Il lago del Corlo (anche lago di Corlo e lago di Arsiè) è un bacino artificiale interamente compreso nel comune di Arsiè, in provincia di Belluno, Feltrino, realizzato nel 1954 con la costruzione di una diga lungo il torrente Cismon. Trae il nome dal Corlo, una piccola borgata situata nei pressi dello sbarramento.
![]() |
Questa voce sugli argomenti laghi d'Italia e Belluno è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
|
Lago del Corlo | |
---|---|
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Coordinate | 45°57′37.86″N 11°45′53.02″E |
Altitudine | 268 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 2,45 km² |
Profondità massima | 68 m |
Volume | 0,0488 km³ |
Idrografia | |
Origine | artificiale |
Bacino idrografico | 628 km² |
Immissari principali | Cismon |
Emissari principali | Cismon |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'invaso ha forma allungata e inizia a valle di Giaroni di Fonzaso, ma il livello delle acque è molto variabile; dopo il paese di Rocca, che sorge lungo la riva destra, si restringe ulteriormente, tant'è che viene attraversato da due ponti.
L'area occupata oggi dal lago era un tempo nota come piana del Ligont. Si trattava di una zona ricca di acqua e fertile, quasi interamente coltivata a pannocchie e tabacco. Andando verso sud si faceva più brulla e sassosa e vi si estraeva materiale da costruzione. Ai margini sorgevano la frazione Rocca e alcune borgate minori.[1]
Dopo la costruzione della diga, vennero sommersi gli abitati di Giuliat, Carrer, Caballau e Chiesa, mentre Carazzagno, Forcelletti, Zanetti e Corlo, trovandosi sulla riva sinistra del Cismon, rimasero isolate da Rocca. Anche quest'ultima fu in parte colpita e della vecchia parrocchiale si poté preservare solo il campanile. Su circa tremila residenti, duemilacinquecento dovettero emigrare.[1][2]
Altri progetti
![]() | ![]() |