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Il monte Baron è una montagna delle Alpi Graie alta 818 m. Si trova all'inizio della val Casternone ed interessa i comuni di Givoletto e di Val della Torre, in provincia di Torino.

Monte Baron
Il monte Baron visto da Givoletto
Stato Italia
Regione Piemonte
Provincia Torino
Altezza818 m s.l.m.
CatenaAlpi
Coordinate45°09′32″N 7°28′41″E
Mappa di localizzazione
Monte Baron
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi di Lanzo e dell'Alta Moriana
SupergruppoCatena Rocciamelone-Charbonnel
GruppoGruppo del Rocciamelone
SottogruppoCresta Lunella-Arpone
CodiceI/B-7.I-A.2.b

Etimologia


L'ombra della montagna su Givoletto (sullo sfondo La Cassa).
L'ombra della montagna su Givoletto (sullo sfondo La Cassa).

Il toponimo in piemontese significa "mucchio", "cumulo"[1]: termine che entra nella denominazione di altre montagne più note quali, ad esempio, il monte Barone o la colma di Mombarone.


Descrizione


La tettoia di legno sulla cima del monte Baron (anno 2005)
La tettoia di legno sulla cima del monte Baron (anno 2005)

La montagna è l'ultima elevazione che si incontra prima della pianura sulla costiera che delimita a nord-est la val Casternone e la separa dalla val Ceronda e dalla conca di Givoletto. Si stacca come una sorta di belvedere naturale dal vicino monte Rosselli, dal quale è separato da una poco marcata insellatura a quota 793 m. Nei pressi di questa depressione passa la linea di alta tensione T316 che collega Piossasco con Leinì, i cui tralicci sono ben visibili anche sulle pendici del Musinè, della punta Fournà e del monte Bernard . Sul crinale est, che digrada verso Givoletto, si trova una cava abbandonata di magnesite[2], sfruttata fino agli inizi del Novecento.

Sulla cima si trova il punto geodetico trigonometrico dell'IGM denominato monte Baron (cod. 056014).[3]


Escursionismo


Strato di magnesite affiorante
Strato di magnesite affiorante
Una delle ex-cave di magnesite
Una delle ex-cave di magnesite

Nel corso dei lavori di rimboschimento e miglioramento forestale della prima metà del Novecento furono realizzate alcune mulattiere selciate che permettono oggi piacevoli escursioni attorno alla montagna, la cui cima è facilmente raggiungibile da Givoletto o dal capoluogo di Val della Torre. Sul punto culminante si trova una piccola tettoia in legno con un tavolo e panche per pic-nic.


Note


  1. Casimiro Zalli, Dizionario piemontese italiano, latino e francese, compilato dal sac. Casimiro Zalli di Chieri, vol. 1, Carmagnola, Barbié, 1830, p. 86. URL consultato il 4 marzo 2022.
  2. AA.VV., Bollettino della Società geologica italiana, vol. 87, Società geologica italiana, 1968, pp. 485.
  3. Punti Geodetici, servizio dell'IGM on-line su www.igmi.org Archiviato il 5 giugno 2012 in Internet Archive. (consultato nell'ottobre 2010)

Cartografia



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