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L'Altopiano di Navelli (o Piana di Navelli) è un altopiano carsico-alluvionale della provincia dell'Aquila, in Abruzzo; situato a circa 700 m s.l.m. tra i massicci del Gran Sasso d'Italia a nord, del Sirente-Velino e la Valle Subequana a sud-ovest, la Valle del Tirino a est, trae il suo nome dal centrale borgo di Navelli.

Altopiano di Navelli
Foto di una porzione dell'altopiano visto dalla città romana di Peltuinum, con il monte Sirente sullo sfondo
Stati Italia
Regioni Abruzzo
Province L'Aquila
Località principaliBarisciano, Caporciano, Collepietro, Navelli, Prata d'Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere
Comunità montanaComunità montana Montagna di L'Aquila
Cartografia
Altopiano di Navelli
Mappa della Valle
Mappa della Valle

Geografia


Si ricongiunge a nord-ovest verso la medio-bassa valle dell'Aterno, ancora più a nord con la bassa conca Aquilana, a sud-est con la valle del Tirino ed è attraversato dalla strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico. Il territorio rientra all'interno della comunità montana Montagna di L'Aquila (comprendente la precedente comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli) e rappresenta un collegamento dalla conca Aquilana con la conca Peligna e il Pescarese. La zona è limitrofa alla valle Subequana a ovest, separata da essa da una cresta montuosa.


Comuni


Navelli
Navelli
San Pio delle Camere
San Pio delle Camere

Il territorio dell'altopiano ricade all'interno dei comuni di Caporciano (con la frazione di Bominaco), Collepietro, Navelli (con la frazione di Civitaretenga), Prata d'Ansidonia (con le frazioni di San Nicandro e Tussio), San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere (con la frazione di Castelnuovo) e in parte di quello di Barisciano.

StemmaComuneSuperficieAbitanti
Caporciano18,62 km²208 ab.
Collepietro15,21 km²226 ab.
Navelli42 km²510 ab.
Prata d'Ansidonia19,65 km²482 ab.
San Benedetto in Perillis19,1 km²103 ab.
San Pio delle Camere17,21 km²687 ab.
Tratturo Magno (L'Aquila-Foggia) a Peltuinum
Tratturo Magno (L'Aquila-Foggia) a Peltuinum

Storia


Castel Camponeschi (Prata d'Ansidonia)
Castel Camponeschi (Prata d'Ansidonia)

Epoca romana


Nel X secolo a.C. era operativo in zona il villaggio italico vestino di Peltuinum, presso l'attuale Prata d'Ansidonia. Il centro italico fu conquistato nel II secolo a.C. dai romani. Tracce della civiltà si rinvengono nel teatro romano e nel tempio di Apollo. Una necropoli neolitica è stata trovata anche sotto Navelli.


Epoca medievale


Nel X secolo viene fondata la chiesa di San Paolo di Peltuinum, costruita con i resti di un tempio. Nello stesso tempo si crea il fenomeno di incastellamento, ossia costruzione di castelli su montagne e luoghi strategici sopra la valle. Tra i più importanti vi sono il Castello di Bominaco a torre longobarda, il Castello di San Pio delle Camere, raro esempio di castello abruzzese a recinto, e il borgo di Castel Camponeschi a Prata d'Ansidonia.

Bominaco, a partire dal XIII secolo, diventa un importante centro di controllo della valle, sotto la tutela del monastero di San Benedetto in Perillis. Sopra la parte alta del paese sorge il Complesso Abbaziale di Santa Maria Assunta, assieme all'oratorio di San Pellegrino. Notevoli sono gli affreschi dell'arte figurativa abruzzese aquilana presenti nel piccolo tempio.

La chiesetta di San Paolo invece mostra il connubio dep riciclo delle costruzioni romane con l'arte medievale, e ciò si evince dalle colonne interne della chiesa. Navelli sorge sopra uno sperone montuoso dolce con il castello in cima, e il borgo al di sotto. Una frazione dipendente, Civitaretenga, con la torre maggiore, sorge in cima a un colle attiguo Navelli.

Nel 1254 Navelli, San Pio delle Camere, Bominaco e castel Camponeschi partecipano alla fondazione dell'Aquila, città voluta anche dagli Angioini. Tuttavia nella Guerra dell'Aquila del 1424 tra Angioini e Aragonesi, il comandante Braccio da Montone intende vendicarsi della fedeltà aquilana agli Angioini, e rade al suolo i castelli fondatori. Tuttavia L'Aquila non viene conquistata.


Epoca moderna e contemporanea


L'economia principale si basava sulla pastorizia e sul commercio delle pecore mediante la transumanza, attraverso il regio tratturo L'Aquila-Foggia, che passava proprio ai piedi del centro di Navelli. Dopo il fenomeno migratorio del Novecento, i borghi della valle hanno conosciuto un nuovo sviluppo economico per la produzione di zafferano e per il turismo artistico.


Economia


Campi di zafferano a Navelli
Campi di zafferano a Navelli

L'economia della zona si basa prevalentemente, se non proprio esclusivamente, sulla produzione ed esportazione nelle altre regioni italiane e nel mondo dello zafferano di cui l'altopiano è uno dei principali produttori nazionali, secondo solo alla Sardegna. Lo zafferano dell'altopiano di Navelli è stato recentemente classificato come prodotto DOP (Denominazione di origine protetta) ed è noto come "Zafferano dell'Aquila". A Navelli e nelle città dei dintorni è fiorente anche il turismo.


Turismo


Il turismo della zona è sia escursionistico sia artistico-culturale-enogastronomico. La conservazione pressoché completa dell'altopiano naturale permette escursioni nelle piccole aree boschive presenti, mentre il turismo artistico è molto presente nei borghi di Navelli, facente parte dell'associazione I borghi più belli d'Italia, e di Bominaco (frazione di Caporciano), in cui sono presenti il complesso monumentale di Santa Maria Assunta, l'oratorio di San Pellegrino e il castello medievale, ma anche negli altri borghi della vallata.


Cultura



Eventi



Monumenti e luoghi d'interesse


Castello di San Pio delle Camere
Castello di San Pio delle Camere
Palazzo Santucci
Palazzo Santucci
Oratorio di San Pellegrino di Bominaco
Oratorio di San Pellegrino di Bominaco
Interno romanico della chiesa di Santa Maria Assunta (Bominaco)
Interno romanico della chiesa di Santa Maria Assunta (Bominaco)
Chiesa di Santa Maria dei Cintorelli
Chiesa di Santa Maria dei Cintorelli

Architetture militari



Architetture civili



Architetture religiose



Siti archeologici



Infrastrutture e trasporti


L'altopiano di Navelli è attraversato dalle seguenti strade:

Vicine ai confini settentrionale e meridionale dell'altopiano sono presenti le autostrade A24 e A25; in nessun comune della valle è invece presente una stazione ferroviaria.


Voci correlate


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