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Il lago di Ledro si trova in una valle sospesa che congiunge la valle del Chiese con il lago di Garda. A una altezza di 655 m, la sua superficie è di 2,187 km² e ha una circonferenza di circa 10 km. Nel lago è possibile la balneazione.

Lago di Ledro
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
Coordinate45°52′36″N 10°45′02″E
Altitudine655 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie2,187 km²
Profondità massima48 m
Idrografia
Origineglaciale
Immissari principaliMassangla
Emissari principaliPonale
Isoleno
Lago di Ledro

Negli anni ottanta, nell'autunno del 2009 e nel novembre 2011, parte del lago si è tinta di rosso per la fioritura dell'alga oscillatoria rubescens, indicatrice di un'aumentata trofia del lago.[1]


Geografia


Il lago di Ledro ha una forma stretta ed allungata, situato a nord-ovest del Lago di Garda ad un'altitudine di 655 m slm.


Storia


Panorama del lago
Panorama del lago
Il lago e il monte Cadria
Il lago e il monte Cadria
Mezzolago
Mezzolago

Il territorio della valle subì nel maggio del 1915, con lo scoppio della prima guerra mondiale, lo sgombero della popolazione, trasferita in alcuni campi di raccolta situati in Boemia/Moravia (Cechia) e Austria.

La valle divenne zona di guerra con a sud le linee italiane dilatate fino alle pendici della catena dei monti settentrionali (monte Vies, La Cocca, Costa di Salò, San Giovanni) e comprendente tutti i centri abitati; direttamente a contatto con quella italiana, a nord, la linea austriaca arroccata sulle creste a dirupo del Monte Cadria, Tomeabrù, Parì, Cima d'Oro, Valdes, Rocchetta, Cima Capi; alle spalle di questa, nella frazione di Campi (Riva del Garda), il forte Tombio a ulteriore rafforzamento dei trinceramenti di alta quota, fra i 1600 ed i 2000 metri.

È possibile visitare buona parte della linea austro-ungarica e le trincee di collegamento poiché scavate in roccia a notevole profondità, verticale e orizzontale, lungo tutto il versante nord, da ovest a est, partendo dal forte di Lardaro fino a Riva del Garda. Le prime linee italiane d'assalto, proprio a causa della loro posizione ravvicinata alla prima austriaca, sono pressoché scomparse salvo alcune scavate in roccia e visitabili a Tiarno di Sopra e di Sotto, Bezzecca, nei pressi di Cima d'Oro e San Giovanni. La terza linea italiana, a sud, si estendeva dal Monte Nodic in frazione Pregasina di Riva del Garda correndo lungo Cima Fortini, monte Carone, passo Nota, Tremalzo e scendeva fino a Storo; questa è ancor'oggi ben visibile e praticabile col rampichino e fuoristrada; sono inoltre visibili alcune fortificazione italiane in calcestruzzo nella piana di Pur e all'imbocco della valle di Concei.

Durante i quasi 4 anni del conflitto, nella valle non si ebbero scontri fra grandi unità data l'esiguità dello spazio e la morfologia delle linee montane, particolarmente adatte alla difesa. All'inizio del conflitto i reparti italiani avanzarono fino a contatto con la linea austriaca accuratamente preparata in cresta da un paio d'anni e fornita di campi minati e filo spinato; forti combattimenti si ebbero a San Giovanni ed allo Sperone, nei pressi di Cima d'Oro a quota 1336 m e a Costa di Gargnano; nella valle di Concei frequenti furono gli scontri fra pattuglie di esploratori ed incursori di ambo gli eserciti così come notevoli i bombardamenti dell'artiglieria italiana contro le fortificazioni di alta quota.

Alla fine del 1918, con il crollo del fronte austro-ungarico, ogni posizione fu abbandonata e successivamente i numerosi recuperanti locali di materiali di valore (ferro, rame, polvere pirica, munizioni) divelsero tutte le corazzature dalle cupole, dalle porte e dalle luci. L'artiglieria austriaca, dai forti di Riva e Campi, a disturbo della linea italiana, provocò la distruzione e l'incendio di tutti i centri abitati della valle di Ledro la cui ricostruzione fu opera dalla popolazione locale rimpatriata nel 1919 e supportata dal genio militare italiano con materiali da costruzione, mezzi di trasporto e supporto logistico quale cucine da campo, vettovagliamento, alloggi e terminò nel 1924.


Museo


Palafitte di Ledro
Palafitte di Ledro
Lo stesso argomento in dettaglio: Museo delle palafitte del lago di Ledro.

Presso la sponda orientale del lago all'altezza dell'emissario Ponale sono stati ritrovati dei reperti di una civiltà palafitticola dell'Età del bronzo, i quali rendono il lago un sito archeologico ed il relativo museo di rilevanza mondiale. Sulla sponda del lago è stato ricostruito un villaggio a palafitta simile a quello esistente nell'antichità.[2]


Note


  1. "Il lago di Ledro si tinge di rosso", la Repubblica.it, 29 ottobre 2009.
  2. Museo delle palafitte del lago di Ledro, su palafitteledro.it. URL consultato il 27 dicembre 2007.

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[de] Ledrosee

Der Ledrosee (italienisch Lago di Ledro) ist ein Bergsee in den Gardaseebergen im Trentino.

[en] Lago di Ledro

Lago di Ledro is a lake in Trentino, northern Italy. The lake is at an elevation of 655 metres (2,149 ft), and its surface area is 2.187 km2 (0.844 sq mi).

[fr] Lac de Ledro

Le lac de Ledro (en allemand : Ledrosee) est situé dans les montagnes autour du lac de Garde dans la province autonome de Trente.
- [it] Lago di Ledro



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