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Il Ghiandone è un torrente della provincia di Cuneo; è il primo affluente di un certo rilievo in sinistra idrografica del Po. A monte di Barge prende il nome di Torrente Infernotto e bagna l'omonima valle alpina; il perimetro del suo bacino è di 54 km.[1]

Disambiguazione – "Infernotto" rimanda qui. Se stai cercando il locale sotterraneo denominato "infernòt", vedi infernotto (locale).
Ghiandone
Stato Italia
Regioni Piemonte
Lunghezza23,8 km[1]
Portata media1,8 m³/s[1]
Bacino idrografico100,1 km²[2]
Altitudine sorgente2 200 m s.l.m.
NascePunta Ostanetta
SfociaPo
44°44′10.07″N 7°26′57.23″E
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Percorso


Barge: il ponte della Madonna delle Combe
Barge: il ponte della Madonna delle Combe

Il torrente nasce con il nome di Rio Rocca Nera sul versante orientale della Punta Ostanetta quindi, scendendo verso est, prende il nome di Torrente Infernotto e raccoglie le acque della valle omonima. Raggiunto il centro di Barge riceve da destra la confluenza del Rio Chiappera e cambia ancora il nome in quello di Torrente Ghiandone, che conserverà fino alla confluenza nel Po. Dopo avere sfiorato le estreme propaggini settentrionali del Monte Bracco esce nella pianura saluzzese e segna per un certo tratto il confine tra il comune di Barge e quelli di Envie e Revello. Poco a nord dell'abbazia di Staffarda riceve da sinistra il suo principale affluente, il Torrente Grana di Bagnolo. Confluisce infine nel Po a quota 260 m nel punto dove convergono i territori comunali di Cardè, Revello e Barge.[3]


Principali affluenti



Stato ambientale


Le acque del Ghiandone alla confluenza con il Po sono di qualità relativamente elevata e il loro apporto migliora notevolmente lo stato ambientale del fiume, molto compromesso dall'inquinamento dovuto agli scarichi dei centri abitati del Saluzzese. Proprio per la buona qualità delle sue acque il torrente è ricco di pesci, anche se negli ultimi anni la situazione è lievemente peggiorata per la saltuaria presenza di liquame suino e per alcuni malfunzionamenti del depuratore di Barge.[4]


Proverbi


«Pò a l'é nen Pò,
fin che Giandon a l'é nen sò.[5]»


Note


  1. AA.VV., Elaborato I.c/5 (PDF), in Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici, Regione Piemonte, 1º luglio 2004. URL consultato il 7 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2012).
  2. AA.VV., Elaborato I.c/7 (PDF), in Piano di Tutela delle Acque - Revisione del 1º luglio 2004; Caratterizzazione bacini idrografici, Regione Piemonte, 1º luglio 2004. URL consultato il 7 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  3. Carta Tecnica Regionale raster 1:10.000 (vers.3.0) della Regione Piemonte - 2007
  4. Impariamo a conoscere il Po e il suo ambiente; Piero Strobino, Silvio Marocco e Pierangelo Osella; Amici del Po di Villafranca Piemonte, anno 2005, , on-line in .pdf su spazioinwind.libero.it/strobino (consultato nel luglio 2010)
  5. Dal piemontese: il Po non è il Po / finché il Ghiandone non è suo.

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