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Il Noveglia è un torrente appenninico, affluente del Ceno, che scorre interamente nella provincia di Parma, nella zona dell'alto Appennino. La valle del torrente è percorsa dal tratto della via degli Abati che collega Bobbio a Pontremoli.[1]

Noveglia
Confluenza del Noveglia (in alto) con il Ceno vista da Bardi
Stato Italia
Regioni Emilia-Romagna
Lunghezza10 km
Portata media1,26 m³/s
Bacino idrografico53,1 km²
Altitudine sorgente1 100 m s.l.m.
NasceMonte Piano
44°32′50.64″N 9°46′40.55″E
Sfociafiume Ceno
44°37′17.76″N 9°44′16.8″E

Corso del torrente


Il Noveglia nasce dall'unione di piccoli rii alimentati da sorgenti poste presso la vetta del Monte Piano, nel territorio comunale di Borgo Val di Taro.[2]

Giunto alle pendici del monte e ricevuto il contributo di numerosi corsi d'acqua minori provenienti dal monte Santa Donna, il torrente prende a scorrere in direzione nord ovest in una valle fittamente boscata segnando per un tratto il confine fra i comuni di Borgo Val di Taro e Bardi;[2] quindi, dopo aver bagnato le località di Costa e Pesche e aver ricevuto il contributo in sinistra di alcuni brevi ruscelli provenienti dalla zona del bosco dei Frati, il Noveglia riceve in destra idraulica il suo principale affluente: il torrente Brugnola, cominciando a scorrere in un letto più ampio e ciottoloso.[2]

Dirigendosi sempre in direzione nord ovest in una zona della valle dove i boschi iniziano ad alternarsi al coltivo, il torrente raggiunge l'omonima località di Noveglia presso la quale riceve in destra idraulica il rio Rosia e in sinistra il rio Bagne.[2]

Passata Noveglia e ricevuti i contributi degli ultimi ruscelli: rio della Mazza in sinistra e dei rii Tambriolo e di Boè in destra, il torrente termina la sua corsa in Ceno proprio di fronte al paese di Bardi.[2]


Regime idrologico


Il Noveglia presenta il regime idrologico tipico dei torrenti appenninici, con accentuate magre estive e piene autunnale impetuose e importanti. Con la sua portata media di 1,26 m³/s e con un bacino imbrifero di 53,10 km² risulta essere il principale affluente del fiume Ceno.[3]


Note


  1. Via degli Abati, su viadegliabati.com. URL consultato il 13 agosto 2017.
  2. .:: Geoportale Nazionale ::., su pcn.minambiente.it. URL consultato il 10 agosto 2017.
  3. Piano Acque 2015 (PDF), su adbpo.it.

Voci correlate


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