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La localizzazione del corso originale dei fiumi Rubicone e Pisciatello è stata per lungo tempo oggetto di controversia fra i paesi attraversati da tali corsi d'acqua, che se ne contendono il prestigio storico.


La controversia


La controversia, di origine secolare, riguarda l'identificazione del corso d'acqua che, per la Repubblica romana del I secolo a. C., costituiva il confine del territorio italico entro il quale era proibito l'accesso di truppe in armi, e che fu invece attraversato da Giulio Cesare, con le sue truppe, atto che diede inizio a una nuova guerra civile, dopo quella tra Mario e Silla[1].

È facile confondere il corso del Pisciatello (Urgone) e del Rubicone (Fiumicino) in quanto le loro sorgenti hanno origine nella stessa area collinare situata nel comune di Sogliano al Rubicone, sulle pendici del colle di Strigara. I fiumi scendono in valli parallele, per sfociare nel mare nella zona di Gatteo. L'Urgone, che in pianura muta il proprio nome in Pisciatello, nasce sul versante nord del colle di Strigara a 360 metri di altezza, scende in direzione nord, passando tra Montecodruzzo e Monteleone, poi prende direzione nord est, per giungere infine in pianura nei pressi di Calisese. Secondo una ipotesi,[2] il suo corso sarebbe variato nel corso dei secoli solo nella parte che scorre in pianura. Il Pisciatello, chiamato anche in dialetto romagnolo Urgòn, come già documentato da antiche carte[3], confluisce in prossimità del mare nel Rigossa e nel Fiumicino, formando un'unica foce. Il Rubicone, (Fiumicino), nasce sempre dal Colle di Strigara, sul versante nord est, anch'esso a un'altezza di circa 360 metri s.l.m., e, mantenendo sempre una direttrice rettilinea nord est, passando tra Borghi e Roncofreddo, giunge in pianura a Savignano sul Rubicone, per proseguire in direzione sud-nord. Il suo tracciato nel corso dei secoli apparentemente non è mutato, e infatti, prima di confluire, come già detto, assieme alla Rigossa e al Pisciatello in un'unica foce, bagna le località di Fiumicino e Capanni, che da diversi secoli esistono in riva al fiume.

Secondo un'altra ipotesi, il Rubicone avrebbe mutato diverse volte il suo corso sia per cause naturali sia per attività umana di regolazione delle acque (a partire dall'Alto Medioevo), e per questo motivo non è oggi possibile affermare quale fosse il vero Rubicone attraversato da Cesare. Straripamenti, piene e anche interventi umani infatti avrebbero modificato, presso la frazione di Calisese, l'alveo, portandolo a confluire nel Pisciatello. Il vecchio letto del Rubicone venne, secondo alcuni, ribattezzato Rigoncello. Comunque non si conosce con esattezza, se Cesare abbia oltrepassato l'attuale Rigoncello, l'attuale Pisciatello, o l'attuale Rubicone, che scorre a Savignano e che un tempo si chiamava Fiumicino.

A tutt'oggi non si è ancora venuti a capo della controversia sulla reale identificazione del fiume, e diversi paesi della provincia di Forlì-Cesena ne reclamano la paternità in base a prove e documenti di diversa entità. Ad esempio, fonti medioevali, reperibili presso l'Archivio Arcivescovile di Ravenna, indicherebbero come l'originario Rubicone, quello che oggi le carte chiamano Pisciatello, documentata intorno all'anno 1000 a Calisese, sia da riferire al nome Rubicone. A sostegno dell'attuale identificazione con il Fiumicino, vi è invece, oltre all'abbondanza di reperti archeologici di epoca repubblicana in corrispondenza dell'abitato del Compito, a testimoniare l'esistenza di un centro abitato, l'evidenza che il tracciato del corso d'acqua è preso come riferimento dell'andamento delle maglie centuriate circostanti.[4]


L'ipotesi Rubicone-Fiumicino


Estratto della Tabula Peutingeriana tra Ravenna e Rimini
Estratto della Tabula Peutingeriana tra Ravenna e Rimini

La prima traccia letteraria che cita il corso d'acqua, appare nel De vita Caesarum, quando Svetonio ne descrive l'attraversamento da parte di Giulio Cesare il 12 gennaio del 49 a.C.

Altra menzione scritta del Rubicone appare sulla Tabula Peutingeriana. Questa tavola, realizzata nel XIII secolo, è una copia degli itinerari e delle strade romane del III- IV secolo circa[5]. La tavola riporta diversi nomi di località e di fiumi con le relative distanze: sulla Via Popilia da Ravenna a Rimini a 12 miglia da Arimino c'è la bocca di fl. Rubico (il fiume Rubicone), a 3 miglia da fl. Rubico è ubicato l'abitato di Ad Novas (Cesenatico), a 11 miglia da Ad Novas il fl. Sabis (fiume Savio), a 11 miglia da fl. Sabis Ravenna. Sulla Via Emilia da Piacenza a Rimini, a 12 miglia da Arimino e a occidente del fiume Rubicone, è situato l'abitato di Ad Confluentes e a 8 miglia da Curva Cesena (Cesena).

Supponendo che, sulla Tabula Peutingeriana, Ad Confluentes corrisponda alla giunzione della via Emilia e del fl. Rubico, il toponimo ricondurrebbe all'ipotesi dell'attuale Rubicone, nei pressi di Savignano sul Rubicone.

La Tavola Peutingeriana va intesa principalmente come un itinerario stradale, e non come una rappresentazione cartografica esatta della superficie terrestre[6]. Si deve tuttavia rilevare come, significativamente, il fiume Rubicone sia rappresentato ad est della località di Ad Confluentes (San Giovanni in Compito), in corrispondenza con il tracciato del Rubicone-Fiumicino (Rubicone attuale). Uno studio della centuriazione del territorio riminese-cesenate mostra come il Rubicone-Fiumicino sia pressoché ortogonale alla Via Emilia, nonché equidistante dai centri di Rimini e Cesena. L'intersezione si trova inoltre a metà di un tratto della via Emilia, pressoché rettilineo, il quale termina con un brusco cambio di direzione, in corrispondenza dell'abitato di Compito. Tali caratteristiche sono comuni alla maggior parte dei confini amministrativi di epoca romana situati nel territorio dell'attuale Emilia-Romagna.[7]


L'ipotesi Rubicone-Pisciatello



Sconvolgimento climatico


Risulta che, nel corso dell'Alto Medioevo, tra gli anni 400 e 750, avvenne un notevole cambiamento climatico: vennero registrate temperature più basse, ebbe luogo un avanzamento dei ghiacciai, un aumento delle precipitazioni, per non dimenticare alcuni sismi di notevole entità. È evidente che questi furono secoli di grandi mutamenti idrogeologici che causarono violenti straripamenti fluviali ed erosioni del suolo con lo spostamento di enormi e il sollevamento di depositi alluvionali che hanno notevolmente modificato il territorio[8]. Nello stesso periodo le invasioni barbariche causarono la decadenza della vita civile e delle conoscenze tecniche.

Un'altra prova è portata da Procopio di Cesarea, storico bizantino del VI secolo, il quale, nei suoi resoconti della guerra tra l'imperatore Giustiniano I e i Goti, scrisse che il generale Narsete (552-553), conobbe maggiori difficoltà nell'avanzare in questa zona molto fangosa tra Ravenna e Rimini. Zona occupata da alcune abitazioni su terre sopraelevate della riva adriatica[9].


Modifiche al tracciato in epoca medioevale?


L'ipotesi che il fiume Pisciatello corrisponda all'antico Rubicone si basa sul nome dialettale "Urgon", che contraddistingue tale corso d'acqua in territorio collinare, il quale sarebbe una deformazione del nome latino Rubiconis. Un ulteriore indizio è costituito dalla presenza della pieve di "Sancti Martini in Robigo", documentata in una pergamena risalente al 963, per la quale, il toponimo Robigo, sarebbe anch'esso da riferirsi al Rubicone. Il percorso in pianura del Rubicone di epoca romana, coinciderebbe con l'alveo dell'attuale fosso Rigoncello, fino alla confluenza con l'attuale Rubicone-Fiumicino, prima della foce. Il vecchio percorso dei corsi d'acqua della zona, in epoca romana, è stato definito così dal Veggiani, uno studioso sostenitore di tale ipotesi:

In epoca altomedioevale, le modifiche intercorse al tracciato dei corsi d'acqua sarebbero state le seguenti:

Tracce di un paleoalveo fluviale sarebbero visibili in corrispondenza dell'attuale frazione di Bulgaria.


La rete stradale


Anche il sistema stradale subì dei cambiamenti. La via romana Popilia, fu sostituita da una nuova strada costiera, la Via Littorale (oggi Romea), più vicina al mare, mentre la via del Confine, che proveniva da Pisignano, si interruppe all'altezza di Villalta e fatta deviare al sud, passando per Sala, S. Angelo e Gatteo per raggiungere la Via Emilia tra Savignano e Compito.


Documenti del XIII secolo


Una documentazione relativa a una controversia, risalente al 1268, tra l'abbazia di Classe e il comune di Cesena, riferisce l'esistenza di un Pissatellus vetus e di un Pissatellus novum[10]. Dopo un mutamento climatico negativo avvenuto a cavallo dell'XI e XII secolo, il Pisciatello riprese il suo vecchio percorso romano fino al piccolo villaggio di Bagnarola, per poi aprirsi un altro letto più a sud, in direzione di Ponte Rosso, per via di un canale di bonifica[11]. Il Pisciatello prese così il nome di Pissatellus novum.


Documenti del XIV e XV secolo


Giovanni Boccaccio (1313-1375), nel XIV secolo, nel suo trattato[12] identificava il Rubicone con il Pisatellum, oggi conosciuto come torrente Pisciatello.

Nel 1371 viene redatta la Descriptio Romandiolae, un censimento avente per oggetto il territorio romagnolo, da parte del cardinale Anglico de Grimoard, legato pontificio per Bologna e la Romagna. In tale documento vengono riportati gli aspetti del territorio, quali centri abitati, castelli, elementi fisici, oltre a usi e costumi in voga tra la popolazione. In tale documento viene denominato Rubico, il corso d'acqua corrispondente al Fiumicino, distinguendolo dal Rigossa e dal Pissadellus[13]

Alla fine del XV secolo, e precisamente nel 1496, il Pisciatello fu allontanato artificialmente da Cesenatico, dove, con i suoi straripamenti, causava danni alle saline e al Porto di Cesenatico venendo deviato nella sua vecchia fossa, dove tuttora si trova, ossia nell'alveo del Fiumicino-Rigoncello-Rigossa.


Documenti del XVII e XVIII secolo



Per il fiume Uso


Durante questi due secoli, si cercò di convincere, attraverso prove e testimonianze, che il fiume Luso, oggi chiamato Uso, era il vero Rubicone.

Nel 1748, Bianchi rilancia la polemica attraverso notizie, in "stile Boccaccio", nelle quali riguardo al fiume Uso "sosteneva che tutti gli eruditi sono e saranno sempre per il Rubicone vero".


Per il Pisciatello



Note


  1. Celebre la frase "Alea iacta est", "il dado è tratto", pronunciata poco prima dell'attraversamento del fiume.
  2. Escluso il tratto collinare del suo corso rimasto immutato.
  3. Secondo alcune teorie, storpiatura dell'originario nome latino Rubico, secondo altre, semplicemente, dalla voce latina Rivum o Rigum = corso d'acqua.
  4. Susanna Calandrini, Storia di San Mauro Pascoli, Il Ponte Vecchio, Cesena, 2000, ISBN 88-8312-105-8.
  5. Il Rubicone di Antonio Veggiani – Società Editrice Il Ponte Vecchio
  6. La dimensione nord-sud è notevolmente schiacciata.
  7. Gianluca Bottazzi (Università di Parma), Le centuriazioni di Ariminum: prospettive di ricerca
  8. A. Veggiani, L'uomo e le vicende della natura in Storia di Cesena III. La dominazione pontificale, Rimini, 1969, p. 520
  9. Procopio, le guerre persiana, vandala, gotica, Torino, 1977, p. 740
  10. M. Fantuzzi, doc. n. LXVII : Divisione di terreni fra la città di Cesena ed il Monastero di S. Apollinare in Classe di Ravenne (22 novembre 1268)
  11. A. Veggiani, Origine ed evoluzione del territorio di Cesenatico, in « la Marineria Romagnola, l'uomo, l'ambiente », 1978, p. 20
  12. Trattato: "De montibus, silvis, fontibus, lacubus, fluminibus, stagnis seu paludis, et de nominibus maris liber", 1360. Trad. ita. "Tra le montagne, foreste, sorgenti, laghi, fiumi, stagni o piscine, il libro dei nomi del mare".
  13. L.Mascanzoni, La Descriptio Romandiolae del cardinale Anglic. Introduzione e testo (Società di studi romagnoli).
  14. G. Villani, Ariminesis Rubicon in Cæsenam Claramontii, Arimini 1641
  15. A. Pecci, Note storico-bibliografiche intorno al Fiume Rubicone, Bologna 1889, p. 25.
  16. Nov., tomo VII, n. 50, 16 dicembre 1746, col. 790.
  17. G. Urbani, Raccolta di Scrittori e Prelati Riminesi, SC-MS. 195, BGR, p. 764.
  18. le biografie di G. P. Giovenardi (1708-1789) in SC-MS 227, Miscellanea Ariminensis Garampiana, Apografi, BGR

Bibliografia



Voci correlate





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