Il Sorba è un torrente del Piemonte che scorre in provincia di Vercelli; bagna l'omonima Val Sorba ed è tributario in destra idrografica del fiume Sesia.
Il suo corso interessa i comuni di Rassa e di Piode e il perimetro del bacino è 29km.[1]
Nasce sul lato valsesiano del Colle del Loo e scende inizialmente verso sud-est tra ampi alpeggi. Aggirato il Monte Altorre (2.391m) il corso della Sorba ruota verso nord-est e s'infossa creando canyon e forre, fino a raggiungere l'abitato di Rassa (923m). Qui riceve da sinistra il proprio principale affluente, il torrente Gronda, che ne raddoppia la portata. puntando infine verso est e scavando nuovamente gole profonde va a confluire nella Sesia a quota 733, poco a monte del capoluogo, Piode. Il bacino del Sorba comprende nella sua parte alta vari laghetti alpini tra i quali i laghi Tre Vescovi (2.300m circa), il lago Lamaccia (1.913m) e quello del Talamone (2.025m).
Affluenti principali
In destra idrografica:
Rio Chignoletto: nasce dal Testone delle Tre Alpi (2.081m) e, dopo essere passato a fianco dell'Alpe Sorbella, sfocia nella Sorba a quota 1060;
Croso Giavinello e Croso Malanotte: drenano il versante nord-ovest del Monte Bo di Valsesia (2.070m) e confluiscono nella Sorba a valle di Rassa;
In sinistra idrografica:
Ponte medievale sul torrente Gronda nei pressi della confluenza con il Sorba
Torrente Gronda: lungo poco più di 8km bagna l'omonima valle, tributaria della Val Sorba. Nasce dal versante orientale del Monte Cossarello e, dopo avre formato alcuni laghetti, scende in direzione nord-est fino alla frazione Piana (1203m). Qui riceve da sinistra il suo principale affluente, il Torrente Sassolenda, e piegando decisamente verso est va a gettarsi nella Sorba in corrispondenza del capoluogo di Rassa.
Utilizzi
Fino all'inizio del XX secolo le acque del torrente furono intensamente utilizzate da molte segherie idrauliche, che lavoravano il legname ricavato dai fitti boschi della valle, e da vari mulini per la produzione della farina che venivano utilizzati a rotazione dagli agricoltori del posto.[4]
Negli ultimi decenni, grazie alle sue gole con rapide e cascate impetuose, questo torrente è divenuto importante per la pratica di sport fluviali, in due tratti: il primo sopra Rassa, si sviluppa per 2 km ed è ricco di salti, in primavera è adatto al Kayak Estremo, il secondo sotto l'abitato si sviluppa per 3 km; qui si pratica anche canyoning.
Note
AA.VV., Elaborato I.c/5 (PDF), in Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici, Regione Piemonte, 1º luglio 2004. URL consultato il 16 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
AA.VV., Elaborato I.c/7 (PDF), in Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici, Regione Piemonte, 1º luglio 2004. URL consultato il 16 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0), Regione Piemonte, 2007.
Itinerari di visita, su comunitamontanavalsesia.it, 18 aprile 2010. URL consultato il aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2010). Sito dell'Ecomuseo del legno e della calce (Rassa, Comunità Montana Valsesia).
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