geo.wikisort.org - Isola

Search / Calendar

Santorini (in greco Σαντορίνη, Santoríni; in greco antico Θήρα, Théra), in italiano anche Santorino[1][2][3][4], è l'isola più meridionale dell'arcipelago delle Cicladi, nel mare Egeo. La sua superficie è di 79,19 km². Il nome attuale "Santorini", una corruzione del nome Sant'Erini, le fu dato dai veneziani in onore di Santa Irene di Tessalonica, martire del 304, a cui era dedicata la basilica di Perissa, località della parte sud-orientale dell'isola. Dal punto di vista amministrativo, rappresenta parte del comune omonimo, nella periferia dell'Egeo Meridionale.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Santorini (disambigua).
Santorini
Σαντορίνη
Fira
Geografia fisica
LocalizzazioneMar Egeo
Coordinate36°23′17″N 25°27′35″E
ArcipelagoCicladi
Superficie79,19 km²
Altitudine massima567 m s.l.m.
Classificazione geologicavulcanica
Geografia politica
Stato Grecia
PeriferiaEgeo Meridionale
Demografia
Abitanti13.670 (2001)
Densità151 ab./km²
Sito webwww.thira.gr
Cartografia
Santorini
voci di isole della Grecia presenti su Wikipedia

Caratteristiche


È un'isola vulcanica, originariamente circolare, con una laguna marina interna e un ampio cratere, posto circa 20 km a sud-ovest dalla costa interna proprio al centro della laguna. L'acqua del mare penetrava attraverso l'unica via d'accesso ai porti interni, delimitata ai lati da due scogliere. L'attuale conformazione semicircolare è il frutto di successive eruzioni vulcaniche, che hanno fatto collassare la caldera e determinato l'ingresso del mare sul lato occidentale.

La capitale dell'isola è Fira. Il secondo centro abitato che si trova a nord dell'isola è Oia (si legge Ia), antico centro rinomato per i suoi mulini a vento. Un'altra località dell'isola è Imerovigli, vicino a Fira. Oltre a queste cittadine, molto strutturate dal punto di vista turistico e da cui si possono ammirare i tramonti sul mare Egeo, sono degni di nota alcuni centri minori interni come Pyrgos, l'antica capitale dell'isola e Megalochori. Sull'isola non ci sono semafori. Il punto più alto dell'isola è il monte Profitis Illas a 567 m. È un piccolo vulcano con una piccola caldera.

Le principali risorse economiche sono date dal turismo, dall'esportazione della pozzolana e dalla produzioni di vini pregiati: nell'isola si produce un ottimo vino dal sapore dolce e molto corposo, il Vin santo, da non confondere con l'omonimo vino toscano. Il turismo sull'isola si estende prevalentemente da maggio a tutto ottobre.


L'arcipelago di Santorini


Oltre a Santorini, anche altre isole fanno parte di quel che si può considerare un piccolo arcipelago:


Eruzione vulcanica


Santorini
Immagine da satellite dell'isola
Stato Grecia
Altezza567 m s.l.m.
Ultima eruzione1950
Ultimo VEI2 (stromboliana/vulcaniana)
Codice VNUM212040
Vista aerea dell'isola di Santorini con particolare del monte Profitis Illas e delle cittadine di Kamari (a sinistra in basso) e Perissa (sulla costa a nord del monte).
Vista aerea dell'isola di Santorini con particolare del monte Profitis Illas e delle cittadine di Kamari (a sinistra in basso) e Perissa (sulla costa a nord del monte).

L'isola in origine era di forma circolare con il cratere vulcanico al centro, come l'odierna isola di Vulcano. Fu devastata e sventrata in parte da un'apocalittica eruzione del vulcano avvenuta tra il 1627 a.C. e il 1600 a.C. (datazione stabilita da Manning, nel 2006, attraverso accurate analisi al C14 e dendrocronologiche) che fece collassare il cratere centrale, che fu invaso successivamente quasi del tutto dal mare, lasciando emerse le parti esterne, creando l'attuale forma dell'isola, simile ad un anello, con resti della caldera centrale.

Fu la più imponente eruzione avvenuta in Europa documentata in epoca storica[5][6] e, secondo alcune teorie, avrebbe avuto conseguenze devastanti per la civiltà minoica: sarebbe stata, infatti, la principale causa dell'inizio del suo completo declino; secondo studi recenti, l'eruzione del vulcano provocò dapprima una pioggia di pomici e ceneri, successivamente di ciottoli più grossi e infine della caratteristica pomice rosa che ha reso celebre l'isola. Quindi il vulcano esplose: un getto di materiali e di gas compressi surriscaldati raggiunse la stratosfera ad una velocità di 2.000 km/h, con conseguenze rilevate dall'Africa alla Scandinavia, dal Golfo Persico a Gibilterra. Le ceneri furono sparse per molti chilometri e oscurando la luce solare alterarono, probabilmente, albe, tramonti e condizioni meteorologiche.

Alcune teorie basate sui rinvenimenti archeologici trovati a Creta indicano che uno tsunami, probabilmente associato all'eruzione, colpì le aree costiere di Creta e può avere duramente devastato gli insediamenti minoici[7][8] anche se una più recente teoria ipotizza che molto del danno provocato ai siti fosse dovuto a un grande terremoto che precedette l'eruzione di Thera[9].

Alcuni scienziati correlano un inverno vulcanico dovuto all’eruzione minoica con i documenti cinesi che registrano il collasso della Dinastia Xia in Cina. La violenza dell'eruzione, comunque, non ha determinato un elevato numero di vittime: nelle case portate alla luce ad Akrotiri non sono stati trovati resti umani, né gioielli o oggetti preziosi, come se gli abitanti avessero avuto tutto il tempo di mettersi in salvo. Sono stati trovati solo utensili e scorte di viveri, forse stivati per metterli al sicuro, che proverebbero una certa dimestichezza con i terremoti da parte degli abitanti.

Probabilmente l'eruzione fu anticipata da diverse scosse di avvertimento, che convinsero la popolazione a lasciare l'isola in tempo.


Storia


Mappa dell'immaginaria Atlantide
Mappa dell'immaginaria Atlantide

L'isola di Santorini, agli inizi del 1200 venne ceduta come principato ai veneziani[10], diventando la sede del vescovo cattolico. Fu proprio il veneziano principe Giacomo Barozzi[10] a darle il nome attuale, per la presenza sull’isola di una cappella dedicata a Sant'Irene, situata nei pressi di una baia che faceva da porto alla flotta veneziana.[11] Il principato dei veneziani (Ducato di Nasso) comprese le isole di Santorino e Thira e le mantenne fino alla metà del XVI secolo.[10] Tale principato riconosceva alle famiglie la gestione dell'isola, essendo d'importanza strategica nella Repubblica Veneta.[10][12]

Ciò non fermò le incursioni ottomane: l'isola infatti fu conquistata dall'ammiraglio ottomano Piyale Paşa nel 1576, ed il ducato fu affidato dal sultano a Giuseppe Nasi. Ripresero a loro volta le incursioni veneziane, l'isola fu interessata nelle varie guerre ottomane-veneziane fino alla metá del XVIII secolo.[10][13]

Dal 1768 al 1774 fu contesa all'interno della guerra tra Russi e Ottomani.[14] Il 25 Marzo 1821 ebbero inizio i moti di indipendenza greca.[15]

Nel 1967 nella località di Akrotiri, gli archeologi riportarono alla luce un'antica città, quasi completamente intatta e coperta come Pompei da antiche ceneri. Il ritrovamento fu catalogato come tra i più importanti nella storia dell'archeologia. Diverse case portate alla luce presentavano un sofisticato sistema idraulico, con bagni e acque correnti che defluivano in un perfetto sistema fognario[16]. Questo sito testimonia una delle prime forme di ingegneria urbana mai scoperte nella storia.


Mito di Atlantide


L'eruzione sembra avere ispirato certi miti greci[17] e fornito la base o almeno l'ispirazione a Platone per la narrazione del mito di Atlantide.[18][19] Si ipotizza che la mitica isola di Atlantide possa venire identificata con Santorini.[20][21][22]


Note


  1. La Geografia (PDF), in Atlante Zanichelli, p. 19.
  2. Santorino, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 dicembre 2018.
  3. Santorino, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 4 dicembre 2018.
  4. Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Santorino", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2016, ISBN 978-88-397-1478-7.
  5. (EN) Clive Oppenheimer, Climatic, environmental and human consequences of the largest known historic eruption: Tambora volcano (Indonesia) 1815 (abstract), in Progress in Physical Geography, vol. 27, 2ª ed., 2003, pp. 230–259, DOI:10.1191/0309133303pp379ra. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  6. (EN) McCoy, FW, & Dunn, SE, Modelling the Climatic Effects of the LBA Eruption of Thera: New Calculations of Tephra Volumes May Suggest a Significantly Larger Eruption than Previously Reported (PDF), Thera, Grecia, American Geographical Union, 2002. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2018).
  7. (EN) Harvey Lilley, The wave that destroyed Atlantis, su news.bbc.co.uk, BBC Timewatch, 20 aprile 2007. URL consultato il 9 marzo 2008.
  8. (EN) Pareschi, M.T., Favalli, M. e Boschi, E., Impact of the Minoan tsunami of Santorini: Simulated scenarios in the eastern Mediterranean, in Geophysical Research Letters, vol. 33, 2006, p. L1860, DOI:10.1029/2006GL027205. URL consultato il 24 dicembre 2017.
  9. (EN) Panagiotaki M., The impact of the eruption of Thera in the Central Palace sanctuary at Knossos, Crete, in Mediterranean Archaeology & Archaeometry, vol. 5, 2ª ed., 2007. URL consultato il 24 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2008).
  10. Murano-top.com[collegamento interrotto].
  11. Santorini, su in2greece.com. URL consultato l'8 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  12. Iacopo Barozzi, su treccani.it.
  13. Iacopo Barozzi [collegamento interrotto], su santorinigrecia.it.
  14. (EN) Lucien J. Frary, Russia and the Making of Modern Greek Identity, 1821-1844, OUP Oxford, 11 giugno 2015, ISBN 978-0-19-105351-1. URL consultato il 6 aprile 2022.
  15. Paul Hellander, Grecia continentale, EDT srl, 2008, ISBN 978-88-6040-279-0. URL consultato il 6 aprile 2022.
  16. Christos G. Doumas, “Thera: Pompeii of the Ancient Aegean”, Londra, Thames & Hudson, 1983.
  17. (EN) Greene, MT, Conoscenza naturale nell'antichità preclassica, Johns Hopkins University Press, 2000, ISBN 978-0-8018-6371-4.
  18. (EN) Lilley H, L'onda che distrusse Atlantide, su news.bbc.co.uk, BBC News Online, 20 aprile 2007. URL consultato il 21 aprile 2007.
  19. (EN) Dan Vergano, Oh dei! L'antico vulcano potrebbe avere fatto esplodere il mito di Atlantide, su usatoday.com, USA Today, 27 agosto 2006. URL consultato il 9 marzo 2008.
  20. Eruzione di Santorini (~1630 a.C.) e la leggenda di Atlantide, su geology.sdsu.edu. URL consultato il 9 marzo 2008.
  21. Dan Vergano, Oh dei! L'antico vulcano potrebbe avere fatto esplodere il mito di Atlantide, su usatoday.com, USA Today, 27 agosto 2006. URL consultato il 9 marzo 2008.
  22. Harvey Lilley, L'onda che distrusse Atlantide, su news.bbc.co.uk, BBC Timewatch, 20 aprile 2007. URL consultato il 9 marzo 2008.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 150161285 · LCCN (EN) n85137347 · GND (DE) 4051661-1 · BNF (FR) cb119696823 (data) · J9U (EN, HE) 987007564615705171 · NDL (EN, JA) 00888868 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85137347
Portale Grecia
Portale Isole

На других языках


[de] Santorin

Santorin (neugriechisch Σαντορίνη [.mw-parser-output .IPA a{text-decoration:none}sandɔˈrini] (f. sg.), meist Santorini transkribiert; von italienisch Santa Irene) ist ein griechischer Archipel im Süden der Kykladen, gleichnamig mit dessen Hauptinsel, die im Griechischen zumeist Thira (neugriechisch Θήρα [ˈθira] (f. sg.), nach Transkription aus dem Altgriechischen Θήρα auch Thera) genannt wird. Santorin wurde 2011 von etwa 15.550 Einwohnern bewohnt. Seit der Verwaltungsreform 2010 ist es unter dem Namen Thira gleichzeitig eine Gemeinde (griechisch dimos) in der Region Südliche Ägäis.

[en] Santorini

Santorini (Greek: Σαντορίνη, pronounced [sandoˈrini]), officially Thira (Greek: Θήρα [ˈθira]) and classic Greek Thera (English pronunciation /ˈθɪərə/), is an island in the southern Aegean Sea, about 200 km (120 mi) southeast from the Greek mainland. It is the largest island of a small, circular archipelago, which bears the same name and is the remnant of a caldera. It forms the southernmost member of the Cyclades group of islands, with an area of approximately 73 km2 (28 sq mi) and a 2011 census population of 15,550. The municipality of Santorini includes the inhabited islands of Santorini and Therasia, as well as the uninhabited islands of Nea Kameni, Palaia Kameni, Aspronisi and Christiana. The total land area is 90.623 km2 (34.990 sq mi).[2] Santorini is part of the Thira regional unit.[3]

[es] Santorini

Santorín, Santorini, Tera, Thera o Thira (en griego, Σαντορίνη, Sandoríni o Θήρα, Thíra) es un pequeño archipiélago circular formado por islas volcánicas, ubicado en el sur del mar Egeo, a unos 200 km al sureste del territorio continental griego. Forma el grupo de islas más meridional de las Cícladas, con un área aproximada de unos 73 km² y una población de trece mil cuatrocientos dos habitantes en 2001.

[fr] Santorin

Santorin (en grec moderne : Σαντορίνη / Santoríni), aussi appelée Théra ou Thira (Θήρα / Thíra), est une île grecque située en mer Égée. C'est l'île la plus grande et la plus peuplée d'un petit archipel volcanique comprenant quatre autres îles, auquel on donne parfois son nom (archipel de Santorin).
- [it] Santorini

[ru] Тира (остров)

Ти́ра[1][2][3][4][5] (Фера[6][7], Фира́[8][9], греч. Θήρα), также Сантори́н[10][1][2][11][3] (Санторини, Σαντορίνη) — вулканический остров в Эгейском море, входит в архипелаг Киклады. Площадь острова составляет 76,194 км²[12], протяжённость береговой линии — 66 км[13], наивысшая точка — гора Про­фи­тис-Или­ас (Айос-Илиас, 566 м)[1] в юго-восточной части острова[14].



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии