geo.wikisort.org - Montagne

Search / Calendar

Punta La Marmora (in lingua sarda Perda Cràpias) con i suoi 1.834 metri è la vetta più elevata della Sardegna[1]. Si trova nel Massiccio del Gennargentu, nel territorio amministrativo dei comuni di Desulo e Arzana.

Punta La Marmora
Punta La Marmora
Stato Italia
Regione Sardegna
Provincia Nuoro
Altezza1 834 m s.l.m.
Prominenza1 834 m
Isolamento204,65 km
CatenaMassiccio del Gennargentu
Coordinate39°59′N 9°20′E
Altri nomi e significatiPerda Cràpias
Mappa di localizzazione
Punta La Marmora

Descrizione



Origine e significato del nome


La vetta porta il nome del generale e scienziato Alberto Ferrero della Marmora, che descrisse l'Isola in due opere scientifico-letterarie; Voyage en Sardaigne, del 1826 e Itinéraire de l'île de Sardaigne, del 1860[2]. Il toponimo della montagna, nella lingua sarda, è Perda Crapìas[3] o Perdas Crapìas che significa Pietre Spaccate, Fessurate, per via della natura scistosa delle sue rocce che tendono a frantumarsi.


Territorio


Le rocce che formano la montagna, prevalentemente scisti, sono di natura metamorfica e risalgono al Paleozoico, epoca in cui ebbe inizio l'orogenesi ercinica[4].

La cima si presenta arrotondata e spoglia, ma le pendici sono parzialmente ricoperte da una vegetazione erbacea ed arbustiva particolare e condizionata, in maniera molto marcata, dalle caratteristiche climatiche sfavorevoli[4]. Sul versante occidentale, nella località di Su Sùssiu o S'Issùssiu che nel dialetto locale significa frana o colata di massi, vegeta un piccolo bosco di tassi millenari (Taxus baccata)[5].

Nelle giornate terse dalla cima si può ammirare un panorama che spazia su una gran parte della Sardegna. Si possono individuare sia le montagne della Corsica meridionale sia le colline di Cagliari, nonché i mari che circondano l'isola.


Clima


Durante la stagione invernale si verificano frequenti precipitazioni nevose, si superano sempre i due metri di neve in media (in alcuni punti si hanno nevai di svariati metri). I mesi di gennaio e febbraio sono quelli in cui si verificano le nevicate più copiose; la persistenza del manto nevoso è sempre notevole. Le nevicate invernali e primaverili talvolta creano dei nevai che resistono fino a giugno inoltrato. Di particolare forza sono i venti che sferzano la cima, con raffiche superiori ai 100 km/h[6].


Flora e fauna


La particolarità del clima ha consentito la sopravvivenza di una flora tipica montana. La specie più comune è il ginepro nano (Juniperus nana), spesso associato alla peverina di Gibilterra (Gerastium gibraltaricum), al timo erba-barona (Thymus herba-barona), alla viola sardo-corsa (Viola corsica) ed all'avena altissima (Arrhenatherum elatius). Nelle zone ventose sono presenti anche l'astragalo del Gennargentu (Astragalus genargenteus), la fienarola compressa (Poa compressa), la gramigna di Sardegna (Trisetum gracile), la festuca di Moris (Festuca morisiana) ed il paléo comune (Brachypodium pinnatum)[7]. Tra le rocce vegetano specie come la sassifraga sardo-corsa (Saxifraga cervicornis), la costolina appenninica (Robertia taraxacoides), la fienarola di Balbis (Poa balbisii), il garofano sicuro, l'arenaria balearica (Arenaria balearica), lo sparviere, l'asplenio settentrionale (Asplenium septentrionale) e la cinquefoglia di Sardegna (Potentilla crassinervia)[8].

La fauna è rappresentata dall'aquila reale (Aquila chrysaetos) e dal muflone (Ovis musimon), che trovano tra queste montagne il loro habitat naturale.


Escursionismo


La vetta è raggiungibile percorrendo alcuni sentieri escursionistici, curati dall'Ente foreste della Sardegna. Lungo il tragitto si trovano diversi punti panoramici ed aree attrezzate per la sosta. I percorsi attraverso i quali è possibile raggiungere la cima sono:


Note


  1. Ignazio Camarda, p.269.
  2. Alberto della Marmora, su sardegnacultura.it. URL consultato il 15 settembre 2010.
  3. Mirta Morandini, Salvatore Cuccuru, p.26.
  4. Ignazio Camarda, p.272.
  5. Citterio G., Puxeddu M.; Giannini R., La foresta relitta di roverella dei Monti del Gennargentu, Sardegna (PDF), in Forest@, vol. 4, n. 1, 2007, pp. 11-18. URL consultato l'8 ottobre 2010.
  6. Piero Angelo Chessa, Alessandro Delitala, 7. La neve, in Il clima della Sardegna, Sassari, Chiarella, 1997, pp. 17-20, ISBN non esistente. URL consultato il 18 ottobre 2010.
  7. Ignazio Camarda, pp.280-281.
  8. Ignazio Camarda, p.282.
  9. Sentiero Gennargentu T-721, su sardegnaambiente.it. URL consultato il 2 settembre 2010.
  10. Sentiero Girgini - Rifugio La Marmora T-722, su sardegnaambiente.it. URL consultato il 2 settembre 2010.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Montagna
Portale Sardegna

На других языках


[de] Punta La Marmora

Die Punta La Marmora ist der höchste Gipfel des Gennargentu-Massivs und damit die höchste Erhebung Sardiniens.

[en] Punta La Marmora

Punta La Marmora (Sardinian: Perdas Carpìas) is a mountain in the Gennargentu range, Sardinia (Italy).

[fr] Punta La Marmora

Le Punta La Marmora (en sarde : Perdas Caprias) est un sommet du massif du Gennargentu, dans la Barbagia en Sardaigne, Italie. Il est situé dans la province de Nuoro, entre les communes de Desulo et Arzana.
- [it] Punta La Marmora

[ru] Пунта-Ла-Мармора

Пунта-Ла-Мармора (итал. Punta-La-Marmora, сард. Perda Crapìas), также просто Ла-Мармора (итал. La-Marmora) — гора, расположенная в горном массиве Дженнардженту на острове Сардиния (Италия).



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии