La Pietra Alta (in piemontese: Pera Aota o Peraota)[1][2] è un masso erratico situato in comune di Caselette (TO, Italia), notevole per le sue dimensioni e per la posizione isolata[3].
Pietra Alta | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Altezza | 368 m s.l.m. |
Catena | monolite isolato |
Coordinate | 45°06′44.71″N 7°29′43.69″E |
Altri nomi e significati | (PMS) Pera Aota |
Mappa di localizzazione | |
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Si tratta di un grande masso di forma piramidale[4], alto circa 10 metri rispetto al piano di campagna e con una circonferenza di una cinquantina di metri.[5] La sua altitudine è di 368 m s.l.m..[6] È collocato a breve distanza del confine comunale tra Caselette e Alpignano in una zona boscosa e quasi pianeggiante[3], poco a sud del Lago di Caselette[6], in un'area ambiantalmente pregevole anche se posta a breve distanza da zone industriali e residenziali.[1]
La Pietra Alta fa parte dell'Anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana[7], ed in particolare della cerchia di detriti depositata dalla Glaciazione Riss. È stato trasportato in loco, assieme ad altri massi erratici, dal grande ghiacciaio che percorreva la Valle di Susa.[5]
La sua notevole altezza rispetto al piano di campagna, che come suggerisce il nome è particolarmente elevata rispetto ad altri massi presenti nella zona, è dovuta anche al fatto che, contrariamente ad altri erratici la cui massa è per buona parte coperta dal terreno circostante, la Pietra Alta si trova quasi del tutto allo scoperto.[8] Si tratta di un enorme blocco di serpentinite[9] del volume di 2600 m³.[3] Sulla sua superficie sono presenti patine di alterazione simili alle cosiddette vernici del deserto, considerate dai geologi come indicatrici di condizioni climatiche sub-aride.[10]
Sul masso sono state tracciate numerose vie di arrampicata[11], e sulle sue pareti sono presenti vari chiodi, spit e spuntoni per assicurarsi durante la salita. Molte tra queste vie, anche piuttosto impegnative, furono descritte all'inizio degli anni Ottanta del Novecento nel libro Sassismo spazio per la fantasia: arrampicate sui massi erratici della Valle di Susa scritto dall'alpinista Gian Carlo Grassi.[12] Il luogo dove si trova la Pietra Alta viene considerato particolarmente suggestivo[1]; vi si può accedere percorrendo da Caselette l'omonima Via Pietra Alta[13], che si trasforma poi in un viottolo forestale chiuso al traffico motorizzato.
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