Le Colline del Po sono una catena di rilievi di modesta altezza che costeggiano il Po torinese sulla sponda destra, a est della città di Torino. Un tempo conosciute come la Montagna di Torino[2], oggi sono prevalentemente note con la denominazione di Collina Torinese, il cui toponimo identifica l'omonimo vino DOC.
Castello e frazione di Bardassano dalla frazione Trinità (Montaldo Torinese)
Riconosciuto dal
2016
Manuale
Confini
Le Colline del Po sono separate dalla Pianura Padana a nord e ad ovest dal fiume Po. Il torrente Leona e il rio della Montata (un piccolo corso d'acqua che da Berzano di San Pietro scende verso Castelnuovo Don Bosco) vengono tradizionalmente considerati dai geologi il limite tra la Collina Torinese e il Monferrato. Il limite meridionale dell'area invece di solito viene fatto coincidere con l'asse stradale Castelnuovo Don Bosco-Cambiano-Moncalieri.[3]
Idrografia
L'area delle Colline del Po è attraversata da un marcato spartiacque con andamento ovest/est. A sud di questa linea le acque meteoriche vengono convogliate nel Po nei pressi di Moncalieri da un reticolo idrografico piuttosto sviluppato tramite i bacini idrografici del Banna e del Tepice. I rii che scendono verso ovest e che attraversano la parte più orientale della città di Torino sono invece tutti molto brevi e ripidi. Anche le acque che scendono verso nord sono raccolte da corsi d'acqua di modesta lunghezza e portata che solo in un paio di casi (torrente Leona e rio di Valle Maggiore) danno origine a un reticolo idrografico secondario di una certa complessità e sviluppo.
Descrizione
Il rilievo più elevato è il Bric della Maddalena a 715m s.l.m.[4], vicino al quale sorge il Bric della Croce di simile altezza (712m). Altre cime sono Superga (672m), il Bric San Vito (614m), il Monte Cervet (578m) e il monte Calvo (592m). Spostandosi verso nord-est l'altezza dei rilievi tende a diminuire; una delle colline più alte di questa zona è il Bric del Vaj (583m)[5], dal quale prende il nome la Riserva naturale del Bosco del Vaj.
L'origine dei rilievi è legata all'orogenesi appenninica[6][7]. Tali colline erano originariamente isole del Mare Padano[8].
Parte dell'area è naturalisticamente protetta dal Parco naturale della Collina Torinese.
La lunghissima presenza antropologica ha lasciato diverse testimonianze storiche sulle quali spicca la Basilica di Superga.
Escursionismo
La Collina Torinese è percorsa da una fitta rete di sentieri e fa parte del comprensorio sentieristico ETOC1 - Torino e Collina Torinese[9]. Al 2003 i percorsi segnati e numerati erano quattordici, per un totale di 70 km di cammini[10].
Biosfera
Le Colline del Po, congiuntamente al Parco del Po Torinese, dal 2016 sono riconosciute riserva della biosfera dall'UNESCO.[11]
Note
Parco Naturale della Collina di Superga, su areeprotettepotorinese.it, Ente di gestione delle Aree Protette del Po Torinese. URL consultato il 18 novembre 2020.
AA.VV., 2.2 Al Colle della Maddalena, in Torino e Valle d'Aosta, Guida d'Italia, Touring Editore, 1996, p.329. URL consultato il 18 novembre 2020.
AA.VV., 2.6 La conurbazione settentrionale, in Torino e Valle d'Aosta, Guidea d'Italia, Touring club italiano, 1996, p.397. URL consultato il 24 novembre 2020.
Bosco Carlo, Anche a Gassino sventolava il Tricolore (1848-1918). Cronaca e storia in Gassino e dintorni negli anni del Risorgimento Italiano, Torino, Scaravaglio, 2012.
Le colline della tradizione. Il Piemonte rurale nelle fotografie di don Emilio Bellino parroco di Cinzano (1890-1920), a cura di Gianpaolo Fassino, Cinzano, Comune di Cinzano, 2015.
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