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Uluṟu (pitjantjatjara /ˈʊ.lʊ.ɻʊ/) o Ayers Rock (/ˈɛərz ˈrɒk/), è il più imponente massiccio roccioso dell'outback australiano. Circondato dalla superficie completamente piana del bush, Uluṟu è visibile da decine di chilometri di distanza ed è celebre per la sua intensa colorazione rossa, che muta in maniera spettacolare (dall'ocra, all'oro, al bronzo, al viola) in funzione dell'ora del giorno e della stagione; caratteristiche che ne fanno una delle icone dell'Australia. La superficie, che da lontano appare quasi completamente liscia, rivela avvicinandosi molte sorgenti, pozze, caverne, peculiari fenomeni erosivi e antichi dipinti.

Uluṟu
Stato Australia
Stato federato Territorio del Nord
Altezza863 m s.l.m.
Prominenza348 m
Coordinate25°20′42″S 131°02′10″E
Altri nomi e significatiAyers Rock
Mappa di localizzazione
Uluṟu

Uluṟu si trova in Australia (Oceania) nel Territorio del Nord, nel Parco nazionale Uluṟu-Kata Tjuta, 450 km a sudovest della città di Alice Springs. Si tratta di un luogo sacro per gli aborigeni, formalmente riconsegnato dal governo australiano agli indigeni del luogo nel 1985.


Nome


Uluṟu è il nome aborigeno originale del luogo. Si pensa derivi dalla parola ulerenye, una parola Arrernte che significa "strano".
È anche un cognome comune nella zona.

Il primo non indigeno ad avvistare la formazione fu l'esploratore Ernest Giles, nell'ottobre del 1872. Vide il massiccio da molto lontano, e non poté avvicinarsi oltre a causa del lago Amadeus. Giles descrisse Uluṟu come "una pietra notevole" (espressione che non fu adottata come nome, a differenza di quanto accadde alle remarkable rocks di Kangaroo Island). Il 19 luglio dell'anno successivo, William Gosse battezzò la roccia Ayers Rock in onore dell'allora Premier del Sud Australia Sir Henry Ayers.

Nel 1993 fu istituita formalmente una doppia denominazione secondo la quale sia il nome aborigeno che quello inglese erano considerati nomi ufficiali. Il 15 dicembre 1993, Uluṟu fu ribattezzato Ayers Rock/Uluṟu e divenne la prima località con doppio nome nel Territorio del nord. Il 6 novembre 2002, il nome duale fu ufficialmente rovesciato, diventando Uluṟu/Ayers Rock per richiesta dell'Associazione Regionale del Turismo di Alice Springs. Attualmente, il nome originale aborigeno è quello più utilizzato per indicare la roccia, mentre "Ayers Rock" è utilizzato solo per indicare il relativo aeroporto. Il villaggio più vicino si chiama Mutitjulu.


Descrizione


Uluṟu nel pomeriggio
Uluṟu nel pomeriggio

Uluṟu è definito un monolito, ma più precisamente è una parte di una formazione rocciosa monolitica, composta da un enorme blocco di roccia arenaria, molto più grande e in gran parte sotterranea[1] che comprende anche i Kata Tjuta e il Monte Connor. L'Uluṟu si staglia per circa 350 m rispetto al territorio circostante e sprofonda nel terreno per circa 7 km; ha un'altitudine di 864 m s.l.m.; ha una circonferenza di circa 9 km, ed è caratterizzato da una superficie molto dura e pareti estremamente lisce a strapiombo.

Caratteristica notevole del massiccio è il modo in cui esso sembra cambiare colore nelle diverse ore del giorno e nei diversi mesi dell'anno; alba e tramonto, in particolare, producono veloci variazioni di colore estremamente spettacolari (probabilmente la più grande attrazione turistica australiana). Questi effetti di colore sono dovuti a minerali come i feldspati che riflettono particolarmente la luce rossa. Il massiccio è costituito in larga parte di ferro e il suo colore rosso è dovuto all'ossidazione.

Vicino all'estremità ovest di Uluṟu si trova la comunità aborigena di Mutitjulu (pop. circa 300). La popolazione locale si chiama Pitjantjatjara o Anangu (che significa "gente" in lingua Pitjantjatjara). A 17 km di distanza, appena fuori dal National Park, si trova invece il paese turistico di Yulara (pop. 3000).

A 25 km da Uluṟu si trovano i monti Kata Tjuta, letteralmente "molte teste", che fanno parte della stessa formazione rocciosa e hanno un simile colore rosso. I Pitjantjatjara e gli Yankunytjatjara chiamano i turisti che vanno a visitare Uluṟu e i Kata Tjuta minga tjuta, che significa "formiche", così da descrivere l'immagine che danno dalla cima di queste formazioni.


Uluṟu nella mitologia aborigena


I fenomeni corrosivi sulla superficie di Uluṟu sono spiegati dai miti della formazione del dreamtime
I fenomeni corrosivi sulla superficie di Uluṟu sono spiegati dai miti della formazione del dreamtime

Uluṟu ha un ruolo particolare nella mitologia del dreamtime ("era del sogno", o tjukurpa) delle popolazioni del luogo. In generale, il tjukurpa è un insieme di "miti di formazione", volti a spiegare le caratteristiche geografiche del territorio (pozze, montagne, caverne e così via) come "tracce" dei viaggi e delle azioni di esseri ancestrali (vissuti, appunto, nell'"epoca del sogno" che precede la memoria umana). Inoltre, gli aborigeni ritengono che questi elementi geografici mantengano per sempre l'essenza vitale e creativa degli esseri che l'hanno generata. Queste creature ancestrali sono generalmente descritte come giganti in parte umani e in parte simili ad animali o piante.

Il sito di Uluṟu porta i segni dell'attività di numerose creature ancestrali. La maggior parte dei miti su Uluṟu, sulle sue caverne, le sue pozze, le sue sorgenti, o le caratteristiche del paesaggio circostante sono segrete, e non vengono rivelate ai piranypa (i non-aborigeni); solo gli elementi generali della storia della formazione dell'Uluṟu sono noti.

Secondo il mito, Tatji, la Lucertola Rossa, che abitava nelle pianure, giunse a Uluṟu. Lanciò il suo kali (boomerang), che si piantò nella roccia. Tatji scavò la terra alla ricerca del suo kali, lasciando numerosi buchi rotondi sulla superficie della roccia. Questa parte della storia è volta a spiegare alcuni insoliti fenomeni di corrosione sulla superficie di Uluṟu. Non essendo riuscito a trovare il suo kali, Tatji morì in una caverna; i grossi macigni che vi si trovano oggi sono i resti del suo corpo.

Un altro mito riguarda due fratelli bellbird (un uccello australiano della famiglia dei passeri) che cacciavano un emù. L'emù fuggì verso Uluṟu e due uomini lucertola dalla lingua blu, Mita e Lungkata, lo uccisero e lo macellarono. (Alcuni grossi macigni nei pressi di Uluṟu sono interpretati come pezzi della carne dell'emù). Quando i fratelli bellbird giunsero sul posto, gli uomini lucertola diedero loro un misero pezzetto di carne, sostenendo che non c'era altro. Per vendetta, i fratelli bellbird diedero fuoco al riparo degli uomini lucertola. Questi cercarono di fuggire scalando le pareti della roccia, ma caddero e arsero vivi. Questa storia spiega i licheni grigi sulla superficie della roccia nella zona dove si sarebbe tenuto il pasto (che sono considerati traccia del fumo dell'incendio) e due macigni semi-sepolti (i resti dei due uomini lucertola).

Queste e altre storie del dreamtime sono rappresentate da numerosi dipinti rupestri lungo la superficie di Uluṟu. Secondo la tradizione aborigena, questi dipinti vengono frequentemente rinnovati; fra gli innumerevoli strati di pittura, i più antichi risalgono a migliaia di anni fa. Diversi luoghi lungo il perimetro di Uluṟu hanno valenza religiosa particolarmente forte e i turisti che li visitano sono soggetti a diversi livelli di proibizione (per esempio di non avvicinarsi a determinati luoghi o non scattare fotografie).


Scalare Uluṟu


Scalatori e segnale di pericolo
Scalatori e segnale di pericolo

Gli aborigeni hanno richiesto più volte che i turisti non scalino il massiccio, sia perché si tratta di un luogo sacro nella mitologia aborigena del Tempo del Sogno, sia per motivi di sicurezza. Nel 1983, il Primo Ministro australiano Bob Hawke promise che avrebbe vietato la scalata. Tuttavia, quando il governo australiano restituì la proprietà di Uluṟu agli Anangu (il 26 ottobre 1985), furono poste le due condizioni che per 99 anni Uluṟu fosse gestito congiuntamente con l'associazione nazionale "National Parks and Wildlife" e che durante questo periodo fosse concesso ai turisti di scalare la roccia.

La scalata di Uluṟu è infatti un'attrazione turistica molto importante, e soprattutto molto apprezzata dai giapponesi, che costituiscono una percentuale significativa della popolazione di turisti in Australia. Sebbene nel 1964 sia stato posizionato sulla roccia un corrimano (esteso nel 1976), l'ascesa rimase piuttosto pericolosa a causa delle superfici ripide e lisce, della fatica della scalata (che dura circa un'ora) e, almeno in alcune ore e stagioni, del rischio di insolazioni; l'attacco di cuore è fra le principali cause di morte.

A partire dal 25 ottobre 2019[2] è stato effettivamente vietato scalare il massiccio[3].


La scomparsa di Azaria Chamberlain


Lo stesso argomento in dettaglio: Caso Azaria Chamberlain.

Nel 1980 la piccola Azaria Chamberlain, di soli due mesi di vita, scomparve mentre stava campeggiando nei pressi di Uluṟu con i suoi genitori, un pastore della Chiesa cristiana avventista del settimo giorno e sua moglie. La madre, Lindy Murchison Chamberlain, sostenne che Azaria fosse stata rapita da un dingo, ma fu accusata di omicidio e condannata, con un processo che fece moltissimo scalpore. Le prove scientifiche, a supporto della tesi del rapimento da parte del dingo, furono trascurate in favore di quanto diffuso nell’opinione comune, che aveva trovato molti elementi di sospetto nella personalità della coppia. La donna ricevette minacce di morte da parte di gente che la considerava realmente colpevole dell’omicidio. Si diffusero persino leggende metropolitane secondo cui la coppia aveva sacrificato la figlia sull’Ayers Rock nell’ambito di un rito della Chiesa avventista.[4]

Nel 1986, dopo numerosi appelli e oltre tre anni passati in cella, la Chamberlain fu prosciolta a seguito del ritrovamento di una giacchetta insanguinata della bimba a breve distanza da una tana di dingo. L'11 giugno 2012 dopo aver riesaminato le prove, un tribunale australiano ha annunciato: "Azaria è deceduta a Uluṟu il 17 agosto 1980 in seguito all'attacco di un dingo. Gli elementi che lo confermano sono chiari, convincenti ed escludono qualsiasi altra ipotesi"[5], ponendo così fine ufficialmente alla questione legale. Lindy Chamberlain e suo marito furono risarciti con 1,3 milioni di dollari australiani.

La storia di Lindy Chamberlain nella seconda metà degli anni ottanta ha ispirato al regista Fred Schepisi il film Un grido nella notte (A Cry in the Dark).


Cinema



Televisione



Note


  1. (EN) Karl S. Kruszelnicki, Uluru to you, ABC Science, 6 ottobre 2005.
  2. Uluru climbing ban: Tourists scale sacred rock for final time, BBC news, 25 ottobre 2019.
  3. Dal 2019 non si potrà più scalare l'Uluru, il famoso massiccio roccioso in Australia - Il Post
  4. Rapimento Azaria Chamberlain, su tpi.it. URL consultato il 9 novembre 2019.
  5. Guido Olimpio, La bimba fu presa da un dingo» La verità sulla madre dopo 32 anni, in Il Corriere della Sera, 12 giugno 2012.

Bibliografia



Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Uluru

Der Uluru (Pitjantjatjara: Uluṟu) [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}ulu'ɹu], englischer Kolonialname Ayers Rock, offiziell Uluru / Ayers Rock, ist ein Inselberg in der zentralaustralischen Wüste, der sich ca. 350 m über sein Umland erhebt.

[en] Uluru

Uluru (/ˌuːləˈruː/; Pitjantjatjara: Uluṟu [ˈʊlʊɻʊ]), also known as Ayers Rock (/ˈɛərz/ AIRS) and officially gazetted as Uluru / Ayers Rock,[1] is a large sandstone formation in the centre of Australia. It is in the southern part of the Northern Territory, 335 km (208 mi) southwest of Alice Springs.

[es] Uluru

El Uluru (del pitjantjatjara), también llamado Ayers Rock («Roca de Ayers» en español), es una formación rocosa compuesta por arenisca que se encuentra en el centro de Australia, en el Territorio del Norte, a 460 km al suroeste de Alice Springs,[1] dentro del Uluru-Kata Tjuta National Park.[2]

[fr] Uluru/Ayers Rock

Uluru/Ayers Rock est un inselberg en grès situé dans le Territoire du Nord, au centre de l'île principale de l'Australie. Il s'élève à 348 mètres au-dessus de la plaine et est situé à 335 kilomètres au sud-ouest d'Alice Springs. Découvert et gravi pour la première fois par William Gosse et Edwin S. Berry en 1873, il a été nommé en l'honneur d'Henry Ayers, Premier ministre et secrétaire en chef de l'Australie-Méridionale entre 1863 et 1877.
- [it] Uluṟu

[ru] Улуру

Улуру́ (англ. Uluru, Ayers Rock[2]) — массивное оранжево-коричневое скальное образование овальной формы, сформированное геологическими процессами около 680 миллионов лет назад. Расположено в Центральной Австралии — самом южном административном районе Северной территории, в точке, близкой к географическому центру континента. Находится в 340 км к юго-западу от города Алис-Спрингс. Скала — часть «Национального парка Улуру — Ката-Тьюта», занимающего 1300 квадратных километров и включённого в список Всемирного наследия ЮНЕСКО.



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