L'Altopiano della Renga è una conca di origine carsica, situata nel comune di Capistrello (AQ) in Abruzzo a circa 1400 m s.l.m.
Altopiano della Renga | |
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Località principali | Capistrello |
Comunità montana | Comunità montana Montagna Marsicana |
Altitudine | media: 1400 m s.l.m. |
Cartografia | |
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L'origine del nome Renga non è chiara e potrebbe essere legata al termine latino "arenga" che testimonia la presenza in luoghi isolati di una comunità religiosa[1] oppure dal termine Arengo in uso nel Medioevo indicante il luogo in cui i cittadini si riunivano e si organizzavano contro i locali feudatari.
Altre ipotesi legherebbero il toponimo al termine "ara", roccia sulla quale si compivano sacrifici in modo rituale[2], oppure ad aringa, pesce che in passato veniva acquistato affumicato nei mercati ittici più vicini; essendo un cibo a lunga conservazione veniva acquistato abitualmente nei mercati dove si effettuavano le compere anche a distanza di diversi giorni[3]. Di certo tra il XVIII e il XIX secolo la località era nota con il toponimo di Aringa[4].
Gli abitanti del luogo la identificano con il nome di Aregna o Aregnetta[5].
In epoca preromana il territorio, non distante dalle città antiche di Antinum ed Anxa era controllato dal popolo italico dei Marsi[2]. L'area situata al confine del Regno delle Due Sicilie con lo Stato Pontificio fu durante il XIX secolo al centro delle vicende legate al brigantaggio. Nei territori montani tra Filettino e Capistrello furono numerosi gli scontri che si verificarono tra i briganti, le milizie civiche e la Guardia nazionale prima e dopo l'Unità d'Italia[6].
Nella prima metà del XX secolo in questo territorio veniva estratto il carbone di legna[7].
Durante la seconda guerra mondiale la catena montuosa della Renga ha rappresentato un rifugio per i prigionieri evasi dal campo di concentramento di Avezzano e da quelli abruzzesi[8].
L'altopiano prossimo alla strada provinciale 63 Simbruina si trova a 1360 m s.l.m. tra i comuni di Capistrello (AQ) e Filettino (FR) segnando il confine della Marsica con il parco laziale dei monti Simbruini. A livello geologico le cosiddette "brecce della Renga", ovvero il sistema carsico che caratterizza il pianoro, si è formato tramite la sedimentazione del processo tettonico[9]. Lungo la catena montuosa della Renga, tra i comuni di Capistrello e Castellafiume, si trova un bosco misto vetusto e una faggeta situata a oltre 1700 m s.l.m.
Percorsi escursionistici permettono di raggiungere le località limitrofe di Colle Mozzone, Campo Ceraso, Monna della Forcina, Cima Ceriotta, Gli Stazzi-Colle Arcaro e il Nido delle Aquile[10][11].
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