Il Bric dello Schiavo (un tempo noto come Monte dello Schiavo)[1] è una montagna delle Prealpi Liguri alta 1.172 m s.l.m..[2]
Bric dello Schiavo | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 1 172 m s.l.m. |
Prominenza | 49 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°11′07.03″N 8°03′40.23″E |
Altri nomi e significati | Monte dello Schiavo[1] |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Liguri |
Sottosezione | Prealpi Liguri |
Supergruppo | Catena Settepani-Carmo-Armetta |
Gruppo | Gruppo del Monte Carmo |
Sottogruppo | Costiera del Monte Carmo |
Codice | I/A-1.I-A.2.a |
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Il monte si trova sulla catena principale alpina in comune di Garessio, nel tratto dove questa divide la Val Tanaro dalla Val Neva. Dalla cima il crinale principale procede verso nord-est abbassandosi ad una sella a quota 1.122 m e risalendo poi al Monte Cianea, mentre nella direzione opposta si abbassa verso il Colle San Bernardo.[3] Il Bric dello Schiavo, a differenza di altre montagne della zona ammantate da boschi di latifoglie e pascoli, è parzialmente roccioso e presenta zone ripide e dirupate. La prominenza topografica del Bric dello Schiavo è di 49 m.[4]
Sul versante orientale del Bric dello Schiavo è presente una discontinuità litologica costituita da una superficie di contatto tra una massa granitica più profonda ed una copertura scistosa.[5] Nella seconda metà dell'Ottocento alcuni studiosi, tra i quali in particolare Alessandro Saluzzo di Monesiglio,[6] proposero di fare passare il confine tra Alpi e Appennini per il Bric dello Schiavo (allora noto come Monte dello Schiavo) per varie considerazioni idrografiche, geologiche e storico/militari. A favore della proposta si citava il fatto che ad est di questa montagna sarebbe cessata quasi del tutto le presenza di graniti e che il Bric dello Schiavo rappresentava il limite estremo del sistema difensivo delle Alpi Occidentali.[1]
La zona attorno al Bric dello Schiavo fu coinvolta nelle operazioni belliche collegate alle campagne d'Italia di Napoleone Bonaparte; la montagna venne fortificata nell'ambito di un sistema difensivo che assieme ad altre opere, tra le quali quelle del vicino Monte Cianea, difendevano il Colle San Bernardo e fronteggiavano le truppe francesi attestate sul Monte Galero (allora noto come Monte Galè).[7] Nella zona tra il Colle San Bernardo e il Monte Cianea è da tempo in discussione una proposta per l'ampliamento del parco eolico già presente in prossimità dal valico con nuove pale eoliche[8], progetto che ha suscitato una decisa opposizione di varie associazioni ambientaliste della zona.[9]
Il Bric dello Schiavo può essere raggiunto per un sentierino che partendo dalla sella ad est della montagna passa poco a nord della crinale; anche la salita effettuata direttamente lungo il filo di cresta non presenta difficoltà alpinistiche, ma si rivela disagevole per i saliscendi e la fitta vegetazione[10] La selletta di partenza può a sua volta essere agevolmente raggiunta dal Colle San Bernardo[11] oppure, con un percorso più lungo, dal Colle del Quazzo.[10] Nei pressi della montagna, sul versante esposto verso il Mar Ligure, transita l'Alta Via dei Monti Liguri, nella tappa che collega il Colle San Bernardo con il Colle Scravaion.[12]
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