Il lago ex SNIA - Viscosa, o lago Ex SNIA o lago eXSnia[2][3], chiamato anche lago Sandro Pertini[4] o lago Bullicante[5], è uno specchio d'acqua di Roma, alimentato dalle acque sorgive dell'antico fosso della Marranella. È ubicato nel V Municipio capitolino, nella parte orientale della città. La sua genesi, del tutto accidentale, risale agli anni '90 del Novecento e si deve a un errore umano avvenuto durante lavori di sbancamento in un cantiere per la costruzione di un parcheggio sotterraneo.[6]
Lago ex SNIA - Viscosa | |
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Lago Ex SNIA, febbraio 2018 | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Comune | Roma |
Coordinate | 41°53′42.31″N 12°32′21.13″E |
Dimensioni | |
Superficie | 0,01[1] km² |
Profondità massima | 6 m |
Profondità media | 2 m |
Idrografia | |
Origine | Scavi |
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Situato in una posizione incuneata fra il quartiere Pigneto, via Prenestina, via di Portonaccio, e il quartiere di Casal Bertone, il lago Ex SNIA sorge su un'area industriale dismessa che aveva ospitato l'opificio della CISA Viscosa, il cui stabilimento fu chiuso nel 1954[7]. I terreni del complesso industriale confluirono nel patrimonio della SNIA Viscosa nel 1969, che aveva incorporato per fusione la CISA[7]. Nel 1982 la proprietà cedette terreni e immobili alla Società Immobiliare Snia s.r.l. che li rivendette nel marzo 1990 a un'immobiliare, Società Pinciana 188 Srl[7]. Nell'aprile dello stesso anno, la proprietà ottiene la concessione edilizia per la costruzione di un immobile con destinazione produttiva[7]. Nel novembre 1990 la società immobiliare viene acquisita dalla Ponente 1978 Srl, società di proprietà dell’imprenditore edile Antonio Pulcini[7].
Il lago si è creato a seguito di un "incidente" occorso nel 1992[7], durante i lavori di costruzione di un parcheggio interrato condotti da un'azienda edile facente capo proprio a Pulcini.
Evidentemente si è fatta poca attenzione alla storia della località, che un tempo si chiamava Acqua Bullicante (una via a poche decine di metri dal sito, porta infatti tale nome) e non si sapeva che proprio lì sotto scorreva il fosso della Marranella, mentre ancora più in profondità, a soli 5 metri dal piano di campagna, si trovava una falda acquifera[8], un'acqua minerale purissima. Durante gli scavi fu intercettata la falda che cominciò a sgorgare e a riempire l'invaso artificiale creatosi con i lavori. All'inizio, nel tentativo di scongiurare il prevedibile blocco dei lavori, la società di costruzioni mise in atto un espediente, deviare il flusso d'acqua convogliandolo nelle fognature. Il rimedio si rivelò maldestro e determinò il sovraccarico delle fogne e l'esplosione delle condotte, con conseguente allagamento di largo Preneste. L'acqua ha finito con l'invadere l'invaso artificiale rendendo l'area impraticabile a ulteriori lavori di sbancamento e costruzione, determinando, così, la creazione di un laghetto che la vena continua ad alimentare garantendone l'equilibrio idrico.[9]
Nel giugno del 2020 è stato istituito il monumento naturale denominato Lago ex SNIA - Viscosa.[10].
Il lago è all'interno del parco pubblico detto "delle Energie". Le sue acque sono pulite e balneabili e vi sono possibili attività sportive acquatiche come la pratica della canoa e del nuoto. Per estensione della superficie supera il laghetto di Villa Borghese[1] e per questo dovrebbe essere il più grande all'interno dell'anello ferroviario che cinge la capitale. Il lago presenta una ricca biodiversità[11]. Nell'area SNIA sono presenti 359 specie spontanee di piante superiori, mentre nell'area pubblica del laghetto 225 specie, per lo più tipiche dei pascoli della campagna romana come Scabiosa maritima, Dasypyrum villosum, Secutigera cretica, Securigera securidaca. Intorno al lago si sviluppa una rigogliosa vegetazione sia di specie spontaee (Salix alba, Populus alba, Phragmites australis) che esotiche (Robinia pseudacacia).[12]
Particolarmente ricca è l'avifauna (72 specie), con specie come il germano reale, il martin pescatore, il fagiano comune, insieme con specie di passaggio come il falco pellegrino e la beccaccia.[12]
Per accedere al lago è possibile entrare nel Parco delle Energie accedendo da via di Portonaccio.
Nel 2014 per i venticinque anni della trasmissione Blob su Rai3 viene trasmesso in anteprima[1] un video, Il lago che combatte[13],che sancisce ufficialmente la battaglia per la salvezza del laghetto. Il video prodotto con regia di Marcello Saurino[14][15], è frutto di una collaborazione che ha le sue radici nei teatri occupati di Roma, tra un gruppo underground rap, Assalti Frontali e un altro gruppo musicale romano, Il Muro del Canto.[16] La canzone racconta la storia del lago salvato dalla speculazione edilizia[17]. L'impegno di questi artisti per la valorizzazione del lago continuerà poi con successo attraverso concerti, manifestazioni popolari[18] e produzione di altri video [19] [20].
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