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La Grivola è una montagna del massiccio del Gran Paradiso, nelle Alpi Graie, alta 3.969 m s.l.m.[1] Si trova lungo lo spartiacque tra la Valsavarenche e la val di Cogne nella Valle d'Aosta tra i comuni di Cogne, Valsavarenche ed Aymavilles. È la terza per altezza nel massiccio del Gran Paradiso.

Grivola
Vista nord della Grivola. A sinistra (nord est) il ghiacciaio del Nomenon e a destra (nord ovest) il piccolo ghiacciaio di Belleface
Stato Italia
Regione Valle d'Aosta
Altezza3 969 m s.l.m.
Prominenza714 m
Isolamento8,54 km
CatenaAlpi
Coordinate45°35′44.49″N 7°15′27.13″E
Altri nomi e significatiGrivolet, aiguille de Grivola, Grivoé, Grivoésa
Data prima ascensione23 agosto 1859
Autore/i prima ascensioneJ.Ormsby, R.Bruce, Fidèle-Ambroise Dayné, Z.Cachat e J.Tairraz
Mappa di localizzazione
Grivola
Dati SOIUSA
Grande ParteAlpi Occidentali
Grande SettoreAlpi Nord-occidentali
SezioneAlpi Graie
SottosezioneAlpi del Gran Paradiso
SupergruppoMassiccio del Gran Paradiso
GruppoGruppo Grivola-Gran Serra
SottogruppoSottogruppo della Grivola
CodiceI/B-7.IV-A.3.b

Toponimo


La Grivola ha avuto diversi toponimi nella sua storia:

Il toponimo "Grivola" appare nel 1845. Giuseppe Giacosa fa risalire la sua origine al patois valdostano griva, il tordo[2] (in francese, "grive"). L'abbé Henry parla di grivoline (in francese, "grivoise"), una bella ragazza, come per la Jungfrau[3]. Paul-Louis Rousset indica la parola gri in patois di Valgrisenche, che significa "pietraia"[4].


Caratteristiche


La Grivola con l'indicazione delle vette vicine.
La Grivola con l'indicazione delle vette vicine.

Definita dal poeta Giosuè Carducci l'ardua Grivola bella, si può considerare tale solo vedendo il suo versante settentrionale, che appare in tutta la sua imponenza percorrendo la Valle d'Aosta. Gli altri versanti sono per contro piuttosto anonimi, anche se la Grivola spicca per altezza sulle vette immediatamente vicine.

Il versante nord della montagna è interessato dal Ghiacciaio del Nomenon mentre quello est dal Ghiacciaio del Trajo.

La vetta è contornata da altre punte meno alte e meno note ma comunque degne di rilievo: Punta Bianca della Grivola (3.793 m), Punta Nera (3.683 m), Punta Rossa della Grivola (3.630 m) e Grivoletta (3.514 m).


Ascesa alla vetta


Avvertenza
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Parete est della Grivola vista dalla Punta Rossa. In basso il ghiacciaio del Trajo.
Parete est della Grivola vista dalla Punta Rossa. In basso il ghiacciaio del Trajo.

La vetta è stata conquistata per la prima volta il 23 agosto 1859 da parte di J.Ormsby, R.Bruce, Fidèle-Ambroise Dayné, Z.Cachat e J.Tairraz.[5]

Oggi la vetta può essere salita partendo dal rifugio Vittorio Sella, con attraversamento del Colle della Nera (Col de la Noire), del bacino superiore del ghiacciaio del Trajo e salita della parete sud-est (visibile nella foto dalla Punta Tersiva). Itinerario non difficile ma assai lungo e pericoloso in parete per la frequente caduta di sassi.

In alternativa è anche possibile compiere l'ascensione alla Grivola seguendo la cresta detta delle Clochettes (Nord-Est). Il primo giorno si parte dalla frazione Crétaz di Cogne (circa 1.500 m) e dopo aver percorso un ghiacciaio semipianeggiante (ghiacciaio del Trajo) si sale attraverso passaggi di roccia fino alla base della cresta, raggiungendo il bivacco Mario Balzola (3.477 m). Il secondo giorno si risale la cresta, che è esposta e presenta un tratto al IV grado della scala di arrampicata. Questo secondo itinerario, rispetto alla via normale, è più tecnico ma ha il pregio di svolgersi su roccia più compatta, evitando così le pericolose scariche di pietre. Altra via più impegnativa è attraverso la parete Nord Ovest, parete che presenta uno sviluppo di circa 1400 metri e si affronta in genere partendo dalla frazione Épinel di Cogne.


Galleria d'immagini



Note


  1. Brendan Sainsbury, Camminare in Italia, EDT, 2011, p. 96. URL consultato il 29 luglio 2020.
  2. CAI Valle d'Aosta, Chissà perché si chiamano così, Tipografia Duc, Saint-Christophe, 2011, p. 118.
  3. Joseph-Marie Henry, Les ràye di soleil, a cura di Adolfo Balliano, ed. Mottes, Torino, 1935, p. 30.
  4. Paul-Louis Rousset, Ipotesi sulle radici preindoeuropee dei toponimi alpini, ed. Priuli & Verlucca, 1991, p. 62.
  5. Andreis, Chabod e Santi, p. 294.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Grivola

Die Grivola ist mit einer Höhe von 3969 Metern der zweithöchste Berg der Grajischen Alpen, einem Gebirge der Westalpen. Er liegt in der italienischen Region Aostatal und ist Bestandteil des Nationalparks Gran Paradiso. Von Norden aus betrachtet erscheint die Grivola als symmetrisch geformte Felspyramide, die nach Nordosten, Süden und Westen ausgeprägte gleichmäßige geschwungene Grate sendet. Der italienische Dichter Giosuè Carducci nannte sie wegen der weiten Wege l'ardua Grivola bella (die anstrengende schöne Grivola). Das Wort Grivola bedeutet in der Okzitanischen Sprache junges Mädchen. Zuerst bestiegen wurde der Berg am 28. August 1861 durch den Priester Pierre-Balthazar Chamonin und den Bergführer A. J. Jeantet aus dem östlich gelegenen Cogne.[1]

[en] Grivola

The Grivola (3,969 m) is a mountain in the Graian Alps in Italy. It lies between the Valsavarenche and the Cogne Valley.

[fr] Grivola

La Grivola est un sommet des Alpes italiennes, culminant à 3 969 m d'altitude dans le massif du Grand-Paradis, sur la ligne de partage des eaux entre le val de Cogne et le Valsavarenche en Vallée d'Aoste.
- [it] Grivola



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