, sulla parte con la roccia più solida e più bella, Corrono vie anche di VI o VII grado. È possibile effettuare la traversata di tutte le Cime del massiccio attraverso la cresta principale che le collega in 10/12 h circa.
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