Il lago Natron è un lago salino della Tanzania settentrionale situato nella Rift Valley africana a circa 600 metri di altitudine, vicino al confine keniota. Nei pressi della sua riva sudorientale si trova il Vulcano Gelai. Il lago, che raggiunge a malapena i tre metri di profondità, varia in ampiezza a seconda del livello di riempimento del proprio invaso.
Lago Natron | |
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Stato | ![]() |
Coordinate | 2°25′S 36°00′E |
Altitudine | 600 m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 600 km² |
Lunghezza | 65 km |
Profondità massima | 3 m |
Volume | 0,00035 km³ |
Idrografia | |
Bacino idrografico | 932 km² |
Immissari principali | nessuno |
Emissari principali | nessuno |
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Il suo colore caratteristico, un rosso scuro e profondo con striature biancastre superficiali dovute all'accumulo di sodio, è una particolarità comune a quel tipo di laghi in cui si verificano intensi cicli di evaporazione. Con l'evaporazione dell'acqua durante la stagione asciutta, il livello di salinità aumenta a un punto tale che colonie di microrganismi cominciano rapidamente a prosperare. Questi microrganismi comprendono i cianobatteri, piccoli batteri che si sviluppano in ambiente acquatico traendo nutrimento dalla luce solare con un procedimento simile alla fotosintesi clorofilliana delle piante. Tali batteri contengono il pigmento rosso vivo responsabile del colore del lago Natron, che assume tuttavia variazioni tonali tendenti all'arancio nelle parti dove l'acqua è meno profonda. Oltre a questi batteri, l'unico essere vivente che può sopravvivere presso le sue acque è il fenicottero minore, grazie ad uno strato protettivo corneo su zampe e becco: difatti l'acqua del lago Natron è non solo imbevibile, ma estremamente caustica anche per la pelle. Ciò è dovuto all'elevato contenuto di un composto naturale letale per moltissimi animali: il carbonato idrato di sodio, conosciuto, appunto, come natron.
Utilizzato in passato nelle operazioni di imbalsamazione per le sue proprietà disidratanti, il natron rende le acque del lago simili all'ammoniaca, con un pH estremamente basico (compreso tra 9 e 10,5), mentre la temperatura della stessa può raggiungere valori proibitivi (fino a 60 °C). Nessun animale può resistere in questo ambiente caustico, tranne varie specie di alghe, pesci estremofili e fenicotteri, le quali vivono solitamente nei margini del bacino. Al contrario di quanto si pensa il lago non ha proprietà pietrificanti sugli organismi viventi, ma semplicemente le spoglie già senza vita degli animali, entrate in contatto con l'acqua fortemente alcalina e ricca di sali, non subiscono l'effetto della decomposizione, venendo dunque imbalsamati e resi simili a statue[1].
Tale effetto è spiegato dal fotografo Nick Brandt, nel suo libro Across the ravaged land, nel quale ha pubblicato vari scatti che ritraggono i malcapitati animali, immortalandone le spoglie imbalsamate[2].
Sulle sponde del lago sono state girate le riprese del documentario naturalistico Il mistero dei fenicotteri rosa, girato dalla Disneynature, nuova divisione dell'industria cinematografica della Walt Disney Pictures.
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