Il Conca è un fiume dell'Appennino riminese. È un corso d'acqua a carattere torrentizio.
Conca | |
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Stato | ![]() |
Regioni | ![]() ![]() |
Lunghezza | 47 km |
Portata media | 1,5 m³/s |
Altitudine sorgente | 1 200 m s.l.m. |
Nasce | monte Carpegna 43°48′20.01″N 12°19′22.31″E |
Sfocia | Mare Adriatico 43°58′20.96″N 12°43′14.35″E |
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Nasce a oltre 1300 metri di altitudine dal monte Carpegna. Dopo un corso di circa 47 km prevalentemente rettilinei sfocia nel mare Adriatico. Nel suo ultimo tratto fa da confine tra i comuni di Cattolica e di Misano Adriatico (ma la foce del fiume appartiene completamente al territorio di quest'ultimo comune).
Riceve due affluenti nel comune di Misano Adriatico: la Fossa del molino ed il Ruscello.
Il tratto iniziale scorre nel comune di Montecopiolo (RN). Attraversa le località di Monteboaggine, Monte Cerignone (qui entra nella provincia di Pesaro-Urbino), il territorio comunale di Monte Grimano Terme fino a raggiungere la piana di Mercatino Conca da dove il suo letto si allarga e il suo corso rallenta. Il fiume poi rientra in provincia di Rimini attraversando Santa Maria del Piano di Montescudo-Montecolombo, toccando Taverna, Morciano di Romagna, San Clemente, Pianventena, San Giovanni in Marignano, per riversarsi, presso Portoverde, nel mare Adriatico.
Nel 1978 è stata costruita lungo il suo corso, per volontà dei comuni circostanti, una diga artificiale che ha formato un lago artificiale, il bacino del Conca: l'opera, ubicata a tre chilometri dal mare, aveva lo scopo di rifornire e mantenere a livello le falde acquifere, dalle quali era poi prelevata l'acqua e convogliata nella rete degli acquedotti comunali, oltre ad impedire il fenomeno della subsidenza. Negli anni '90 il rifornimento idrico assicurato dall'Acquedotto della Romagna ha reso sostanzialmente inutile a tali fini l'utilizzo della diga, i cui impianti vengono ora attivati solo durante la stagione estiva.[1]
Attorno ad essa e lungo il tratto terminale del fiume, tra Cattolica e Morciano di Romagna, si stende il Parco fluviale del Conca.
La sua creazione creò non pochi problemi di erosione all'arenile a causa dell'ubicazione a tre chilometri dalla foce dello stesso fiume[senza fonte].
Le specie ittiche presenti nelle sue acque riguardano in maggior modo i ciprinidi: possiamo trovare la carpa, il cavedano, il barbo padano e la più comune alborella. Nella zona della foce sono presenti inoltre pesci acqua salmastra, prevalentemente anguilla e cefali.
Nei secoli passati si riportava una leggenda secondo la quale al largo della foce si trovavano i resti sommersi di un'antica città denominata Conca o Crustumium (l'antico nome latino del fiume). È invece documentata storicamente la presenza di una città chiamata Conca, probabilmente sulla riva del fiume, risultata poi distrutta, si presume a causa di una violenta alluvione.
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