La secca di Scarborough, chiamata anche Bajo de Masinloc[1] in lingua spagnola, Secca di Panatag (in filippino: Kulumpol ng Panatag),[2] o Huangyan Island (in lingua cinese mandarino 黄岩岛 Huáng Yán Dǎo), sono due scogli di un atollo in una secca situata tra il banco di Macclesfield e Luzon nel Mar Cinese Meridionale.
secca di Scarborough | |
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Geografia fisica | |
Localizzazione | Mar Cinese Meridionale |
Coordinate | 15°11′N 117°46′E |
Cartografia | |
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I due scogli e l'area circostante sono un territorio conteso rivendicato dalle Filippine sulla base della loro citazione nella Mappa Velarde del 1734 e da Cina e Taiwan sulla base della controversa linea dei nove punti[3]. La disputa sulla sovranità della secca di Scarborough si colloca nella più ampia disputa sul Mar Cinese Meridionale che comprende altre isole.
La secca di Scarborough è stata amministrata dalle Filippine (provincia di Zambales) fino al 2012 quando l'area venne occupata da navi militari cinesi inviate a contrastare i pescherecci filippini.
La secca di Scarborough è formata da una serie di scogli e scogliere di forma triangolare con un perimetro di circa 46 km e una superficie complessiva di 150 km² considerando anche la laguna interna. Il punto più elevato, chiamato South Rock ha un'altitudine di 1,8 m s.l.m. durante l'alta marea. A nord di questa roccia si trova un canale largo circa 370 metri e profondo 11 metri che porta all'interno della laguna racchiusa da scogli coralliferi, tra i quali l'appena più elevato North Rock e che formano un atollo.[2]
La secca è situata circa 198 km a ovest della baia di Subic. Ad est della secca si trova la profonda fossa di Manila. La terra emersa più vicina è Palauig, sull'isola filippina di Luzon che si trova 220 km ad est della secca.
La secca, fin dal 1935 è considerata dalla Cina come appartenente alle isole Zhongsha (Zhongsha Qundao), il termine Qundao può essere tradotto come "arcipelaghi" motivo per cui vi vengono fatti ricomprendere gruppi di isole e scogli geograficamente anche molto distanti.[2]
La disputa sulla sovranità della secca iniziò nel 1997 quando navi da guerra filippine impedirono l'accesso all'area ad alcuni pescherecci cinesi, la zona intorno alla secca è infatti un'area molto pescosa.
Nel gennaio del 2013 le Filippine si sono appellate alla Corte permanente di arbitrato contro la Cina sostenendo che la "linea dei nove punti" è contraria a quanto stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS).[4] La sentenza emessa il 12 luglio 2016 stabilisce che le rivendicazioni della Cina non hanno alcuna base storica e che l'occupazione dell'area rappresenta una violazione della Zona economica esclusiva delle Filippine.[3]
Il governo cinese ha dichiarato di non riconoscere l'autorità e quindi la sentenza[5] della Corte permanente di arbitrato liquidandola come cospirazione degli Stati Uniti per minare l'ascesa del paese come potenza mondiale.[4]
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